
Colpo da lontano di Maeva Squiban, la Francia torna a vincere al Tour de France Femmes
La bretone del UAE Team ADQ attacca sulla penultima salita e vince in solitaria la sesta tappa. Il gruppo lascia fare, Le Court guadagna ancora con gli abbuoni
Su trenta tappe disputate al Tour de France Femmes dal 2022 a oggi, sono due le atlete francesi capaci di centrare una vittoria, entambe provenienti dalla Bretagna e precisamente da Brest. Dopo Cédrine Kerbaol tocca a Maeva Squiban, che trionfa sul traguardo di Ambert e si prende la sesta tappa con una bella azione solitaria.
Dopo aver perso Elisa Longo Borghini, il UAE Team ADQ ha provato in tutti i modi a rifarsi per provare a vincere una tappa, pur essendo rimaste solamente in quattro in corsa. Dopo il piazzamento in volata di Lara Gillespie, arriva il successo della bretone classe 2002, a sua volta caduta nei giorni scorsi. Già l'anno scorso in maglia Arkéa era stata seconda nella tappa di Le Grand Bornand, e dopo aver dimostrato più di volte di avere qualità in salita, questa giornata la proietta in una nuova dimensione.
Tour de France Femmes 2025, la cronaca della sesta tappa
Non ripartono da Clermont-Ferrand due atlete che avrebbero potuto dire la loro sulle salite: si ritira Valentina Cavallar (Arkéa B&B Hotels), una delle rivelazioni della scorsa stagione, e Mie Bjørndal Ottestad. Le Uno-X Mobility sono rimaste solamente in tre, e la campionessa norvegese ha riportato una frattura al gomito nella caduta di ieri.
Nei primi chilometri riesce a evadere un gruppo abbastanza numeroso, che si seleziona sulle due salite categorizzate della prima metà di tappa. Elise Chabbey va ancora all'attacco per guadagnare punti per la maglia pois, battendo le sue rivali Silke Smulders (Liv AlUla Jayco) e Brodie Chapman (UAE Team ADQ) sulla Côte de Courpière, mentre è l'australiana a passare per prima sulla Côte d'Augerolles.

In fuga con la svizzera c'è anche la compagna Amber Kraak (FDJ-SUEZ), oltre a Soraya Paladin (Canyon//SRAM zondacrypto), Yara Kastelijn (Fenix-Deceuninck), Femke Gerritse (Team SD Worx-Protime), Liane Lippert (Movistar), Lauretta Hanson (Lidl-Trek), Pfeiffer Georgi (Team Picnic PostNL), Usoa Ostolaza (Laboral Kutxa-Fundación Euskadi) e Morgane Coston (Roland Le Dévoluy). Il vantaggio delle dodici al comando sale fino a 1'40", ma ai piedi del Col du Béal (10.2 km al 5.6%) il distacco è già sceso sotto il minuto.
Gerritse e Georgi sono le prime a staccarsi dalla fuga, mentre dietro è soprattutto AG Insurance-Soudal a tenere la corsa controllata, con un grande lavoro da parte di Julie Van de Velde. Davanti rimangono in sette allo scollinamento, con Smulders a lanciare la volata per il gpm, vinta però ancora da Chabbey, che dopo aver tirato a lungo ha qualcosa da rimproverare alla sua rivale per la classifica scalatrici.
La maglia a pois viene raggiunta in discesa e prova ad allungare insieme a Lippert e Paladin, rientrata dopo aver perso qualcosa in salita, poi se ne va nuovamente da sola all'inizio del Col du Chansert. Anche dietro c'è chi prova a sfruttare la discesa tecnica per prendere vantaggio: Cédrine Kerbaol (EF Education-Oatly) disegna le curve con grande decisione e se ne va insieme a Kasia Niewiadoma (Canyon//SRAM zondacrypto). Le due riprendono alcune delle fuggitive e provano a insistere in salita, ma da dietro arrivano Juliette Labous (FDJ-SUEZ) e Lotte Kopecky (Team SD Worx-Protime) a riportare sotto le rispettive capitane.
Justine Ghekiere aiuta Le Court a chiudere il buco, portandosi dietro anche Pauline Ferrand-Prévot (Team Visma Lease a Bike), e anche Pauliena Rooijakkers (Fenix-Deceuninck) riesce ad accodarsi. Dopo aver scortato la maglia gialla, la campionessa nazionale torna anche a dare una mano a Sarah Gigante, che era rimasta ancora più attardata in discesa. Con tutte le favorite tornate davanti l'andatura cala, in molte riescono a rientrare e Maeva Squiban (UAE Team ADQ) ha spazio per muoversi in solitaria.
Allo scollinamento la bretone ha guadagnato già un minuto, anche se dietro ci sono squadre ancora in forze. Chabbey resta in gruppo per aiutare le compagne, mentre Niamh Fisher-Black (Lidl-Trek) perde contatto per un problema meccanico in discesa. Le FDJ-SUEZ continuano a controllare il ritmo, ma Squiban ha ancora 1'20" sulla salita che porta allo sprint per gli abbuoni a Valcivières, e continua a mantenere lo stesso vantaggio.
Le Court vince la volata per i 4", precedendo Niewiadoma, ma per la vittoria di tappa è ormai sfuggita alle donne di classifica. C'è anche spazio per un attacco di Juliette Labous, che prova ad anticipare il gruppo per togliere gli abbuoni per il secondo posto al traguardo alla maglia gialla. La francese della FDJ-SUEZ mantiene qualche secondo di margine nonostante il lavoro di Gigante, mentre davanti si conclude in trionfo l'azione solitaria della vincitrice di giornata.
Squiban vince sul traguardo di Ambert con 1'09" sulla stessa Labous, riuscita a tenere fino alla fine. Le Court batte ancora Vollering per la terza posizione, guadagnando 8" totali. Il suo vantaggio aumenta a 26" su Ferrand-Prévot, mentre Niewiadoma sale al terzo posto a 30". Le migliori arrivano tutte insieme ad eccezione di Fisher-Black, che non è più riuscita a recuperare dal problema in discesa e arriva a oltre due minuti dal gruppo. Domani un'altra tappa di media montagna e un altro arrivo in discesa, con il Col du Granier nel finale prima della picchiata verso Chambery.