Van den Berg e Aberasturi si guardano, ma a vincere è l'olandese © EF/Twitter
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Pays de la Loire Tour, Van den Berg è il più veloce nella prima volata

Il velocista della EF batte Aberasturi e Dekker allo sprint. Quinto Alberto Dainese, domani possibile rivincita tra ruote veloci

02.04.2024 16:31

Come previsto, è stata una volata di gruppo ad aprire la quattro giorni di corse nei Paesi della Loira. Il parterre di velocisti presente ai nastri di partenza è decisamente interessante se si considera il livello UCI attribuito alla kermesse transalpina. A spuntarla è stato Marijn Van den Berg, velocista olandese che sta finalmente trovanto la continuità di risultati per imporsi sul panorama internazionale, dopo gli eccellenti traguardi conseguiti nella categoria under 23. Per tutti gli altri, rimasti bloccati nel caotico finale, già da domani ci sarà l'opportunità per la rivincita.

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Visto il profilo altimetrico prevalentemente pianeggiante la fuga di giornata impiega pochi chilometri a prendere il largo, e i soli 4 componenti testimoniano che questa prima frazione sarà cosa da velocisti. All’attacco troviamo Xabier Isasa (Euskaltel-Euskadi), Jean-Louis Le Ny (Nice Métropole Côte d’Azur), Louka Matthys (Bingoal-WB) e Samuel Leroux (Van Rysel-Roubaix), che nelle campagne della Francia occidentale raggiungono un vantaggio massimo superiore ai 5’.

Il gruppo controlla senza affanni con l’alternarsi in testa di uomini di uomini di TotalEnergies e Uno-X, le squadre rispettivamente dei velocisti Jason Tesson ed Erlend Blikra. Il vantaggio dei battistrada cala però piuttosto presto, finendo per essere ripresi a ben 70 km dalla conclusione. Entrati nei 50 km finali la situazione in gruppo si fa nervosa: la EF Education-EasyPost inizia ad attaccare con diversi uomini, tra cui il capitano Ben Healy. La tattica della formazione statunitense riesce a far sganciare un terzetto composto da Darren Rafferty (EF Education-EasyPost), Kévin Ledanois (Arkéa-B&B Hotels) e Rait Arm (Van Rysel-Roubaix).

Volata caotica nel circuito finale

Nel circuito finale, planimetricamente complicato, i 3 guadagnano subito 20” sul plotone in cui si affaccia la Corratec-Vini Fantini di Jakub Mareczko. Il coraggioso tentativo deve interrompersi ai -19 km, quando il gruppo torna compatto e qualche goccia di pioggia rende umido l’asfalto. L’avvicinamento alla volata è rapido e senza sussulti: le migliori squadre per organizzazione sono l’Arkéa-B&B Hotels di David Dekker e la EF Education-EasyPost di Marijn Van den Berg, che giunge in testa solo una volta entrati negli ultimi 5 km.

Si arriva quindi allo sprint. I rimescolamenti negli ultimissimi chilometri sono tanti, favoriti dalle numerose curve a gomito e dall’assenza di treni veramente organizzati. La volata viene lanciata della Tudor, ma Alberto Dainese rimane chiuso nel traffico; il primo a partire è Emmanuel Morin (Van Rysel-Roubaix), che però viene rimontato da Van den Berg sul lato destro della stretta carreggiata. L’olandese riesce a resistere fin sulla linea, resistendo alla risalita di Jon Aberasturi (Euskaltel-Euskadi), terza piazza per David Dekker.

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