Giro d'Italia

Giro d'Italia 2025 - 16a tappa: primo girone infernale

Inizia l'ultima settimana e si incontra il primo tappone, destinato a riscrivere la classifica. Il percorso, le nostre previsioni, orari e appuntamenti tv

26.05.2025 16:56

Al Giro d'Italia 2025 è l'ora del tappone, che in 203 km accumula quasi 5000 metri di dislivello, senza mai raggiungere una quota più alta di quella del traguardo (1315 metri), scongiurando il rischio di incappare in nevicate. I primi 60 km della 16a tappa sono di fondovalle a salire, con un breve tratto in ascesa per arrivare ad Arsiero. Poi il falsopiano si fa salita vera per raggiungere il GPM di Carbonare (12.9 km al 4.6%, max 10%), seguito da 3 km di falsopiano per raggiungere il valico vero e proprio della Fricca. Si affronta quindi una discesa di oltre 20 km, interrotta solo da una breve contropendenza per valicare Vigolo Vattaro, con cui si arriva a Trento per imboccare la salita del Bondone, affrontata per metà fino in località Candriai (10.1 km al 7.6%, max 13%). 15 km di discese veloci e falsopiani portano ai piedi del Passo San Udalrico (circa 10 km al 2.8%; salita al 6% in avvio verso Calavino e negli ultimi 2 km), ascesa che non assegna GPM. Nuova discesa verso Dro, poi bastano 7 km pianeggianti per salire di nuovo; si incontra adesso la salita più dura del giorno, il Passo Santa Barbara: con i suoi 12.7 km all'8.3% e in particolare un tratto iniziale di 8 km al 9.5% (max 14%) è la salita perfetta per attaccare, con scollinamento a 34.6 km dall'arrivo, discesa tecnica e concatenazione quasi perfetta con la salita finale. Questa non è né altisonante nel nome, né troppo spaventosa nei numeri, motivo per cui non dovrebbe ingessare la corsa; per arrivare a San Valentino di Brentonico servono in tutto 18.2 km al 6.1%, divisi però in 3 tronconi: la prima parte è relativamente pedalabile (7.4 km al 6.7%) ed è seguita da un tratto semplice per attraversare Brentonico, dove si assegneranno i secondi di abbuono al Red Bull KM; una breve discesa lancia i corridori nel segmento più impegnativo (6.2 km all'8.7%) con pendenze spesso in doppia cifra nei primi 4.5 km (media 9.4%, max 14%); in località San Giacomo la strada scende per oltre 1 km, poi impenna di nuovo per 1.6 km al 9.4% (max 12%); spiana negli ultimi 300 metri intorno al 4%.

 

Le salite del giorno

Come ogni giorno vi proponiamo il dettaglio tutte le salite: alcune le abbiamo prodotte utilizzando dati autoprodotti, alcune usando la traccia pubblicata su Strava da RCS, altre si basano direttamente sui profili ufficiali di Stefano di Santo.

Dettaglio salite
Dettaglio salite

 

Gli ultimi km

Dettaglio ultimi km

 

Fari puntati su…

Non è mancato il coraggio in queste prime due settimane, con tanti attacchi anche lontano dal traguardo che nel caso di domenica hanno anche fatto vittime illustri. È il caso soprattutto di Primož Roglič (Red Bull - BORA - hansgrohe), in merito al quale si speculava pure su un possibile ritiro nel corso del giorno di riposo. Lo sloveno è chiamato alla prova del 9, per capire se uscirà definitivamente di classifica o se è ancora in tempo a raddrizzare questo Giro.

Ci è passato pure Antonio Tiberi (Bahrain - Victorious), per il quale si nutrivano timori sulle conseguenze della caduta di sabato. Il laziale ha prima corso decisamente in sordina, ma ha fatto una tappa in crescendo, azzardando anche uno scatto nel finale. Se nel giorno di riposo avrà completamente recuperato le botte, sarà tra i nomi più interessanti da cui attendersi anche azioni da lontano, approfittando pure di Damiano Caruso, se non in questa frazione, senz'altro in quelle successive.

In tutto questo l'UAE potrà stare a guardare e sfruttare l'eccezionale livello della squadra per difendere la maglia rosa di Isaac del Toro (UAE Team Emirates - XRG) ma anche la classifica di Juan Ayuso (UAE Team Emirates - XRG). Lo spagnolo non appare ancora al massimo delle sue possibilità, ma magari il secondo giorno di riposo gli è stato utile per fare ulteriori passi in avanti nella guarigione della ferita al ginocchio.

L'avversario più vicino in classifica è Simon Yates (Team Visma | Lease a Bike) da cui non ci sono da attendersi grandi azioni. Se Del Toro andasse in difficoltà, al britannico basterebbe non farsi staccare da Ayuso per ritrovarsi in maglia rosa. Viceversa è un po' più indietro Richard Carapaz (EF Education - EasyPost), in grande forma e decisamente irrequieto. Non meno irrequieto è stato fin qui Egan Bernal (INEOS Grenadiers) che più dell'equadoriano può anche fare affidamento su una squadra molto solida e un cocapitano come Thymen Arensman. In mezzo a questi sta Derek Gee (Free Palestine - Premier Tech) il meno altisonante dei nomi fatti fin qui, ma comunque già 9° al Tour dell'anno scorso. Sul Grappa si è mosso in prima persona per inseguire l'attacco di Bernal, c'è quindi da attenderselo battagliero a sua volta.

Detto tutto questo rimane una frazione dove anche la fuga potrebbe avere spazio, sia che si sganci in avvio, sia che si tratti di un contropiede nelle fasi calde della corsa come avvenuto verso Asiago. Inutile dire che sarà ancora all'attacco Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team): la frazione di domani è quella che assegna più punti ed avrebbe l'occasione di blindare la classifica degli scalatori o di andarci molto vicino. Ricordiamo che domani si possono conquistare fino a 148 punti (uno in più di quelli che si possono conquistare venerdì) e Fortunato ha 143 punti di vantaggio sul secondo che è Ayuso.

Non mancano nomi di corridori fuori classifica che potrebbero cercare il successo di tappa: abbiamo già visto in azione Nairo Quintana (Movistar Team), Louis Meintjes (Intermarché - Wanty), Wout Poels (XDS Astana Team), Pello Bilbao (Bahrain - Victorious), Luke Plapp e Chris Harper (Team Jayco AlUla) e Wilco Kelderman (Team Visma | Lease a Bike). Altri sono poco distanti dalla top10 e potrebbero approfittare della giornata per cercare di inserirsi nelle posizioni alte: Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team), Max Poole (Team Picnic PostNL), Einer Rubio (Movistar Team), Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team) e Davide Piganzoli (Team Polti VisitMalta). Domenica si è ulteriormente allontanato Giulio Pellizzari (Red Bull - BORA - hansgrohe), che però in base alla condizione di Roglic potrebbe anche avere via libera di muoversi per provare a rientrare in classifica e salvare il Giro della Red Bull. La tappa è veramente tosta, ma chissà che anche Wout Van Aert (Team Visma | Lease a Bike) non possa essere protagonista in qualche modo

Citiamo infine i nomi di altri azzurri che potrebbero essere in fuga e raccogliere un bel risultato: Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Filippo Zana (Team Jayco AlUla), Gianmarco Garofoli (Soudal Quick-Step), Marco Frigo (Free Palestine - Premier Tech) e Davide Formolo (Movistar Team)

 

Giro d'Italia 2025, gli orari della sedicesima tappa

La partenza ufficiale verrà data alle 11:35, con arrivo previsto come sempre tra le 17:00 e le 17:30. La tappa sarà trasmessa in tv sia dai canali in chiaro Rai (su Rai Sport dalle 10:30 alle 14:00, poi su Rai 2 dalle 14:00 alle 17:55), sia su Eurosport/Discovery+ (dalle 11:00 alle 17:45).

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Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.