Davide Formolo vince a Lissone la Coppa Agostoni 2023 © SprintCycling
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La UAE fa quello che vuole alla Coppa Agostoni: trionfa Formolo davanti a Hirschi

Grande prova di forza della formazione emiratina, che sfrutta al meglio la superiorità numerica nel finale. Davide Formolo conquista il suo primo successo da 3 anni a questa parte, tra i battuti terzo posto per Lafay

28.09.2023 16:03

Dando un'occhiata generale alla carriera di Davide Formolo non balza certo all'occhio il numero di vittorie, solo 5 ottenute in 10 anni tra i professionisti, non molte per un corridore del suo talento, ma c'è di più, bisogna guardare oltre. Il veronese nella Coppa Agostoni vinta quest'oggi ha infatti riassunto tutta quella che è stata sin qui la sua carriera, sempre a metà tra il ruolo di gregario di lusso e quello di capitano. Fino a 11 km dalla conclusione, dopo aver attaccato e resistito con i migliori in salita, la giornata di Formolo sembrava propendere per la prima opzione, ma con un colpo inaspettato ed alimentato da grandi gambe, che gli hanno permesso di stravincere la battaglia 1vs3 nei confronti degli inseguitori, a distanza di 3 anni dall'ultima volta, arriva un'altra bella soddisfazione per un uomo che non vincerà tanto, ma quando lo fa lascia sempre il segno.

La 76esima edizione della Coppa Agostoni conferma in toto il percorso che ha caratterizzato le ultime edizioni, lungo 196 km con partenza ed arrivo posti a Lissone. Le maggiori difficoltà sono però concentrate nel segmento centrale di gara, perché nell’anello di 24 km da ripetere 4 volte sono inserite le salite di Sirtori, Colle Brianza e soprattutto il Lissolo, affrontato l’ultima volta a 36 km dal traguardo, quasi interamente pianeggianti. Poco dopo il via dato alle 11:30 iniziano gli scatti per formare la fuga che, visto il percorso, potrebbe dare filo da torcere al gruppo. Dopo una ventina di chilometri su iniziativa di Marco Tizza (Bingoal-WB) parte il tentativo buono, di cui fanno parte anche Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), Maxime Bouet con Óscar Rodríguez (Arkéa Samsic) e Mattéo Vercher (TotalEnergies).

Vista la pericolosità dei 5 attaccanti il gruppo, guidato dalla UAE Emirates, decide di concedere loro un vantaggio massimo di soli 2’. I primi 2 giri dell’ampio circuito, e quindi le prime salite, non registrano azioni in gruppo, ma il distacco dai 3 fuggitivi rimasti (Hermans, Rodríguez e Vercher) continua a diminuire, scendendo addirittura sotti i 30” entrati nei 70 km finali. Sul terzo Lissolo vengono però tutti ripresi, ed immediatamente partono gli attacchi: Davide Formolo (UAE Emirates) ed Iván García Cortina (Movistar) sono i primi a muoversi. A loro si aggiungono presto Clément Berthet (AG2R Citroën), Warren Barguil (Arkéa Samsic), Victor Lafay (Cofidis) e Chris Harper (Jayco-AlUla). Questo sestetto contiene nomi di assoluto spessore e costringe quel che resta del gruppo ad un inseguimento immediato.

Comincia l’ultimo Colle Brianza, e davanti rimangono solo Harper, Barguil, Lafay e Formolo, mentre dietro il gruppo esplode: Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa) è il primo ad attaccare, favorendo la formazione di un gruppetto di inseguitori contenente anche Simon Yates (Jayco-AlUla), Marc Hirschi (UAE Emirates) e Ben O’Connor (AG2R Citroën). Davanti collaborano tutti ad eccezione di Formolo, mentre dietro non c’è grande accordo, finché Hirschi decide di andarsene in solitaria con un attacco che lascia tutti sul posto. Lo svizzero impiega ben poco a riportarsi sui battistrada, mentre dietro sembrano aver perso il treno giusto. La pianura che porta a Lissone scorre velocemente, con Formolo che si sobbarca gran parte del lavoro in testa, mentre i gruppi attardati non hanno più alcuna speranza di rientrare.

In prossimità degli ultimi 10 km la UAE prova a sfruttare la superiorità numerica con un attacco a sorpresa di Formolo, che costringe Harper, Lafay e Barguil ad un grande lavoro, mentre Hirschi può riposarsi a ruota. L’azione del veronese, che sembrava solo atta a sfiancare i rivali di Hirschi, si rivela invece molto pericolosa, ed il gap sugli inseguitori sale presto a 20”. La battaglia 1vs3 non spaventa Formolo, che continua ad incrementare il proprio margine, assicurandosi ormai l’arrivo in solitaria. Poco prima dell’ultimo chilometro Hirschi finisce le cose in bellezza per la UAE, lasciando sul posto i 3 compagni d’avventura e conquistando il secondo posto alle spalle del trionfante Formolo. Nella volata dei battuti primeggia Lafay, terzo, davanti a Barguil e Harper.

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