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Strade Bianche 2018

02.03.2018 18:19

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[restab title="Presentazione" active="active"]"La Classica del Nord più a Sud d'Europa", questo è il pomposo slogan ideato dagli organizzatori della Strade Bianche. Pomposo ma azzeccato perché la prova senese, pur se con sole undici edizioni in archivio, è già entrata nell'immaginario di ciclisti, addetti ai lavori e semplici appassionati come un appuntamento irrinunciabile nel calendario internazionale. La dizione di sesta classica monumento sta prendendo sempre più piede, non solo in Italia, e non paiono esserci motivi ostativi affinché tale nomea possa diventare anche a breve termine una realtà.

Perché la Strade Bianche ha tutto: percorso spettacolare e difficile nonostante non presenti un chilometraggio impossibile. Location geografica in una delle zone più belle e invidiate del mondo. Posizionamento in calendario strategico, come primo grande appuntamento (non ce ne vorrà la Omloop Het Nieuwsblad) del panorama su strada. Possibilità di vittoria per una vasta platea di atleti, dai specialisti del pavè a quelli delle prove vallonate, dagli uomini da grandi giri a puncheur duri e puri. Insomma, c'è solo l'imbarazzo della scelta.

Il tracciato predisposto da RCS Sport è leggermente variato nella distanza (da 175 a 184 km) ma non nella sostanza. Partenza e arrivo a Siena, con la cornice imparagonabile di Piazza del Campo ad accogliere vincitore e vinti. I soliti 11 tratti di sterrato per complessivi 63 km, con Lucignano d'Asso e il decisivo Monte Sante Marie unici sopra i 10 km. Al termine del già citato ottavo settore mancheranno poco più di 40 km di sali e scendi tra le terre d'Arbia e tre tratti: il breve ma duro Monteaperti, il più lungo e complicato Colle Pinzuto e il conclusivo Le Tolfe, dal quale rimarranno 13 km prima della linea d'arrivo. L'ingresso in città avverrà da Porta Fontebranda, con subito il terribile rettilineo di Via Santa Caterina con punte al 16%. Entrare all'ultima curva in prima posizione non assicura la vittoria, ma quasi.

Anche quest'anno tutte le diciotto formazioni World Tour, pur se non obbligate, decidono di prendere parte all'evento, per altro portando fior di campioni. Il campione in carica Michal Kwiatkowski punta a un incredibile tris e dividerà i galloni del comando in casa Team Sky con Gianni Moscon. Due punte più un jolly per la Quick Step Floors che ha dalla sua ex vincitori come Philippe Gilbert e Zdenek Stybar accompagnati, fra gli altri, da un Fernando Gaviria desideroso di testarsi anche in questo terreno. Capitano unico, e non poteva essere altrimenti, per la Bora Hansgrohe con quel Peter Sagan spesso protagonista ma mai vincitore.

Altro sempre vicino a esultare ma ancora senza gioie senesi è Greg Van Avermaet in un BMC Racing Team con l'idolo di casa Alberto Bettiol e Stefan Küng a supporto. Leader indiscusso del Movistar Team è ovviamente Alejandro Valverde, ripresosi dopo i problemi gastrointestinali accusati al rientro dal vittorioso Abu Dhabi Tour. Doppia chance per la Bahrain Merida con il pimpantissimo Sonny Colbrelli e con Vincenzo Nibali, spesso in gara ma mai in lizza per il titolo. È al debutto ma sta specificatamente preparando la gara da diversi giorni Romain Bardet che guida l'AG2R La Mondiale con Silvan Dillier.

Due ottavi posti consecutivi sono il biglietto di Tiesj Benoot, capitano di una Lotto Soudal che vanta anche Jens Keukeleire. Fu invece sesto nel 2017 Luke Durbridge, al vertice del terzetto Mitchelton-Scott con Jack HaigDaryl Impey. Punta seriamente alle posizioni di avanguardia Tom Dumoulin, che l'anno scorso impressionò e fu quinto: con lui ance Søren Kragh Andersen e Nikias Arndt. Uomini da pavé al comando per Team Dimension Data con Edvald Boasson Hagen e per il Team EF Education First-Drapac con Sep Vanmarcke; scalatori invece per il Team LottoNL-Jumbo con Steven Kruijswijk e Primoz Roglic.

Tra gli azzurri più attesi vi è indubbiamente Diego Ulissi, in buona forma e capofila della UAE Team Emirates. Altro italiano che può ben figurare è Fabio Felline che, in maglia Trek-Segafredo, divide i galloni di leader con Mads Pedersen e Jasper Stuyven. Chi ha l'onore e l'onere di essere l'unico del Belpaese ad essersi imposto è Moreno Moser che, in un'Astana Pro Team in stato di grazia, pedalerà assieme all'habitué Oscar Gatto e al vivacissimo Alexey Lutsenko. Completano il panorama la FDJ di Georg Preidler e il Team Katusha-Alpecin di Nathan Haas.

Tre le formazioni Professional invitate dagli organizzatori. Ma, con tutto il rispetto per le nostrane Androni Giocattoli-Sidermec di Kevin Rivera e Andrea Vendrame e la Nippo-Vini Fantini-Europa Ovini di Juan José Lobato e Simone Ponzi, l'attenzione è rivolta tutta per la Veranda's Willems-Crelan, chiamata in extremis. La compagine belga è capitanata da chi, sullo sterrato e sul fango, ha ripetutamente dimostrato il suo talento, seppur in un'altra disciplina. Wout Van Aert parte infatti nella classica senese con ambizioni importantissime: se assistito da un po' di buona sorte e dai compagni, in particolar modo da Sean De Bie, vederlo lottare per il successo potrebbe diventare realtà con il passare dei km.[/restab]

[restab title="Gara Donne"]Dal 2015 la Strade Bianche propone anche una corsa femminile lo stesso giorno di quella maschile: in pochissimo tempo la corsa si è conquistata un grande apprezzamento da parte di atlete ed addetti ai lavori, inoltre ha saputo ritagliarsi anche uno spazio importante nel calendario visto che attualmente è la prova d'apertura del circuito Women's World Tour che garantisce quindi una grande attesa e più visibilità.

Nel corso degli anni gli organizzatori della Strade Bianche femminile hanno sempre aumentato gradualmente il chilometraggio della gara e anche in questo 2018 si registra un piccolo incremento: dai 127 chilometri del 2017 si passerà ai 136 chilometri di questa quarta edizione anche se le uniche modifiche riguardano i chilometri iniziali del tracciato e non influenzeranno le fasi decisive della corsa. Il primo passaggio importante sarà la salita sterrato di Ville di Corsano dopo una trentina di chilometri di gara, poi a metà percorso ci sarà il lungo tratto di strada bianca (ben 9.5 chilometri) di San Martino in Grania.

Gli ultimi 41 chilometri saranno identici a quelli della gara maschile con tanti brevi ma ripidi strappi che faranno selezione e lanceranno all'attacco le atlete più forti. Nelle tre edizioni precedenti della Strade Bianche femminile, però, è sempre stato decisivo il duro strappo finale di Via Santa Caterina con pendenze che arrivano fino al 16%: sarà l'ultima occasione per provare a staccare le rivali di forza perché poi nelle ultime tortuose centinaia di metri prima dell'ingresso in Piazza del Campo bisognerà saper giocare anche d'astuzia per portare a casa il trionfo.

Su un percorso così impegnativo è difficile che il nome della vincitrice finale non esca tra la ristretta lista delle principali favorite. Con il dorsale numero 1 ci sarà la campionessa italiana Elisa Longo Borghini (Wiggle High5) che ha un grande feeling con la Strade Bianche, gara adattissima alle sue caratteristiche: prima della vittoria dell'anno scorso aveva ottenuto un quarto posto nel 2016 e un terzo nel 2015. L'unica atleta ad essere andata sul podio in tutte e tre le edizioni disputate è invece la britannica Elizabeth Deignan, vincitrice nel 2016, che però quest'anno non si presenterà al via: Boels-Dolmans potrà contare comunque su Anna Van der Breggen, su Megan Guarnier (vincitrice nel 2015) e sulla campionessa del mondo Chantal Blaak.

Puntano molto in alto anche Canyon-SRAM e Cervélo-Bigla: le prime puntano tanto sulla polacca Katarzyna Niewiadoma che negli ultimi due anni è stata seconda a Siena e che avrà accanto Amialiusik, Ferrand-Prévot e Cecchini, dall'altra parte invece fari puntati sulla sudafricana Ashleigh Moolman accompagnata dalla talentuosa danese Cecilie Uttrup Ludwig. Tra le altre atlete da seguire segnaliamo anche le australiane Amanda Spratt (Mitchelton) e Shara Gillow (FDJ) mentre il Team Sunweb proverà a giocare d'anticipo con Lucinda Brand, Ellen Van Dijk e Coryn Rivera. Diverse le outsider che possono lottare per un posto nelle prime 10: pensiamo ad esempio a Janneke Ensing (Alé Cipollini), Arlenis Sierra (Astana), Rasa Leleivyte (Aromitalia), Nikola Nosková (BePink), Hanna Nilsson (BTC City), Sheyla Gutiérrez (Cylance) e Tatiana Guderzo (Hitec).[/restab]
[restab title="La corsa"]Prova maschile

Siena - Siena (184 km)
Partenza: Siena ore 10.45
Arrivo: Siena ore 15.35 circa

Settori sterrati
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Prova femminile

Siena - Siena (136 km)
Partenza: Siena ore 9.15
Arrivo: Siena ore 13.15 circa[/restab]
[restab title="Startlist"][table id=1262 responsive=scroll /][/restab]
[restab title="Albo d'oro"][table id=322 responsive=scroll /][/restab]
[restab title="La corsa in tv"]La corsa maschile verrà trasmessa in diretta da RaiSport, Rai2Eurosport 2 , la corsa maschile in differita su RaiSport. Per scoprire gli orari di ogni giornata consultate la guida tv di Cicloweb[/restab]
[restab title="News e articoli"][lptw_recentposts layout="thumbnail" post_type="post" link_target="new" tags_id="4002" space_hor="5" space_ver="10" columns="2" order="DESC" orderby="date" posts_per_page="4" post_offset="0" reverse_post_order="false" exclude_current_post="false" override_colors="false" background_color="#4CAF50" text_color="#ffffff" show_date_before_title="true" show_date="true" show_time="false" show_time_before="true" show_subtitle="true" date_format="d.m.Y" time_format="H:i" no_thumbnails="show"][/restab][/restabs]

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