Il podio del campionato europeo tutto targato Jumbo Visma: Laporte, Van Aert e Kooij ©Team Jumbo Visma
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Laporte ha un pensiero per Van Hooydonck, De Lie e Van Aert si accordano troppo tardi

Il francese dedica all'amico la sua nuova maglia di campione europeo: "pensavo di essere battuto allo sprint e ci ho provato". Delusione per i belgi, ma tutti riconoscono i meriti di Laporte

24.09.2023 18:27

Le dichiarazioni dei protagonisti dopo il campionato europeo di Drenthe, che ha incoronato Christophe Laporte sul Col du VAM. Il francese è riuscito ad evadere da un gruppo con dentro tutti i favoriti, tra cui i compagni di squadre della Jumbo Visma, Wout van Aert e Olav Kooij, che hanno completato il podio. Un'altra vittoria solo sfiorata per Van Aert e per il Belgio, che piazza anche Arnaud De Lie al quarto posto.

Christophe Laporte: “Un finale folle, ho agito senza pensare troppo"

È ancora dura realizzare, è stato un finale folle. Mi sono sentito bene e ho pensato che fossi arrivato allo sprint con De Lie o Wout sarebbe stato difficile vincere, così ci ho provato e ha funzionato. Ho preso la decisione sul momento, è difficile prevedere questo tipo di corse, per cui non ho pensato troppo, ci ho solo provato. Sarà incredibile vestire questa maglia per tutto l’anno, voglio ringraziare la nazionale, la mia famiglia e fare un pensiero anche per Nathan (Van Hooydonck), credo che sarà contento di vedermi con questa maglia, sono molto felice.”

Wout van Aert: “Per un attimo ho pensato di avercela fatta”

“La volata è stata molto dolorosa, come penso abbiate visto dalla TV. A quanto pare Christophe era troppo lontano e troppo forte, ma ho pensato per un attimo di avercela fatta. Il lavoro di De Lie è stato fondamentale, ma non so come Christophe è riuscito a tenere, stava ancora molto bene e non sono riuscito a passarlo. In un gruppo come quello è difficile lavorare insieme. Quando qualcuno parte pensi a chiudere, ma anche a risparmiare il più possibile. Col senno di poi, forse noi che eravamo in coppia abbiamo aspettato troppo a lungo prima di prendere una decisione, forse dovevamo parlare prima coi danesi e gli olandesi. Potevamo forse aspettarci che Christophe calasse, ma non è successo, e in più è stato molto bravo a scegliere il momento giusto”. 

Arnaud De Lie: “Forse avevo ancora le gambe per vincere”

“Io e Wout ci siamo parlati a cinque chilometri dalla fine: era una grande opportunità per lui, un peccato che sia arrivato secondo. Laporte è stato incredibilmente forte, quando è partito Wout era davanti mentre io ero dietro con altri favoriti, tra cui Kooij e Pedersen. Non so come se ne sia andato, ma è stato fortissimo. Sull’ultimo VAM ho fatto un grande sforzo, forse avevo anche le gambe per vincere, non saprei, forse sono partito troppo presto.”

Mike Teunissen: “Laporte ha preso meno vento, ma è stato più forte”

“Credo che abbiamo fatto un’ottima corsa, abbiamo fatto tutto molto bene. Laporte era molto forte, ma in teoria saremmo dovuti rientrare girando in otto, ma aveva meno vento contro di noi, per così dire (riferimento alle moto davanti, ndr). Mi sembra evidente, ma nonostante questo credo sia stato comunque il migliore, in linea di principio si sarebbe dovuto piantare sull’ultima salita quando lo hanno ripreso, ma Olav mi ha detto che è riuscito a ripartire, quindi complimenti a lui. Per il resto, non ci possiamo lamentare per come abbiamo corso. A un certo punto ci mancavano degli uomini davanti, ma se avessimo aspettato ci avrebbero potuto attaccare in dieci e ci sarebbe toccato inseguire, per cui ho deciso di attaccare in prima persona per stare davanti, era il momento buono per farlo. Non ho insistito finché non è rientrato anche Olav, e a quel punto siamo andati a tutta fino alla fine. Siamo rimasti un po’ sorpresi quando è partito Laporte, volevamo sprintare con Olav e pensavamo che con due belgi e due danesi fosse tutto sotto controllo, ma ci sbagliavamo su Christophe. Non so dove abbia trovato questa forma, credo sia stato il più forte in gara.”

John Degenkolb: “Quelli della Jumbo sono su un altro livello”

“Alla fine penso di poter essere orgoglioso di come abbiamo corso come squadra in una corsa molto particolare, con diverse curve e strade strette. Abbiamo fatto del nostro meglio per restare in buona posizione tutto il giorno, dopo che ero anche caduto a inizio corsa. Siamo riusciti a rientrare e una volta entrati nel circuito è stata solo questione di mantenere la posizione, i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro e sono contento di essere rimasto in quel gruppo così selezionato. Alla fine ho fatto quello che le gambe mi permettevano di fare, possiamo essere contenti del piazzamento alla fine. Laporte? Quelli della Jumbo sono su un altro livello in questo momento, e in un finale così era possibile tenere anche con dieci secondi da soli, complimenti a lui.”

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