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Vuelta a Andalucía, Trentin supera di poco Van Poppel. Nei 10 anche Belletti, Pasqualon e Albanese

21.02.2019 16:53

La seconda frazione della Vuelta a Andalucía, la Siviglia-Torre Don Jimeno, presenta una lunghezza inconsueta in questo periodo dell'anno: sono infatti ben 216.5 i km che i corridori ancora in gara hanno percorso, in un tracciato per due terzi senza la minima asperità. Di poco diverso il finale, con una strada in leggerissima ascesa negli ultimi 6 km di giornata ma che non causa alcun problema.

La consueta fuga si forma già nei primissimi km con sei elementi a comporla: presenti gli italiani Umberto Orsini (Bardiani CSF) e Mattia Viel (Androni Giocattoli-Sidermec), lo spagnolo Juan Antonio López-Cózar (Euskadi Murias), il russo Alexandr Kulikovskiy (Gazprom-RusVelo), il belga Kevin Van Melsen (Wanty-Gobert) e il bielorusso Dzmitry Zhyhunou (Equipo Euskadi).

Il gruppo si disinteressa dell'azione, che a sua volta non spinge a tutta: basti pensare che la media al termine della prima ora è di soli 35.5 km/h. E proprio al termine della prima ora di gara viene toccato il margine massimo di giornata, con il sestetto che possiede la bellezza di 7'30". È la Lotto Soudal del leader Tim Wellens a dettare il ritmo nel plotone, dimezzando il gap all'altezza di metà tracciato.

Ad aggiungersi nell'opera di controllo alla formazione fiamminga sono la Mitchelton-Scott e soprattutto il Team Jumbo-Visma, che fanno in modo che all'altezza dei 50 km dal traguardo il ritardo sia di soli 1'50", margine che si ripropone anche ai meno 40 km. Nel frattempo l'unico dato di cronaca è relativo al passaggio al traguardo volante di Bujalance (km 171.5), con Van Melsen che transita davanti a Kulikovskiy e Zhyhunou.

Va invece a Kulikovskiy il secondo sprint intermedio a Cañete de las Torres (km 177.8), riuscendo a precedere Van Melsen e Viel. Si scende sotto la barriera psicologica dei 60" di vantaggio ai meno 30 km e da qui cambia lo scenario: se dietro la Mitchelton-Scott aumenta ulteriormente l'andatura con i gemelli Yates, davanti i sei mollano, di fatto rialzandosi e venendo così riassorbiti a 26 km dall'arrivo. L'ultimo a cedere è il toscano Orsini: l'ex campione italiano juniores prova vanamente a scollinare per primo sul gpm dell'Alto de la Porcuna (km 192) ma il suo desiderio non è esaudito.

A prendersi i pochi punti del gpm di terza categoria è Simon Yates, le cui tirate fanno in modo di allungare il plotone, riducendolo a una novantina di unità. All'opera del detentore della Vuelta a España si sommano per brevi tratti anche il lavoro di Esteban Chaves e Mikel Nieve, due che solitamente non sono certo abituati a sobbarcarsi tale lavoro soprattutto nel lungo falsopiano che ancora resta da affrontare.

A spezzare la monotonia ci prova, poco dopo l'ingresso negli ultimi 5000 metri, lo spagnolo Jorge Cubero (Burgos BH), che in un dentello cerca di sorprendere tutti; l'azione del ventiseienne andaluso dura però lo spazio di 1 km, con il plotone ora trainato da Bahrain Merida e Rally Cycling.

Ad entrare in testa al gruppo nel km sono proprio i gregari della compagine statunitense affiancati dai Movistar, i quali schierano due gregari per Barbero. La volata viene lanciata da Juan José Lobato a circa 300 metri dalla fine; il padrone di casa della Nippo-Vini Fantini-Faizanè viene inseguito da Iván García Cortina che parte lunghissimo riuscendo quasi a imporsi per distacco. Ma la leggera pendenza è traditrice per il talentuoso spagnolo, che metro dopo metro viene rimontato da dietro.

A vincere è così Matteo Trentin: il campione europeo coglie la seconda vittoria stagionale, la settima in terra spagnola sulle ventuno ottenute da pro'. Il trentino della Mitchelton-Scott precede di meno di mezza ruota Danny van Poppel (Team Jumbo-Visma), con Iván García Cortina (Bahrain Merida) costretto al terzo posto davanti a Enrique Sanz (Euskadi Murias).

Buone prove anche per gli altri italiani: Manuel Belletti (Androni Giocattoli-Sidermec) è quinto, Andrea Pasqualon (Wanty-Gobert) sesto e Vincenzo Albanese (Bardiani CSF) ottavo. Completano la top ten il belga Edward Planckaert (Sport Vlaanderen-Baloise) settimo, il belga Michael Van Staeyen (Roompot-Charles) nono e lo spagnolo Carlos Barbero (Movistar Team) decimo.

In classifica Tim Wellens (Lotto Soudal) conserva la maglia di leader senza alcun problema. Domani spazio all'ondulata cronometro individuale di 16.3 km fra Mancha Real e La Guardia de Jaén che potrà cambiare la fisionomia della graduatoria.

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