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Elia Viviani sanzionato anche con 50 punti di penalità: «Ora le cose possono cambiare»

14.05.2019 10:48

Il declassamento di ieri sul traguardo di Orbetello è costato carissimo a Elia Viviani, perché il veronese della Deceuninck-QuickStep non ha solamente visto sfumare la vittoria: la giuria del Giro d'Italia, infatti, seguendo quelle che sono le tabelle delle penalità previste dall'UCI per le scorrettezze in gara, lo ha sanzionato anche con 500 franchi svizzeri di multa, 30" in classifica generale (che poco cambiano), ma soprattutto Viviani s'è ritrovato anche con 50 punti di penalità nella classifica della maglia ciclamino, oltre ai 50 sfumati per la tappa. La speciale classifica della regolarità è ora comandata da Fernando Gaviria con 58 punti, Elia Viviani è ultimo a -32, un ritardo di 90 punti che rischia di diventare incolmabile.

Dopo non aver rilasciato dichiarazioni al traguardo, nella serata di ieri Elia Viviani ha commentato la sua volata e la nuova situazione a La Gazzetta dello Sport: «Secondo me il risultato non cambiava e l'ho detto anche subito nell'intervista flash, che ho sentito il contatto con Moschetti: era il momento in cui ho deciso di andare, 75 metri all'arrivo, volata controvento ed è ovvio che quando parti cerchi la via migliore per te. Ho sentito il contatto ma non pensavo ad una deviazione fatta apposta da essere declassato e ci sono rimasto male, anche perché sulla linea Gavira l'ho battuto, Ackermann l'ho passato e Démare ha fatto terzo. In questi casi un po' mi cade il mondo addosso, nel senso che avrei voluto andare a casa sinceramente; però è vero che è una reazione di rabbia. La sanzione? Adesso devo vincere le prossime tre volate per tornare in corsa per la maglia ciclamino, si mette critica. Se non posso lottare le cose possono cambiare: la maglia ciclamino è l'unica motivazione per un velocista per arrivare a Verona, ok è la mia città natale però c'è solo la volata di Santa Maria di Sala, per cui vedremo».

Elia Viviani ha aggiunto anche un commento su quanto aveva dichiarato al termine della tappa il suo ex compagno Fernando Gaviria, che aveva riconosciuto che era proprio il campione italiano il vero vincitore di giornata: «Per il rapporto che c'è tra me e Gaviria, a dire la verità, nell'essere declassato sono contento che sia stato lui secondo così alla fine ha vinto lui. Fanno piacere le sue parole, perché da avversario sa che sulla linea ha fatto secondo».

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