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Vincenzo Nibali: «Abbiamo cercato di limitare il distacco»

09.07.2018 20:32

Le dichiarazioni al termine della quarta tappa del Tour de France 2018: Froome e Porte soddisfatti, giornata no per Sagan


CHRIS FROOME (Team Sky)
«Penso che possiamo essere felici delle sensazioni e di come abbiamo corso. Abbiamo dato tutto quello che avevamo ed è andata abbastanza secondo i piani. Non puoi mai sapere chi è in una buona giornata e chi no. Penso che tutto sommato sia andata davvero bene per noi. Ovviamente non è iniziata troppo bene con la caduta nella tappa, ma queste sono le gare e c'è ancora tanto davanti. Prediamo un giorno per volta al momento e proviamo a superarlo al meglio fino alle montagne. Recuperare tempo è rassicurante: sarebbe stato bello non perderlo in prima battuta, ma ci saranno altri distacchi nel gruppo della classifica prima di raggiungere le montagna. Un giorno guadagnani, un giorno perdi: questa è la natura dello sport».

GERAINT THOMAS (Team Sky)
«È andata bene, abbiamo corso alla grande. Sono un po' dispiaciuto perché sento come se non fossi riuscito a dare tutto, sembrava che fossi sempre davanti nelle discese dove davamo cambi brevi. Ci sono poche corse da migliorare, pensi sempre di poter andare un po' più veloce, ma abbiamo corso tecnicamente bene e abbiamo comunicato bene tra di noi. Sapevamo di poterci permettere di perdere due corridori, Wout e Luke, ma non c'era un piano per farlo, solo che impegnarsi ad andare più avanti possibile se non si fossero sentiti alla grande, e questo è quello che hanno fatto».

ROMAIN BARDET (AG2R La Mondiale)
«Abbiamo fatto una buona cronometro. La squadra ha lottato compatta per segnare un bel tempo, tutti e otto eravamo pienamente coinvolti. Mi tolgo il cappello davanti ai ragazzi che si sono staccati a 10 km dall'arrivo, come Axel Domont e Silvan Dillier, perché hanno dato il 100%. Tony Gallopin ha fatto un lavoro enorme nonostante la costola rotta e Pierre Latour è stato impressionante, è sicuramente il miglior passista francese. Le mie gambe stanno bene considerate le cinque settimane senza correre: mi aspetto di essere al top della forma in tempo per le montagne dopo questa prima settimane di pressione crescente. Bisogna essere concentrati per 21 tappe, il livello è alto e secondi preziosi possono essere guadagnati ovunque».

GREG VAN AVERMAERT (BMC Racing Team)
«Penso che oggi siamo stati molto fluidi, tutti hanno fatto un buona cronometro e abbiamo lavorato bene assieme. Sapevamo che la Sky sarebbe stata la squadra da battere e sapevamo che saremmo stati vicini. Abbiamo lavorato assieme ed è questo che conta in una cronosquadre. Siamo rimasti assieme in otto a lungo e su questo percorso era la chiave per vincere. Era un obiettivo essere in giallo nella prima tappa: ho già vestito la maglia una volta, era stata una sensazione incredibile e sono davvero felice di ritrovarmi in questa posizione una seconda volta. Domani me la godrò perché per ogni corridore è un'emozione speciale. Voglio ringraziare i miei compagni perché senza di loro non sarebbe successo».

RICHIE PORTE (BMC Racing Team)
«Dopo quello che era successo nella prima tappa con i 51" persi, sia stato un bene recuperare tempo su alcuni uomini di classifica. I ragazzi sono stati grandiosi oggi, hanno fatto davvero un bel lavoro: è difficile indicarne uno, ma quando hai qualcuno come Stefan Küng è un po' più facile. È stata una giornata fantastica, vincere una tappa con una squadra come quell che abbiamo, e soprattutto dopo la morte di Andy Rihs, è speciale. Oggi siamo rientrati in gioco, è ancora lunga la strada per Parigi ma è bello vincere una tappa al Tour e ci godiamo il momento. È anche bello avere la maglia gialla in squadra, e Greg se la merita. I prossimi giorni dovrò stare lontano dai problemi. Ieri abbiamo messo la squadra davanti e si consumano energie, ma così bisogna correre a questo Tour. Domani sembra facile, ma la quinta tappa è davvero dura: abbiamo fatto una gara lì quest'anno e sappiamo che sarà insidiosa».

VINCENZO NIBALI (Bahrain-Merida)
«Non siamo grandi specialisti delle cronometro a squadre e negli ultimi tre chilometri sono rimasto con soli tre compagni di squadra: Ion e Gorka Izagirre e Domenico Pozzovivo, così abbiamo cercato di limitare il distacco. Siamo solo all'inizio del Tour de France e la cosa più importante è che mi sento bene: vedremo giorno per giorno come evolverà la corsa».

PETER SAGAN (Bora-Hansgrohe)
«Avevo brutte gambe oggi, fin dalla partenza. Era molto caldo e ho anche perso la mia borraccia su un dosso appena 400 metri dopo la partenza. Ho dato il mio meglio, come faccio sempre, ma ho anche sofferto molto per rispettare la tanto desiderata maglia gialla che avevo. Vorrei aver potuto contribuire un po' di più all'obiettivo classifica di Rafal oggi, ma è così che va lo sport, hai giorni buoni e giorni difficili. Domani avremo un'altra occasione e, ancora una volta, daremo tutto».

ALEJANDRO VALVERDE (Movistar Team)
«Penso che possiamo sentirci abbastanza soddisfatti nella nostra prestazione oggi, perdere 45, 50 secondi dalle migliori squadre era nelle nostre aspettative. Penso che abbiamo fatto bene cosiderato il percorso. La prima parte era più impegnativa e ci si adattava meglio, ma la seconda era più pianeggiante e squadre come la Sky erano avvantaggiate. Ci lasciamo alle spalle questa cronometro con buone sensazioni in generale e dobbiamo continuare a pensare giorno per giorno concentrandoci su tutte le tappe. Il nostro obiettivo rimane chiaro, vincere il Tour con Nairo o Mikel, e anche se c'è il terreno per me per brillare nei prossimi giorni, non è un'ossesione per me inseguire una vittoria. Andremo sempre passo dopo passo».
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