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Un Terminillo fra due mari

15.12.2016 17:55

Presentata la Tirreno-Adriatico 2017: un arrivo in salita, due crono, due tappe mosse e un omaggio ai terremotati


Lo scorso mese di ottobre abbiamo conosciuto ufficialmente il percorso del Giro d'Italia 2017, oggi a Camaiore invece è stato presentato il tracciato di quella che per importanza è la seconda gara a tappe del nostro paese, la Tirreno-Adriatico. Per la sua 52esima edizione in programma dall'8 al 14 marzo, la cosiddetta Corsa dei Due Mari propone il ritorno del Terminillo dove nel 2015 assistemmo all'epica vittoria di Nairo Quintana con la strada completamente imbiancata da una fitta ed improvvisa nevicata: proprio il fattore meteo sarà importante dopo il discusso taglio della tappa più impegnativa di quest'anno, perché sulla carta il percorso è molto interessante ed equilibrato con i grandi uomini di classifica di Giro e Tour come favoriti per inserire il loro nome nell'albo d'oro ma ci sono sempre dei rischi quando a marzo si superano i 1600 metri di quota.

8 marzo, 1a tappa: Lido di Camaiore (Cronosquadre, 22.7 km)
Per il terzo anno consecutivo la Tirreno-Adriatico prenderà il via da Lido di Camaiore e lo stesso accadrà anche per il triennio 2018-2020 visto l'accordo siglato da RCS Sport con il comune toscano. La tappa sarà assolutamente identica a quella del 2016 ed a quella inizialmente prevista per il 2015 prima delle modifiche per il maltempo: in programma c'è infatti una cronometro a squadre di 22.7 chilometri su un tracciato interamente in pianura che toccherà Marina di Pietrasanta e Forte dei Marmi e su cui le squadre potranno esprimere appieno tutto il lavoro valore visto che ci saranno lunghissimi rettilinei e solo quattro curve a 90° in tutto il percorso.

1a tappa


9 marzo, 2a tappa: Camaiore – Pomarance (228 km)
La seconda tappa da Camaiore a Pomarance potrebbe sembrare un'altra copia rispetto all'ultima edizione della Tirreno, ma ci sono alcune differenze. I primi 115 chilometri saranno gli stessi, poi si svolterà per Serrazzano anziché Pian di Forno: cambia anche il circuito finale dopo il primo passaggio da Pomarance che nel 2017 sarà molto più ampio ed impegnativo con le salite di Volterra prima e poi Montecatini Val di Cecina quando mancheranno solo 22 chilometri all'arrivo. Gli ultimi chilometri invece saranno sempre in leggera salita, adatti a gente veloce e resistente: nel 2016 vinse Stybar davanti a Sagan e Boasson Hagen, ma attenzione ai possibili buchi.

2a tappa

10 marzo, 3a tappa: Monterotondo Marittimo – Montalto di Castro (204 km)
Altro traguardo già presente nell'edizione 2016 della Tirreno-Adriatico. La prima metà del percorso con la salita di Scansano è già stata affrontata quest'anno, poi si cambia per affrontare l'altra salita di Catabbio e un strade un po' più ondulate: nonostante un chilometraggio superiore ai 200 chilometri sembra però impossibile evitare un arrivo a ranghi compatti anche perché gli ultimi 30 chilometri non presentano insidie particolari. Lo sprint finale sarà in leggera pendenza e quest'anno ha visto imporsi di forza il fenomeno colombiano Fernando Gaviria davanti a Caleb Ewan, Elia Viviani e Peter Sagan.

3a tappa

11 marzo, 4a tappa: Montalto di Castro – Terminillo (171 km)
Questa è la tappa regina della prossima edizione della Tirreno-Adriatico e sarebbe affatto una sorpresa che il nome del vincitore di giornata sia poi lo stesso della classifica generale finale. Dopo una cinquantina di chilometri, uscendo da Viterbo, i corridori dovranno affrontare la prima salita di giornata, ma le pendenze de La Colonnetta non si presentano particolarmente ostiche; stesso dicasi per la salita di Pié di Morra a 45 chilometri dall'arrivo dove si resterà attorno al 5% di media. Importante notare che prima della salita finale non si supereranno gli 850 metri di quota per sperare che il meteo non rovini la festa, soprattutto considerando le varie discese. L'ascesa finale misura 16.5 chilometri e terminerà ai 1675 metri di Campoforogna: la pendenza media è superiore al 7% e nel 2015 Nairo Quintana ipotecò qui il suo successo finale staccando Bauke Mollema di 41" ed il resto dei big di circa un minuto.

4a tappa

12 marzo, 5a tappa: Rieti – Fermo (209 km)
Tappa densa di significati, e non solo dal punto di vista tecnica. La prima parte del percorso sarà infatti un omaggio delle popolazioni vittime della violenta sequenza sismica dei mesi scorsi: la carovana della Tirreno-Adriatico percorrerà infatti la Salaria passando per Amatrice, Accumoli, Pescara del Tronto e Arquata del Tronto, paesi tristemente noti per i terremoti di agosto ed ottobre. Nel finale invece a parlare saranno le gambe perché, chi vorrà, troverà il terreno per inventare azioni importanti anche in ottica classifica: se la salita di Montelparo sarà solo un piccolo antipasto, gli ultimi 35 chilometri, tutti in provincia di Fermo, si candidano ad un essere un grande spettacolo agonistico. La serie di muri con pendenze in doppia cifra è molto stuzzicante: si parte con quello di Capodarco, poi un primo passaggio in salita sul duro finale di Fermo, quindi negli ultimi 12 chilometri sparirà la pianura prima con un altro muro spaccagambe, poi un paio di piccoli strappi ed infine nuovamente lo strappo finale che porterà al traguardo posto nel centro storico della città marchigiana.

5a tappa

13 marzo, 6a tappa: Ascoli Piceno – Civitanova Marche (168 km)
La sesta tappa tornerà ad offrire una chance ai velocisti in cerca della gamba migliore in vista della Milano-Sanremo. Il chilometraggio che collegherà Ascoli Piceno con il traguardo di Civitanova Marche non sarà eccessivo, 168 chilometri, ma le ruote veloci dovranno meritarsi questo sprint: strappi e contropendenze non mancano lungo tutto il percorso, anche se niente sembra particolarmente selettivo, ma soprattutto nel finale bisognerà stare attenti al circuito che porterà i corridori ad affrontare per due volte l'ascesa verso Civitanova Alta che, specie se affrontata ad alta velocità, potrebbe far male a qualcuno che a 8 chilometri dall'arrivo potrebbe trovarsi troppo indietro per poter fare uno sprint al pieno dell'efficienza.

6a tappa

14 marzo, 7a tappa: San Benedetto del Tronto (Cronometro, 10.1 km)
Come da tradizione la Tirreno-Adriatico si concluderà a San Benedetto del Tronto e per il settimo anno l'ultima tappa sarà una breve cronometro individuale. Il percorso pianeggiante e la lunghezza di appena 10.1 chilometri difficilmente produrranno sconquassi in classifica generale e non è un caso che dal 2011 l'unica volta che questa crono è stata decisiva è stato nel 2012 con il sorpasso di Vincenzo Nibali ai danni di Chris Horner: l'anno scorso ci era andato molto vicino anche Peter Sagan, ma lo slovacco si fermò ad un solo secondo dal futuro campione olimpico Greg Van Avermaet.

7a tappa
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