La vittoria di Lennert van Eetvelt a Jebel Hafeet © UAE Tour
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All'UAE Tour sboccia un campioncino: Lennert van Eetvelt

Il giovane belga vince in solitaria a Jebel Hafeet e conquista la corsa con appena 2" di vantaggio su Ben O'Connor. Bilbao terzo in classifica, Vine naufragato

25.02.2024 19:09

Il Belgio è passato dall'essere praticamente e per decenni il nulla assoluto nelle corse a tappe, a ritrovarsi tutti in un colpo Remco Evenepoel, Cian Uijtdebroeks, Ilan van Wilder, per citare alcuni giovani di sicura prospettiva nel settore. E Lennert van Eetvelt. Proprio di lui si riempiono oggi le cronache ciclistiche. 22 anni, professionista dal 2023 dopo un triennio in Lotto U23 pieno di tanti bei piazzamenti (tra le altre cose, una vittoria sul Fauniera al Giro Under 2022), già nella prima stagione nel ciclismo maggiore ha dimostrato di avere ottime qualità e di brillare in particolare quando la strada sale.

Certo, questo 2024 è cominciato per il ragazzo con un'altra marcia: a segno già al secondo giorno di gara al Trofeo Serra Tramuntana un mese fa, all'UAE Tour il ricciolino fiammingo ha realizzato un piccolo capolavoro, difendendosi nella crono, risultando tra i migliori sul primo arrivo in quota a Jebel Jais, andando in fuga l'altro giorno riuscendo a conquistare 6" di abbuoni agli sprint intermedi (che alla luce di quanto sappiamo oggi sono risultati fondamentali) e infine dando la paga a tutti oggi, nel gran finale di Jebel Hafeet.

Van Eetvelt ha uno stile un po' sghembo ma terribilmente efficace, oggi ha rifilato oltre 20" in meno di due chilometri (nemmeno particolarmente tremendi, a quel punto, come pendenze) a tutti i rivali, risalendo la classifica e togliendosi lo sfizio - oltre che di seguire a Remco nell'albo d'oro della corsa - di vincere la generale per appena 2", facendo rosicare non poco Ben O'Connor, che la perde per un nulla.

Lennert lo vedremo qua e là in diverse corse importanti, a partire dalla Strade Bianche, passando per Freccia e Liegi e concludendo con la Vuelta a España, dove lo scorso anno brillò in particolare nella tappa di Larra-Belagua, chiusa al terzo posto. La sua Lotto Dstny non è una formazione World Tour, per cui non ci sarà al Giro o al Tour; ma di sicuro Van Eetvelt non tarderà troppo a esordire in uno dei due GT principali: a fine stagione gli scade il contratto, chissà quale maglia WT difenderà nel 2025…

UAE Tour 2024, la cronaca della settima tappa

Lennert van Eetvelt sul podio finale tra Ben O'Connor e Pello Bilbao © UAE Tour
Lennert van Eetvelt sul podio finale tra Ben O'Connor e Pello Bilbao © UAE Tour

Lo UAE Tour 2024 si è chiuso oggi con la Al Ain Bait Mohammed Bin Khalifa-Jebel Hafeet, settima tappa lunga 161 km e culminante col classico arrivo in salita presente per la settima volta nella corsa (e prima l'avevamo visto in quattro edizioni dell'Abu Dhabi Tour). Ci son voluti solo 3 km per veder partire la fuga buona, composta dagli Alpecin-Deceuninck Silvan Dillier e Jonas Rickaert, da Mark Stewart (Corratec-Vini Fantini) ed Emanuel Buchmann (Bora-Hansgrohe). Quest'ultimo era il più vicino in classifica (4'18" il suo ritardo dal leader Jay Vine), ragion per cui quando il vantaggio è arrivato a 8'12" (limite massimo toccato ai -110) la UAE Emirates di Vine ha aumentato il ritmo del gruppo, supportata dalla Decathlon AG2R La Mondiale di Ben O'Connor (secondo in classifica a 11" dalla maglia rossa) e dalla Bahrain-Victorious di Pello Bilbao (quinto a 22").

A 75 km dalla conclusione si è entrati in una fase di ventagli, che dai -60 ai -35 ha comportato un vero e proprio frazionamento del plotone, poi rientrato. Si è approdati alla scalata di Jebel Hafeet (11 km di salita prossimi al 7% di pendenza media) con un minuto e mezzo di margine per la fuga, ma non appena la strada s'è messa all'insù Rickaert e Stewart si sono staccati. Il fuggitivo del giorno era chiaramente Buchmann, che ai -10 ha pure mollato Dillier provando a difendere fino in cima un vantaggio che veniva eroso metro dopo metro dal feroce forcing che i Decathlon ponevano come precondizione per le ambizioni di O'Connor.

Buchmann è stato bravissimo a difendersi nella prima metà di scalata. Viceversa, Jay Vine, un po' a sorpresa, ha visto spegnersi completamente la luce a 7.5 km dalla vetta; dato che il suo compagno Brandon McNulty, alla partenza terzo in classifica a 13", si era già staccato ai -9, il tracollo UAE si è definitivamente consumato.

La lotta a Jebel Hafeet è aspra e la vince Lennert van Eetvelt

Un bel forcing di Pello Bilbao ha ampiamente selezionato il gruppo e si è entrati nella fase decisiva della tappa. Carlos Verona (Lidl-Trek) ha provato un allungo, tra i più attivi in questa fase anche Einer Rubio (Movistar), con Ben O'Connor pronto a supervisionare tutto.

Ai 3 km è scattato il sesto della generale, Max Poole (DSM-Firmenich PostNL), ma Rubio ha riportato tutti dentro; un attimo dopo è allora partito Bilbao, che ha preso e superato un esausto Buchmann, ma sullo spagnolo sono rientrati il nono, Lennert van Eetvelt (Lotto Dstny), e il quarto, Ilan van Wilder (Soudal-Quick Step), quindi è arrivato anche O'Connor e la lotta per la generale era tutta lì.

Altri rientri sul quartetto, ai 2500 metri una trenata di Attila Valter (Visma-Lease a Bike), e coi citati c'erano anche Rubio, Verona e Michael Storer (Tudor). Proprio quest'ultimo ha proposto il penultimo scatto della giornata, ai 2300 metri. L'ultimo, ai 1700, è stato quello di Van Eetvelt.

Il 22enne nato a Binkom è partito fortissimo dopo essere rientrato ancora con Van Wilder su Storer. Sui due sono poi rientrati Bilbao, O'Connor, Valter e Verona, ma Van Eetvelt ha fatto più che una crono, una volata fino all'arrivo: in classifica pagava 26" a O'Connor, 16" a Van Wilder, 15" a Bilbao: se voleva fare l'accoppiata tappa-corsa non poteva perdere neanche un millesimo di secondo.

E così ha fatto, il promettentissimo fiammingo: 22" il distacco inflitto al gruppetto regolato da Bilbao su O'Connor per il secondo posto (Van Wilder, staccatosi strada facendo, ha chiuso settimo a 27"). Questo significa che in classifica Lennert si è imposto per appena 2" su O'Connor, con Bilbao terzo a 11" e Van Wilder quarto a 21"; sei posizioni guadagnate da Valter e Storer, che chiudono quinto e sesto a 34" e 36" rispettivamente. Vine, 32esimo al traguardo a 4'12", scivola fino alla 22esima piazza a 3'45" dal vincitore dell'UAE Tour 2024.

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