Per Strand Hagenes passa sul traguardo senza esultare, ma il Münsterland Giro è suo ©Team Jumbo-Visma
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La Jumbo-Visma non si ferma, Hagenes nemmeno

Il giovane norvegese vince lo Sparkassen Münsterland Giro con un attacco nel finale dopo una corsa resa durissima dal maltempo. Niente esultanza sul traguardo, "pensavo mancasse ancora un giro"

03.10.2023 17:57

Passerà professionista solo il prossimo anno dopo due anni nel development team della Jumbo-Visma, ma Per Strand Hagenes ha già collezionato tre vittorie tra i grandi. L'ultima è arrivata oggi allo Sparkassen Münsterland Giro, al termine di una corsa a eliminazione resa durissima dai ventagli e dalla pioggia. Condizioni ideali per il norvegese classe 2003, che a marzo aveva vinto la Ronde van Drenthe in una situazione simile con una stoccata nel finale analoga a quella di oggi, dopo un altro clinic di gioco di squadra della Jumbo-Visma.

Si capisce fin dalla partenza da Osnabrück che non tira una buona aria per i tanti velocisti presenti in questa semiclassica del nord-ovest della Germania: dopo meno di venti chilometri il gruppo si spezza a causa del vento laterale, e davanti restano poco più di trenta corridori. Non riescono a entrare nello split Olav Kooij e Jasper Philipsen, i due grandi favoriti, ma Jumbo Visma e Alpecin Deceuninck sono comunque rappresentate da Christophe Laporte e Kaden Groves con rispettivi gregari. Presenti anche Mads Pedersen (Lidl-Trek), Danny van Poppel (Bora-Hansgrohe), diversi corridori del Team dsm-firmenich e Tim Merlier (Soudal Quick-Step), che viene però respinto dai diversi strappi che caratterizzano la parte centrale della corsa, e viene ripreso e successivamente staccato dal gruppo.

Proprio su uno di questi strappi, ai -73 dall'arrivo, un'accelerazione di Van Poppel seleziona ulteriormente e definitivamente il gruppo di testa. Con lui rimane il compagno di squadra Jonas Koch, Groves insieme a Edward Planckaert, Laporte con Edoardo Affini e Per Strand Hagenes, Mads Pedersen, Søren Wærenskjold (Uno-X Pro Cycling) e Nils Eekhoff (Team dsm-firmenich). Dietro, nel gruppo principale, le squadre principali rimaste fuori dal tentativo che si mettono a lavorare sono Tudor Pro Cycling, Intermarché-Circus-Wanty e Jayco AlUla, ma ricucire lo strappo diventa quasi impossibile.

I dieci al comando entrano nel circuito finale sulle strade di Münster con un vantaggio di circa 45" sul gruppo, in cui nel frattempo si sono affacciate davanti anche Alpecin e Jumbo per tenere davanti Philipsen e Kooij in caso di ricongiungimento, che però non avverrà mai. Davanti si procede di comune accordo fino alle ultime tornate, quando il vantaggio è sufficientemente rassicurante per cominciare a rischiare qualcosa in più per la vittoria.

Il primo a provarci, a poco più di 6 km dall'arrivo, è un generosissimo Danny van Poppel, sulla cui ruota si porta però immediatamente Edoardo Affini. Il mantovano della Jumbo per un attimo sembra voler accelerare per proseguire l'azione, ma il suo unico intento è portarsi davanti per addormentare il ritmo e favorire lo scatto di Laporte. Il campione d'Europa cerca di replicare quanto fatto dieci giorni fa dopo il VAM Berg, ma questa volta viene seguito da Eekhoff. I due riescono a guadagnare qualche secondo sul resto del gruppetto, in cui l'unico rimasto a completa disposizione di un compagno è Planckaert, dopo che Koch ha perso contatto. 

L'ultima trenata del belga in favore di Groves è sufficiente per andare a chiudere dentro gli ultimi tre chilometri, ma a quel punto la Jumbo ha ancora una cartuccia da sparare: ai -2.5 Per Strand Hagenes parte secco dal fondo e guadagna subito un piccolo margine. Si capisce subito che nessuno ha più le forze per andare ad inseguire il norvegese, con Affini e Laporte pronti a fare da stopper, e tutti alzano idealmente le mani di fronte all'ennesima dimostrazione di superiorità della Jumbo Visma. 

Chi non alza le mani invece, ma stavolta in senso letterale, è proprio Hagenes, che nonostante il suo vantaggio sia più che rassicurante non esulta prima del traguardo, e anzi continua a pedalare dopo la linea d'arrivo. Si capisce subito che non si tratta di un omaggio alla non esultanza sdoganata quest'anno dal suo ormai ex compagno Primož Roglič, ma semplicemente era convinto di dover fare ancora i 4.3 chilometri dell'ultimo giro, come confermerà anche nel post-gara. Dopo le vittorie a Drenthe e alla 4 Jours de Dunkerque, terza affermazione tra i professionisti per il campione del mondo junior del 2021.

Alle sue spalle Groves vince la volata dei battuti precedendo Pedersen, che completa il podio, con Laporte quinto e Affini ottavo. Arriva a quasi un minuto quel che rimane del gruppo, tagliato fuori già da questa mattina, con Gerben Thijssen (Intermarché-Circus-Wanty), che vince la volata per l'undicesimo posto.

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