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Tour of Turkey, Ewan risponde subito presente

10.04.2022 16:45

L'australiano della Lotto-Soudal fa sua la prima tappa allo sprint, battuti Philipsen e Groves. Mirco Maestri e Filippo Tagliani in top10


Caleb Ewan si fa trovare pronto nella prima frazione del Tour of Turkey 2022. Il tasmaniano conquista nettamente la volata negando la rimonta a Jasper Philipsen e Kaden Groves. Finale di tappa movimentato e con diversi tentativi di sorprendere il gruppo evitando lo sprint conclusivo, ma le squadre dei velocisti si coalizzano ed annullano tutti gli attacchi. Magistralmente lanciato dal fidato De Buyst, Ewan dà prova di buona condizione e guarda con fiducia al Giro d'Italia. Colgono buoni piazzamenti in volata anche gli italiani Mirco Maestri, che porta a casa un buon settimo posto pur non essendo un velocista, e Filippo Tagliani, nono nel concitato finale.

Prima tappa oggi della 57° edizione del Presidential Cycling Tour of Türkiye, o semplicemente Tour of Turkey. Otto le tappe che compongono una corsa a tappe (di categoria UCI 2.HC) che offre terreno fertile per corridori dalle caratteristiche più svariate, dai velocisti agli scalatori più puri. La corsa si apre con la frazione più lunga, sono infatti 202 i chilometri da percorrere da Bodrum a Kusadasi. Dopo una prima parte pressoché pianeggiante, i 50 chilometri finali sono decisamente più movimentati, con due salite in successione. Va posta molta attenzione anche alle conseguenti discese ed al vento che è solito soffiare nei territori attraversati quest’oggi.

Poco dopo la partenza da Bodrum si forma subito la fuga di giornata: ad andare all’attacco sono Halil Dogan (Bike Aid), Jonathan Clarke (Wildlife Generation), Vitaliy Buts (Sakarya BB), Julen Irizar (Euskaltel-Euskadi), Abram Stockman (Saris Rouvy Sauerland) e Burak Abay (Spor Toto). I fuggitivi non spaventano particolarmente il gruppo, che concede al loro vantaggio di salire sino attorno ai 4’. Il plotone poi controlla il margine dei 6 attaccanti mantenendolo sui 3’. Il vento presente nella fase centrale di corsa fa sì però che le squadre più quotate (Lotto Soudal ed Alpecin-Fenix su tutte) si portino nelle primissime posizioni, facendo così diminuire notevolmente il ritardo. La prima delle due salite del finale è però pedalabile e non fa alcuna differenza, con il solo Irizar tra i fuggitivi che saluta la compagnia e se ne va in solitaria, mentre dietro è Thomas De Gendt (Lotto-Soudal) che scandisce un ritmo regolare per scortare il proprio velocista Caleb Ewan.

Ripresi tutti gli attaccanti sulle rampe della seconda asperità di giornata, il ritmo non subisce grandi scossoni ad eccezione dell’azione della Caja Rural-Seguros RGA che, coadiuvata dalla Israel-PremierTech riesce a sfilacciare il gruppo nelle ultime centinaia di metri di salita. Molto più insidiosa, invece, la successiva discesa, che vede alcuni allunghi ed altrettante cadute, con coinvolti, tra gli altri, gli italiani Alexander Konychev (BikeExchange-Jayco) ed Alessandro Santaromita (Bardiani-CSF-Faizané). A rendere particolarmente insidiosa la picchiata sembra essere il manto stradale che garantisce pochissima aderenza. L’allungo più deciso è quello di Patrick Bevin (Israel-PremierTech), ripreso però a 20 km dalla conclusione.

Con il tipico rimescolamento al termine della pericolosa discesa sono diversi gli uomini che tentano di sorprendere il plotone. La Arkéa Samsic prova a prendere in mano le operazioni per la volata di Nacer Bouhanni, con il solo Sean Bennett (China Glory) che prova ad andarsene in solitaria ai -17. In un primo momento il gruppo spazio alla ex promessa statunitense, ed il suo coraggioso tentativo è ricucito a soli 5 km dall’arrivo, grazie ad Alpecin-Fenix e Bora-Hansgrohe. Ripreso il battistrada possono così cominciare le grandi manovre di preparazione della volata. Su un breve tratto in falsopiano a 2000m alla conclusione ci riprova un tenace Patrick Bevin, su cui però si riporta poco dopo il treno della Lotto-Soudal. Lo sprint è lanciato: Ewan esce presto dalla ruota del proprio ultimo uomo e ci rimane fino al traguardo, complice la strada in lievissima discesa. Nulla da fare per Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix) che chiude secondo e Kaden Groves (BikeExchange-Jayco) terzo. Quarta posizione poi per Danny Van Poppel (Bora-Hansgrohe), quinto Rick Zabel (Israel-PremierTech), sesto è Cees Bol (DSM), si butta nella volata e conclude settimo Mirco Maestri (Eolo-Kometa). Ottava piazza per Miguel Angel Fernandez (Global 6), nono Filippo Tagliani (DroneHopper-Androni) ed infine decimo Carlos Canal (Euskaltel-Euskadi). Classifica generale identica, con i primi tre dell’ordine d’arrivo che guadagnano rispettivamente 10”, 6” e 4” di abbuono.

Domani si corre la Selçuc-Alaçati di 156,4 km con un profilo altimetrico complessivamente mosso. Mancano però nel disegno di tappa salite tali da creare selezione nell’ipotetico gruppone che, con ogni probabilità, si giocherà come oggi la volatona finale.
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