Ciclismo Giovanile

Giro d'Italia Under 23 2019

13.06.2019 13:48

Al terzo anno della sua nuova vita, il Giro d'Italia Under 23 vuole ulteriormente dimostrare di meritarsi l'appellativo di vetrina dei campioni del domani. E la prova organizzata dalla Nuova Ciclistica Placci punta a mettere in mostra i corridori più talentuosi in una dieci giorni decisamente complicata fra Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Trentino e Veneto. Il percorso, analizzato dettagliatamente tappa per tappa in seguito, è estremamente esigente: quattro gli arrivi in salita, ma la giornata più attesa e dura è un'altra, quella di Aprica, dove verrà proposta per la prima volta la doppia scalata del Mortirolo in rapida successione. Ma fra gli sterrati toscani, il Monte Amiata, il Passo Maniva e il finale sul mitico Passo Fedaia il menu è estremamente ricco.

Sono ben trentuno i team impegnati, fra stranieri e italiani, con la decisione (giusta) di non permettere il via a quanti hanno già preso parte ad eventi World Tour. E così la Hagens Berman Axeon, da squadrone favorito, si presenta con una rosa di minor richiamo; non manca comunque la qualità, con il primo anno Karel Vermaerke, sorprendente vincitore della Liège-Bastogne-Liège Under 23, e Maikel Zijlaard come principali pedine. Grande attenzione, dunque, sulle possibilità del SEG Racing Academy: Kaden Groves è forse il velocista più forte fra gli iscritti, la coppia Thymen Arensman e Ide Schelling può dar filo da torcere in salita, il valente Barnabás Peák sarà una minaccia nelle frazioni intermedie.

Un anno fa sfiorò il podio; stavolta Mark Donovan, pur reduce da una primavera sottotono, vuole salirci, approfittando delle tante montagne che ben si adattano alle caratteristiche del leader del Team Wiggins LeCol, per altro accompagnato da Samuel Jenner. Rosa ricca di talento per la Tirol KTM: Georg Zimmermann è uno dei favoriti per la maglia rosa e, affiancato da Patrick Gamper e Markus Wildauer, costituisce un trio di tutto rispetto, a cui sommare Nicolas Dalla Valle negli sprint.

Non porta la formazione tipo la Lotto Soudal Under 23, che si affida a Julian Mertens per le frazioni vallonate e a Viktor Verschaeve per la generale. Più ambiziosa, invece, la debuttante Groupama-FDJ Continental con gli scalatori Kevin Inkelaar e Théo Nonnez, il completo Cristian Scaroni e il veloce Jake Stewart a voler recitare ruoli da protagonisti. Senza Zoccarato, è  Antoine Debons la pedina principale della IAM Excelsior,

Insegue un successo parziale l'Equipo Lizarte con Roger Adriá e l'interessante campione spagnolo della categoria Iñigo Elosegui. Parteciperà con la formazione dilettantistica e non con quella Continental la Kometa di Contador e Basso; poche le possibilità di figurare, ma comunque c'è curiosità per il colombiano Jhon Ramírez. Discorso che non si discosta anche per la Holdsworth Zappi, dove può brillare il giovane Mason Hollyman. Cercherà la via delle fughe la Astana City con Dinmukhammed Ulysbayev come elemento da seguire.

Ci sono tre nazionali, decisamente di altro profilo: la Colombia è meno forte dello squadrone visto nel 2018, ma il trio Camilo Ardila, Adrián Bustamante e Jesús David Peña, rispettivamente terzo, secondo e primo dell'ultima Vuelta de la Juventud sono scalatori di razza. Decisamente valente la Gran Bretagna: Matthew Walls e Fred Wright sono dei sicuri protagonisti nelle volate, Ethan Hayter, già campione europeo élite nell'omnium e stagista nel Team Sky, può testarsi in chiave classifica. Per la Russia, detentrice del titolo, sarà Denis Nekrasov l'uomo di classifica, con Alexandr Kulikovskiy deputato agli sprint.

Per quanto riguarda le formazioni italiane, si presenta con grandi ambizioni il Team Colpack: Andrea Bagioli è tra i grandi favoriti per il successo finale, forte del dominio alla Ronde de l'Isard. Con lui Davide Botta e Alessandro Covi vanno a comporre un terzetto di prima grandezza. Decisamente ambiziosa anche la Dimension Data for Qhubeka con la coppia Samuele Battistella e Matteo Sobrero per la classifica e Luca Mozzato come outsider per le volate. Decisamente ambizioso è anche il Cycling Team Friuli: Giovanni Aleotti è una delle principali speranze italiane per la generale, ruolo che spetta anche a Nicola Venchiarutti per le volate, senza dimenticare il buon momento che attraversa il generoso Davide Bais.

Confida principalmente in Matteo Bellia, Kevin Colleoni e Michel Piccot la Biesse Carrera mentre Sangemini-Trevigiani vuole mettere in mostra Gianni Pugi e Filippo Zana, apparsi in buona forma nelle ultime uscite. In fuga domenica a Lugano, Sebastián Castaño è la principale pedina della Beltrami TSA-Hopplà-Petroli Firenze; doppia Z da seguire in casa Iseo Serrature Rime Carnovali con Samuele Zambelli e Simone Zandomeneghi indiziati per ben figurare.

Punta alle volate di Enrico Zanoncello e alle doti in salita di Aldo Caiati e Edoardo Faresin la Zalf Euromobil Désirée Fior, che si augura di ripetere l'ottima prestazione del 2018. La General Store si affida allo spunto di Francesco Di Felice e al duo Davide Casarotto e Daniel Smarzaro nelle frazioni intermedie. Sprint da inseguire anche per la Delio Gallina con Luca Rastelli. In salita, reduce da un buon GP Priessnitz corso con la maglia della nazionale, cercherà di farsi notare Alessandro Monaco della Casillo Maserati, formazione che schiera anche una delle piacevoli novità degli ultimi messi, ovvero sia Marco Murgano.

Pur non supportato da uno squadrone, tra i papabili per salire quantomeno sul podio finale c'è Einer Rubio, scalatore talentuosissimo della Aran Cucine Vejus. Delle altre squadre meritano una menzione il promettente Veljko Stojnic (Team Franco Ballerini), il valente Michael Belleri (Viris Vigevano), il poliedrico Martin Marcellusi (Velo Racing Palazzago), lo scalatore Giuseppe La Terra (Mastromarco Sensi Nibali) e il tignoso Manuel Tarozzi (Selezione mista).

La startlist ufficiale


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La corsa in tv


Ad eccezione del prologo, la corsa verrà trasmessa tutti i giorni in differita da RaiSport e, grazie all'accordo con PMG Sport, da Cicloweb; l'ultima tappa verrà invece mostrata in diretta. Gli orari ed i canali di trasmissione sono rintracciabili nella guida tv di Cicloweb

Le tappe


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[mks_accordion_item title="Giovedì 13/6 - Prologo: Riccione - Riccione (Cronometro - 3.3 km)"]

Partenza primo atleta: Riccione ore 18
Arrivo ultimo atleta: Riccione ore 19.35 circa

Sprint: Nessuno
Gpm: Nessuno

Analisi del percorso: Prologo completamente pianeggiante, con la prima metà su una pista ciclopedonale larga 3 metri e caratterizzata da quattro curve ad angolo retto, Al termine della pista un’altra curva sempre ad angolo retto verso sinistra e poi un’altra svolta verso sinistra per immettersi sul lungo rettilineo. L’ultima curva è ad angolo retto verso destra a 200 m dalla linea di arrivo.[/mks_accordion_item]

[mks_accordion_item title="Venerdì 14/6 - 1a tappa: Riccione - Santa Sofia (143.2 km)"]

Partenza: Riccione ore 12.10
Arrivo: Santa Sofia ore 15.30 circa

Sprint: Forlimpopoli km 83.3
Gpm: Passo delle Forche (439 m-3a cat.) km 133.3

Analisi del percorso: Primi 25 km leggermente ondulati, per poi diventare pianeggianti fino al km 110. A Predappio la strada sale in leggero falsopiano fino all'imbocco dell’unica salita di tappa, il Passo delle Forche, 3 km non difficili. Dal gpm rimangono 10 km sin sul traguardo, con i primi 3.2 km di discesa tecnica. Tutti in falsopiano gli ultimi km sino ai 500 m dall’arrivo dove si affronta una breve discesa sino ai 200 m dalla fine; da qui inizia una rampa al 5% sino sul traguardo.[/mks_accordion_item]

[mks_accordion_item title="Sabato 15/6 - 2a tappa: Bagno di Romagna - Pescia (177.5 km)"]

Partenza: Bagno di Romagna ore 11.15
Arrivo: Pescia ore 15.25 circa

Sprint: Prato km 125.4
Gpm: Valico di Croce a Mori (954 m-2a cat.) km 49.1, Croci di Calenzano (427 m-3a cat.) km 109

Analisi del percorso: La tappa più lunga del Giro, con una salita (non valida come gpm) sin dalla partenza. Due le ascese contabilizzate di giornata, ma distanti dal traguardo. Gli ultimi 60 km sono tutti pianeggianti e portano sino all'arrivo: la curva finale è a 1800 metri dal termine, cui segue un lungo e largo rettilineo inframezzato da due rotatorie, l'ultima ai meno 800 metri. Giornata comunque che sarà preda dei velocisti.[/mks_accordion_item]

[mks_accordion_item title="Domenica 16/6 - 3a tappa: Sesto Fiorentino - Gaiole in Chianti (145.5 km)"]

Partenza: Sesto Fiorentino ore 12
Arrivo: Gaiole in Chianti ore 15.35 circa

Sprint: Greve in Chianti km 61.2
Gpm: Panzano in Chianti (480 m-3a cat.) km 67.5, Vagliagli (503 m-2a cat.) km 114.2

Analisi del percorso: Tappa ondulata tra le colline del Chianti, con un continuo saliscendi nei primi 100 km. È proprio qui che inizia il primo dei cinque tratti di strada bianca previsti che caratterizzano la giornata. Sono quasi 25 i km sterrati da affrontare e, in caso di pioggia, ovviamente risulteranno ulteriormente complicati. Il secondo settore sterrato è completamente in salita e si conclude con il gpm di Vagliagli a 31 km dalla fine; i due tratti seguenti di strada bianca sono in discesa mentre il quinto è metà in salita e metà in discesa. Da qui all’arrivo rimangono solo 8 km fra discesa e lievi falsopiani; frazione che può scavare solchi anche importanti in chiave classifica.[/mks_accordion_item]

[mks_accordion_item title="Lunedì 17/6 - 4a tappa: Buonconvento - Monte Amiata (140.2 km)"]

Partenza: Buonconvento ore 11.50 circa
Arrivo: Monte Amiata ore 15.35 circa

Sprint: Abbadia San Salvatore km 127.6
Gpm: Montieri (904 m-3a cat.) km 71.4, Monte Amiata (1653 m-1a cat.) km 140.2

Analisi del percorso: Primo arrivo in salita al termine di una tappa impegnativa e con un continuo saliscendi, per un dislivello di ben 3500 metri che, considerata la distanza di soli 140 km, è ancora più significativo. Il primo gpm a Montieri giunge dopo un lungo tratto ondulato ma l'appuntamento clou parte ad Abbadia San Salvatore: a 12.5 km dall'arrivo inizia la salita del Monte Amiata, salita costante e ardua, con una pendenza media sempre attorno al 7%. Il tratto più duro è attorno ai 4 km dalla vetta quando si raggiunge anche la doppia cifra di pendenza. Non c'è respiro sino all'ultimo, con il km conclusivo al 7.5%; frazione molto dura e che, inevitabilmente, farà uscire di classifica qualche pretendente.[/mks_accordion_item]

[mks_accordion_item title="Mercoledì 19/6 - 5a tappa: Sorbolo Mezzani - Passo Maniva (158.3 km)"]

Partenza: Sorbolo Mezzani ore 12
Arrivo: Passo Maniva ore 15.55 circa

Sprint: Montichiari km 81.3
Gpm: Passo Maniva (1744 m-1a cat.) km 158.3

Analisi del percorso: Dopo il giorno di riposo e trasferimento, un altro arrivo in salita. Lunghissimo tratto pianeggiante di 130 km prima di un falsopiano fino a San Colombano dove si incontra il cartello di inizio salita: l'ascesa verso il Passo Maniva, traguardo già visto nell'edizione 2018, misura 13.3 km con una pendenza media del 6.8%. Il tratto più impegnativo sono dopo il quarto chilometro, dove per circa 500 m la pendenza supera il 10%, e a 2.5 km dalla fine, quando alcuni tornanti portano una pendenza vicina al 12%. Il km conclusivo è al 7% e non lascia possibilità di respirare. Altra tappa importante nello sviluppo della corsa.[/mks_accordion_item]

[mks_accordion_item title="Giovedì 20/6 - 6a tappa: Aprica - Aprica (94.3 km)"]

Partenza: Aprica ore 12.25
Arrivo: Aprica ore 15.35 circa

Sprint: Grosio km 48.2
Gpm: Passo del Mortirolo (1854 m-HC) km 32.3 e km 65.7

Analisi del percorso: Qualcosa di mai visto, neppure nel Giro dei grandi. Gli organizzatori osano e propongono non uno, bensì due ascese al Mortirolo. Tappa di montagna di chilometraggio limitato ma estremamente impegnativa: dal via di Aprica i primi 15 km sono tutti di discesa fino a Edolo, dove inizia il falsopiano fino a Monno dove viene approcciata la prima ascesa al Mortirolo: 12.6 km di salita al 7.6% di pendenza media e punte del 16%. Al km 32 viene dunque raggiunta la cima da cui ci si lancia per 20 km di discesa sino a Mazzo di Valtellina dove ha inizio l'altro versante, quello più duro e usato all'ultimo Giro d'Italia: sono 12.8 km all'insù per una pendenza media del 10.1% e il lunghissimo tratto centrale che è infernale. Al gpm seguono 12 km fondamentali di falsopiano prima di prendere la discesa di 10 km sino a San Pietro, dove inizia il falsopiano di 2 km sino al traguardo di Aprica. Tappa micidiale. [/mks_accordion_item]

[mks_accordion_item title="Venerdì 21/6 - 7a tappa: Dimaro Folgarida - Levico Terme (137.1 km)"]

Partenza: Dimaro Folgarida ore 12.30
Arrivo: Levico Terme ore 15.40 circa

Sprint: San Michele all'Adige km 42.3
Gpm: Albiano (643 m-3a cat.) km 62

Analisi del percorso: Tappa tutta trentina, con partenza in discesa a cui fa seguito un breve tratto pianeggiante: a Lavis inizia l'unico gpm di giornata verso Albiano, decisamente pedalabile. Dalla cima si scende leggermente per entrare in Valsugana dove i corridori percorreranno per tre volte un circuito ondulato di 17 km. L'arrivo di Levico Terme può essere da velocisti, pur con un rettilineo di 500 metri che tende a salire leggermente. Non è da escludere, però, che possa formarsi una fuga buona già nei primi km, un po' come accaduto un anno fa nella frazione assai simile di Pergine Valsugana.[/mks_accordion_item]

[mks_accordion_item title="Sabato 22/6 - 8a tappa: Rosà - Falcade (133.6 km)"]

Partenza: Rosà ore 11.40
Arrivo: Falcade ore 15.25 circa

Sprint: Feltre km 52.5
Gpm: Passo Cereda (1361 m-1a cat.) km 93.4, Forcella Aurine (1297 m-3a cat.) km 104.7

Analisi del percorso: Terzo arrivo in salita, per una tappa pianeggiante e con leggero falsopiano per i primi 85 km; qui, a Fiera di Primiero, inizia la salita del Passo Cereda, 8.5 km al 7.6% duri soprattutto nella seconda parte. Breve discesa molto tecnica e si sale  nuovamente verso la Forcella Aurine. Dalla vetta restano 29 km al traguardo, con i primi 12 di discesa; al termine, da Agordo, inizia un falsopiano facile fino a Cencenighe Agordino dove la salita di 8 km verso l'arrivo di Falcade si fa più esigente. La strada è all'insù fino a 1500 m dall'arrivo, poi diventa falsopiano e darà la possibilità a quanti nel drappello di testa di sfidarsi in un minisprint.[/mks_accordion_item]

[mks_accordion_item title="Domenica 23/6 - 9a tappa: Agordo - Passo Fedaia (39.9 km)"]

Partenza: Agordo ore 15.05
Arrivo: Passo Fedaia ore 16.40 circa

Sprint: Alleghe km 21
Gpm: Passo Fedaia (2057 m-HC) km 39.9

Analisi del percorso: Dopo l'azzeccata innovazione della crono gundersen di Ca' del Poggio nel 2018, quest'anno l'epilogo è con una breve frazione in linea tutta in salita. Partenza da Agordo, 26 km di falsopiano sino a Caprile dove inizia il Passo Fedaia: 13.3 i km di salita all'8.2% di pendenza media con punte al 18%. Il tratto più duro comincia da Malga Ciapela, a 5.5 km dalla vetta: da lì sino a Capanna Bill 3 km durissimi sempre attorno al 12%, con tanto di tornanti seguenti che non danno respiro. Tutta la parte finale della salita presenta una media del 10.4% e porta i corridori sino ai 2057 metri dell'arrivo finale di tappa e dell'intero Giro.[/mks_accordion_item][/mks_accordion]

Albo d'oro


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Notizia di esempio
Matthias Brändle e Anna Kiesenhofer sono i campioni austriaci a cronometro