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Bessèges, spunto irresistibile di De Bie sul muro di Laudun; Sarreau difende egregiamente la leadership

03.02.2018 16:38

Forse Sean De Bie non è ancora troppo avanti con gli anni (26 compiuti a ottobre) per poter ancora rappresentare una buona carta per il futuro prossimo del ciclismo belga: emigrato quest'anno alla Vérandas Willems-Crelan dopo un quadriennio in Lotto (punteggiato da poche vittorie, anche se in tanti ricordano la sua piccola impresa al GP Impanis 2015), il finisseur fiammingo ha illuminato il suo avvio di 2018 con una bella vittoria oggi all'Étoile de Bessèges.

De Bie si è mosso perfettamente nel finale sul muro di Laudun, ha tenuto a vista lo scatto di Anthony Turgis (Cofidis, Solutions Crédits) sul punto più duro dell'erta, a 500 metri dal traguardo, poi è stato bravo a rilanciare e a rimontare sul francese e su Timothy Dupont (Wanty-Groupe Gobert) che invece era stato a ruota dell'attaccante. Con uno spunto irresistibile, De Bie ha chiuso sui due battistrada, e poi - mentre Turgis vedeva spegnersi il proprio slancio negli ultimi metri - è riuscito a sopravanzare Dupont proprio nei 50 metri conclusivi.

De Bie centra così la prima vittoria in maglia Vérandas davanti a Dupont; terzo posto per Rudy Barbier (AG2R La Mondiale) e quarto per suo fratello Pierre (Roubaix Lille Métropole), quindi Damien Touze (St. Michel-Auber 93) si è assicurato il quinto posto davanti a Turgis, a Bryan Coquard (Vital Concept), al sempre più in gamba Marc Sarreau (FDJ), a Samuel Dumoulin (AG2R) e - per il decimo posto - ad Amaury Capiot (Sport Vlaanderen-Baloise). Tutti costoro sono stati classificati con lo stesso tempo.

La classifica continua a parlare la lingua di Marc Sarreau, che resta al comando con 8" su Thomas Boudat (Direct Énergie), 10" su Coquard, Christophe Laporte (Cofidis), De Bie e Dupont; a 16" c'è Dumoulin, a 17" Milan Menten (Vlaanderen), Dries Van Gestel (Vlaanderen) e Jonathan Hivert (Direct Énergie) completano la top ten.

Ma vediamo il dettaglio della quarta tappa dell'Étoile de Bessèges 2018, Chusclan-Laudun L'Ardoise, 153 km con arrivo su un muro su cui si è passati 6 volte, 2 nel circuito iniziale della tappa, e 4 in quello finale. La gara è stata animata sin dall'inizio con ventagli e vari attacchi, poi intorno al km 25 la situazione si è stabilizzata - sotto il controllo dell'AG2R - ed è partita la fuga del giorno, composta da quattro uomini: Rémy Di Grégorio (Delko Marseille Provence KTM), Tom Devriendt (Wanty-Groupe Gobert), Julien Antomarchi (Roubaix Lille Métropole) e Gianni Marchand (Cibel-Cebon).

Il gruppo è stato tirato per la maggior parte del tempo dalla FDJ del leader Marc Sarreau, e il vantaggio massimo concesso ai battistrada è stato di 3'30" (toccati al km 50). Negli ultimi 50 km è stata la Cofidis a prendere in mano la situazione, aumentando il ritmo nel plotone e causando non pochi problemi a Sarreau, che però con grande tenacia è riuscito a rimanere nel drappello buono.

Al penultimo passaggio sul muro d'arrivo, ai -16, Tom Devriendt ha tentato la soluzione personale, staccando i compagni di fuga e isolandosi al comando, con il non facile impegno di difendere un paio di decine di secondi di margine sul gruppo. L'intento del belga è andato frustrato quando, a poco meno di 4 km dall'arrivo, è stato raggiunto dal plotone, composto da non più di una trentina di corridori e lanciato verso l'epilogo già descritto.

Domani l'Étoile de Bessèges 2018 si chiuderà con i 10.7 km della cronometro di Alès, percorso pianeggiante ma con l'ultimo chilometro e mezzo all'insù.

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