Vollering insegue Longo Borghini e Niewiadoma: sarà una Liegi-Bastogne-Liegi per tre?

La primavera delle classiche si chiude con l'ottava edizione della Liegi-Bastogne-Liegi, che completa il trittico e delle Ardenne e mette un punto su questa prima parte di stagione. Diverse le protagoniste che si sono alternate ai primi posti nelle corse di un giorno più importanti, per cui il pronostico rimane abbastanza incerto, anche probabilmente circoscritto a pochi nomi.

153 chilometri e dieci côte da affrontare, con partenza da Bastogne e classico arrivo a Liegi, con la stessa sequenza finale dello scorso anno. Dopo il Col du Rosier, la più salita più lunga di giornata (4.4 km al 5.8%), si entra negli ultimi cinquanta chilometri con Côte de Desnie (1.6 km al 7.5%), Côte de la Redoute (1.5 km al 9.2%), Côte de Forges (1.2 km al 7.6%) e Côte de la Roche-aux-Faucons (1.2 km all'11%), seguita da un altro strappo di Boncelles (2.1 km al 4.5%), che scollina a poco più di dieci chilometri dal traguardo.

Liège-Bastogne-Liège, le favorite

A questa altezza della stagione, lo scorso anno Demi Vollering si preparava a completare una storica tripletta delle Ardenne, chiudendo la sua primavera con cinque vittorie totali nelle grandi classiche. Nel 2024 la leader della SD Worx-Protime si è invece scoperta più vulnerabile, tanto che deve ancora arrivare la prima vittoria stagionale. Dopo i secondi posti alla Freccia del Brabante e alla Freccia Vallone, non è una follia non considerare Vollering come la principale favorita per la corsa di un giorno che più le si addice e che ha già vinto due volte. Con lei ci sarà anche Lotte Kopecky, che farà il suo esordio alle Liegi senza la pressione di dover essere il faro della corsa, ma può sicuramente essere protagonista.

È lecito invece attendersi un altro grande risultato da Elisa Longo Borghini, che arriva al grande obiettivo della sua primavera con già un Fiandre e un Brabante in tasca. La campionessa italiana viene dal podio sul Mur de Huy ed è stata regolarmente tra le migliori (se non la migliore) su questo tipo di percorsi per tutta la primavera. Al suo fianco anche una Lidl-Trek di altissimo livello e pronta a fare la corsa anche da lontano, con Shirin van Anrooij e Gaia Realini che possono a loro volta giocarsi qualche carta per innescare dei giochi di squadra.

Tornata alla vittoria su strada dopo cinque anni, Kasia Niewiadoma si propone come una serie candidata per un altro grande successo. Sul Mur de Huy ha vinto nettamente sulle due rivali che ritroverà anche domenica, e da cui finora ha pagato solo negli arrivi allo sprint, mentre come puncheur pura è considerabile come la migliore in assoluto. Insieme alla polacca, la Canyon//SRAM può animare la corsa con Elise Chabbey, Ricarda Bauernfeind o Soraya Paladin.

Difficile immaginare una vincitrice diversa da queste tre, a meno che Marianne Vos non si riscopra nella sua miglior versione anche per una corsa così dura. Dopo aver vinto l'Amstel Gold Race, tornerà anche alla Liegi per la prima volta dal 2021, quando chiuse sesta a 1'27" dalla vincitrice Vollering. Difficile attendersi di più, ma una fuoriclasse di questo calibro va sempre tenuta d'occhio quando è alla partenza. 

Per il Team Visma Lease a Bike ci sarà anche Riejanne Markus, che rientra nella lunga di outsider con possibilità di fare il colpaccio, muovendosi da lontano o sfruttando particolari situazioni tattiche, o quantomeno in quota per un ottimo piazzamento. Citiamo Ashleigh Moolman (AG Insurance-Soudal Team), Juliette Labous (Team dsm-firmenich PostNL), Ane Santesteban (Laboral Kutxa), Ingvild Gåskjenn (Liv AlUla Jayco), Yara Kastelijn e Pauliena Rooijakkers (Fenix-Deceuninck), Grace Brown, Évita Muzic, Amber Kraak e Marta Cavalli (FDJ-Suez) o Silvia Persico (UAE Team ADQ).

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Come già successo mercoledì alla Freccia Vallone, anche la Liegi arriverà dopo la corsa maschile e non prima come negli scorsi anni, su richiesta del CPA. La diretta inizierà alle 16.55 per l'ultima ora di corsa, e sarà visibile su Eurosport 1 e streaming, Rai2 e Rai play.