Michael Vanthourenhout trionfa a Pontchâteau, secondo titolo europeo di fila per il belga ©UEC Cycling
Ciclocross

Vanthourenhout non sbaglia mai, l'Europeo è ancora suo

Il belga scappa nel primo giro, approfitta del tatticismo e degli errori degli inseguitori e trionfa nel fango di Pontchâteau. Sul podio Mason e Van der Haar, Iserbyt solo sesto e Nys ritirato

05.11.2023 16:23

Dal ritiro per problemi di stomaco a Maasmechelen e l'anonimo quinto posto sul Koppenberg al titolo europeo nel giro di una settimana. Michael Vanthourenhout arrivava decisamente a fari spenti al tentativo di difesa del titolo conquistato lo scorso anno a Namur, ma come spesso gli è accaduto in passato il belga ha trovato le sue prestazioni migliori nelle condizioni più difficili. 

Regolarità e pulizia tecnica sono state fondamentali per trionfare sul difficile tracciato di Pontchâteau, indurito ulteriormente dalle condizioni meteo, ma la situazione tattica che si è verificata già dal primo giro è stata la vera chiave del suo successo. Avvantaggiarsi in partenza è stata la scelta giusta per il meno controllato dei tre belgi, che ha saputo approfittare alla perfezione della giornata storta di molti dei suoi avversari, vincendo con pieno merito il suo secondo europeo consecutivo.

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In partenza prova a farsi vedere Laurens Sweeck, ma il percorso e la forma precaria non sono dalla parte del belga, che farà una gara lontana dai primi. Quasi subito lascia spazio al connazionale Michael Vanthourenhout, che si lancia quasi subito in un tentativo molto deciso. La nazionale belga scopre quindi subito le sue carte, facendo vedere una strategia di squadra molto spregiudicata, quasi da gara su strada. I compagni di Vanthourenhout rimangono passivi per creare una lunga fila di corridori e permettere al battistrada di aumentare notevolmente il vantaggio. 

Mentre i neerlandesi esitano, Cameron Mason rompe gli indugi ed è il primo a lanciarsi all'inseguimento, portandosi dietro Eli Iserbyt e Pim Ronhaar, che a sua volta specula sul rientro di Lars van der Haar. L'ex campione d'Europa è l'uomo di riferimento in casa orange, mentre i belgi abbandonano quasi subito le speranze riposte in Thibau Nys, che incappa in una giornata storta e arranca nelle retrovie prima del ritiro, in una gara durissima con diversi dnf.

L'asse neerlandese e della Baloise Trek-Lions produce un vero e proprio leadout nel corso del quarto giro, con Ronhaar a lanciare Van der Haar. Solo Iserbyt e Mason riescono a resistere al suo forcing, ma nel corso del quinto giro la gara cambia completamente: Van der Haar scivola in una curva in discesa sul fango, mentre Iserbyt si spegne progressivamente, tradito forse anche da un problema meccanico. Due dei grandi favoriti restano quindi ai margini della lotta per la vittoria, lasciando da solo in seconda posizione Mason, che continua a condurre una gara ben al di sopra delle aspettative, con Ronhaar che si trova a sorpresa in terza posizione.

Mentre dietro tutti commettono qualche errore, Vanthourenhout si trova perfettamente a suo agio con il peggiorare delle condizioni meteo, sia nel fondo di gara sempre più infangato che con l'arrivo della pioggia nel finale. Il belga tira fuori il meglio nelle condizioni più estreme e conduce una gara pressoché impeccabile dall'inizio alla fine. Dopo la vittoria dello scorso anno a Namur, arriva il secondo titolo europeo consecutivo per il corridore della Pauwels, che rimane imprendibile per tutti dal primo all'ultimo giro.

In una giornata particolare per diversi dei favoriti attesi, c'è spazio per una splendida medaglia d'argento per Cameron Mason, che impreziosisce il suo percorso di crescita con un risultato di enorme prestigio. Dopo un'altra scivolata nel finale, Van der Haar riesce a salvare il salvabile e prende il bronzo allo sprint con il connazionale Ronhaar, mentre Iserbyt è addirittura sesto alle spalle di Ryan Kamp. Sedicesimo posto per Gioele Bertolini, ventunesimo Filippo Ceolin.

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