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Volta a Portugal, tra le nuvole basse vittoria di Joni Brandão a Torre

01.10.2020 18:36

La quarta tappa in linea della Volta a Portugal è quella più attesa da tutti: la Guarda-Torre di 148 km è caratterizzata dalla salita simbolo della Grandissima, quella di Torre, che misura 20.2 km con una pendenza media del 7.7%. Come prestigio, vincere su questo traguardo vale una carriera per i ciclisti lusitani.

Una folta fuga ha animato la prima parte della frazione: presenti Gonçalo Amado (Feirense), Luis Gomes (Kelly-Simoldes-UDO), Gaspar Gonçalves (Miranda-Mortagua), Matis Louvel (Team Arkéa-Samsic), Ángel Madrazo (Burgos-BH), Sergio Martín (Caja Rural-Seguros RGA), César Martingil (Atum General-Tavira), José Neves (Burgos-BH), Cristián Rodríguez (Caja Rural-Seguros RGA), João Matias (Aviludo-Louletano), Christophe Noppe (Team Arkéa-Samsic), Hugo Nunes (Radio Popular-Boavista), Pedro Pinto (Miranda-Mortagua), Rafael Reis (Feirense) e Bruno Silva (LA Alumínios).

Il gruppo ha lasciato fare, per un margine che ai meno 40 km dalla conclusione ammonta a 3'30"; sul seguente gpm di Sarzedo c'è movimento in gruppo, ma nessuna azione riesce a guadagnare spazio dal rigido controllo della W52-FC Porto del leader Amaro Antunes. Si giunge così ai piedi della salita conclusiva, a poco più di 20 km dalla conclusione, con i battistrada che possiedono circa 2' sul gruppo.

Sul ritmo dettato dalla W52-FC Porto e dalla Efapel il plotone perde pezzi da dietro, mentre davanti rimane da solo al comando Cristián Rodríguez. Dopo circa 4 km dalla vetta cambia la situazione: la Efapel manda all'attacco Antonio Carvalho, in modo che possa fungere da testa di ponte per il capitano Joni Brandão. Il trentenne ci prova qualche centinaio di metri più tardi, ma il passo del vincitore uscente João Rodrigues, gregario della camisola amarela Antunes, lo annulla poco dopo, in un drappello dei big composto da una dozzina di unità.

La marcia di Rodríguez procede bene: ai meno 7 km lo spagnolo possiede 1'10" sul drappello della maglia gialla. La situazione non muta nei km seguenti: sempre Rodríguez in fuga e sempre Rodrigues a lavorare in gruppo, annullando ogni mossa degli Efapel. Il vento soffia, la temperatura si abbassa, complice l'altitudine - si arriva quasi a 2000 metri di altitudine.

João Rodrigues, Amaro Antunes e Gustavo César Veloso per la W52-FC Porto, Délio Fernández per la Nippo Delko Provence, João Benta e Luis Fernandes per la Radio Popular Boavista, Frederico Figueiredo e Alejandro Marque per la Atum-Taviria, Joni Brandão e Antonio Carvalho per la Efapel, questi sono i dieci del gruppo dei big ad entrare assieme negli ultimi 2 km, a soli 15" da un sempre più affaticato Rodríguez, che viene ripreso a soli 1400 metri dal traguardo.

Il vento contrario fa rimbalzare ogni attaccante; Rodrigues termina il suo ottimo lavoro appena entrati nell'ultimo km, per cui è Veloso che si mette in testa per fare il ritmo. Ci prova di nuovo Carvalho, ma Antunes chiude; serve quindi la volata, dove a prevalere è Joni Brandão. Il portacolori della Efapel precede di 3" Frederico Figueiredo (Efapel), Amaro Antunes (W52-FC Porto) e Gustavo César Veloso (W52-FC Porto).

Seguono Antonio Carvalho (Efapel) a 11", João Benta (Radio Popular Boavista), a 13", Delio Fernández (Nippo Delko Provence) a 17", Luis Fernandes (Radio Popular Boavista) a 24", João Rodrigues (W52-FC Porto) e Cristián Rodríguez (Caja Rural-Seguros RGA) a 34".  In classifica Amaro Antunes mantiene la testa con 13" su Figueiredo, 1'13" su Veloso, 1'17" su Brandão e 1'27" su Benta. Domani spazio alle ruote veloci nella Oliveira do Hospital-Águeda di 176.3 km.

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