
Cindy Morvan, il ciclismo francese piange la sua ex campionessa su pista uccisa a Calais
L’ex campionessa di Francia, impegnata nella promozione del ciclismo femminile, è stata uccisa nella sua casa di Calais. Aveva 39 anni e due figli
Il mondo del ciclismo francese è in lutto dopo la morte di Cindy Morvan, ex campionessa di Francia tra le cadette in pista, uccisa a Calais venerdì 31 ottobre 2025. La 39enne, madre di due figli, è stata raggiunta da colpi di arma da fuoco nella sua abitazione. L’autrice dell’omicidio, la compagna dell’ex compagno di Morvan, si è poi tolta la vita nella sua auto, lasciando un biglietto di scuse in cui si assumeva la responsabilità del gesto.

Secondo quanto riportato dal procuratore aggiunto di Boulogne-sur-Mer, Patrick Leleu, le due donne avevano rapporti “estremamente tesi”, e sarebbero emersi “reproches très importants” che avrebbero potuto condurre a questo drammatico epilogo. Le autorità hanno aperto un’indagine per omicidio volontario, mentre diverse persone, tra cui l’ex compagno della vittima, saranno ascoltate nei prossimi giorni.
Una figura centrale nel ciclismo femminile
Originaria di Calais, Cindy Morvan era una figura molto conosciuta e rispettata nel panorama del ciclismo francese. Dopo la carriera agonistica, che l’aveva portata a conquistare il titolo nazionale su pista tra le cadette, aveva scelto di trasmettere la sua passione ai più giovani, dedicandosi all’insegnamento e al volontariato sportivo.
Negli ultimi anni era stata allenatrice del Madinina Bikers, club di ciclismo, mountain bike e triathlon del Lamentin, in Martinica. Il club le ha reso omaggio con un messaggio pubblicato sui social:
“È con profonda tristezza che abbiamo appreso la scomparsa tragica di Cindy Morvan, ex membro del nostro staff tecnico. La sua passione, la sua energia e la sua dedizione resteranno per sempre nei nostri cuori.”
Più di recente, Morvan era tornata nella sua città natale, dove guidava la scuola di ciclismo dell’Union Vélo Club Calais. Il club ha espresso la sua commozione:
“Cindy era una persona devota e appassionata, il cui impegno ha segnato la nostra scuola di ciclismo. È riuscita a trasmettere il suo amore per il ciclismo e i suoi valori sportivi ai giovani corridori. Ci mancheranno immensamente la sua presenza calorosa e la sua energia.”
“Un esempio per tutte le donne che amano il ciclismo”
La notizia della sua morte ha suscitato un’ondata di commozione nel mondo del ciclismo francese. Sui social, la Fédération Française de Cyclisme (FFC) ha ricordato una “bénévole passionnée et engagée depuis de nombreuses années”, titolare di un diploma da allenatrice e “particolarmente investita nello sviluppo del ciclismo femminile” nella regione degli Hauts-de-France.
Myriam Prétot, vicepresidente della FFC, ha scritto su Facebook:
“Cindy incarnava le valori del nostro movimento: l’impegno, la generosità e un’energia comunicativa. La sua partenza lascia un vuoto immenso, ma anche un’impronta preziosa nella storia della promozione del ciclismo femminile.”
Un ricordo condiviso anche da Marie-Françoise Potereau, vicepresidente della FFC e del CNOSF, che al Parisien ha dichiarato:
“Era una vera ‘addict’ del ciclismo. Aveva ottenuto risultati importanti e poi aveva scelto di dedicarsi alla trasmissione. Una donna che riesce a vincere e poi a fare del ciclismo il suo mestiere: è qualcosa di raro. Era un esempio.”
Philippe Limousin, presidente del club di Grande-Synthe, l’ha descritta come “una giovane donna di una gentilezza assoluta, appassionata del suo sport fin dall’infanzia”, aggiungendo che “mancherà a tutti i giovani cui trasmetteva i valori dello sport, agli amici di Calais e dell’intero ciclismo francese”.
“Una violenza che nulla può giustificare”
Anche il mondo istituzionale ha voluto rendere omaggio a Cindy Morvan. La sindaca di Calais, Natacha Bouchart, ha scritto:
“Una donna, una madre, una volontaria appassionata, brutalmente strappata a coloro che amava. Non riesco a capire né ad accettare che una simile tragedia possa accadere. Cindy incarnava l’impegno e la trasmissione della conoscenza. I miei pensieri vanno ai suoi due figli, alla sua famiglia, ai suoi cari e all’intera comunità sportiva, profondamente colpita dalla sua scomparsa.”
