Giro d'Italia

La prossima edizione della Corsa Rosa scatta da Torino

Il via ufficiale dalla Reggia di Venaria per arrivare in città; il giorno dopo subito arrivo in quota ad Oropa: queste ed altre anticipazioni sul percorso del prossimo Giro d'Italia

22.09.2023 12:53

Non arrivano notizie ufficiali, ma le voci girano. Già da alcuni giorni Torino si stava facendo strada fra le indiscrezioni come Grande Partenza del prossimo Giro d'Italia, che sarà presentato insieme al Giro d'Italia Women il prossimo 13 ottobre. Dopo che la notizia ha gonfiato di credibilità venendo rimpallata da alcune testate locali, ieri è stata lanciata al grande pubblico da Beppe Conti. Il re dell'Indiscreto, nella puntata andata in onda ieri di Radiocorsa ha confermato le voci arricchendole di un ulteriore dettaglio: la prima tappa scatterà dalla Reggia di Venaria Reale, come avvenuto nel Giro d'Italia del 2011 dedicato ai 150 anni dell'Unità d'Italia. Secondo il giornalista piemontese, l'ipotesi più probabile è che si partirà con una frazione dedicata ai velocisti con traguardo a Torino, senza escludere la possibilità di una prova contro il tempo. Per quanto ci riguarda aggiungiamo alle nostre orecchie era giunta anche l'ipotesi di una tappa ondulata sulla falsariga di quella stupenda del 2022 - anche se in versione più blanda - disegnando così un avvio di Giro subito intrigante come già hanno fatto gli organizzatori del Tour de France quest'anno, così come l'anno prossimo. 

Sulla stessa linea di principio si colloca anche il percorso della seconda tappa, che dovrebbe concludersi al Santuario di Oropa in occasione dei 25 anni dal capolavoro di Marco Pantani. Anche in questo caso la notizia stava già circolando ed è stata fissata davanti al pubblico televisivo da Beppe Conti ieri sera. Per quanto ne sappiamo noi non è nemmeno da escludere che prima dell'ascesa finale il percorso possa essere già relativamente movimentato da altre salite, ma di questo se ne riparlerà più avanti.

Inizia dunque a delinearsi un po' tutto il tracciato nel suo complesso, che dovrebbe avere una discesa tirrenica (sempre in quota Prati di Tivo come tappa appenninica) e una risalita adriatica per arrivare alle grandi montagne degli ultimi giorni, che dovrebbero concentrarsi nel nord-est. La 20a tappa, l'ultima prima del trasferimento verso Roma, sembra sempre più indirizzata verso il Monte Grappa, dove però pare non sarà posto il traguardo. Pare anche che le prove a cronometro saranno due, entrambe individuali e mediamente lunghe, e l'eventuale partenza torinese sembra essere esclusa dal conto, confermando l'ipotesi di una tappa in linea al primo giorno (sia che sia da volata o più impegnativa). Tra una soffiata e l'altra si sta già ricomponendo il puzzle, ma i dettagli li riveleremo più avanti quando saranno più solidi e meno incerti.

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Francesco Dani
Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.