Professionisti

Prudential RideLondon 2019

03.08.2019 11:04

I percorsi


Tracciato abituale quello che attende i corridori della Prudential RideLondon, gara ormai diventata appuntamento abituale in estate, pur con qualche variazione di date nel calendario. Per gli uomini appare veramente difficile non assistere allo sprint, considerato il percorso sicuramente non improbo che gli attende: distanza ridotta per il massimo livello, dato che la gara misura meno di 170 km ed è caratterizzata dal circuito di Box Hill, salitella simbolo della sfida olimpica 2012 ma breve e non certo spaccagambe. Dopo il quinto ed ultimo transito sul gpm rimangono ancora 50 km da affrontare, di fatto pianeggianti se non per qualche normale brevissimo controstrappetto. Il lungo e largo rettilineo finale è su The Mall, dopo essere transitati davanti al Parlamento e ad altre bellezze della capitale albionica.

Per quanto riguarda la prova femminile, invece, il percorso sarà più ancora più semplice e probabilmente non meritevole del Women's World Tour. Le atlete dovranno infatti affrontare per ben 20 volte un circuito cittadino di 3400 metri, per un totale di soli 68 km. Percorso sicuramente scenografico, dato che si pedala attorno al St James's Park, si passa davanti a Buckingham Palace e si compie una inversione ad U su Constitution Hill, col traguardo ovviamente confermato su The Mall, ma il tutto pare un po' deboluccio per l'alto livello raggiunto dalle cicliste.

Le altimetrie


[mks_accordion]
[mks_accordion_item title="Domenica 4/8 - Gara maschile (169 km)"]



Partenza: Londra ore 14.12 (15.12 italiane)
Arrivo: Londra ore 18.05 circa (19.05 circa italiane)

Salite: Newlands Corner (170 m) km 34.5, Box Hill (224 m) km 55, Box Hill (224 m) km 71, Box Hill (224 m) km 86, Box Hill (224 m) km 102, Box Hill (224 m) km 117.5[/mks_accordion_item]

[mks_accordion_item title="Sabato 3/8 - Gara femminile (68 km)"]

Circuito di 3.4 km da ripetere 20 volte

Partenza: Londra ore 17.10 (18.10 italiane)
Arrivo: Londra ore 18.40 circa (19.40 circa italiane)

Sprint: Giro 4 (km 13.6), Giro 8 (km 27.2), Giro 12 (km 40.8), Giro 16 (km 54.4)[/mks_accordion_item]
[/mks_accordion]

I protagonisti


Quella londinese è la fiera delle ruote veloci, provenienti quest'anno da ben sedici formazioni World Tour, da tre Professional e dalla nazionale di casa. Manca il detentore del titolo Ackermann ma la Bora Hansgrohe porta comunque il validissimo Sam Bennett, desideroso ancora una volta di dimostrare alla dirigenza del team di essere un velocista con i fiocchi. Forse ancora più di lui il grande favorito è colui che, al recente Tour de France, si è dimostrato lo sprinter più in palla del momento, ovvero sia Caleb Ewan, leader di una Lotto Soudal tutta arroccata attorno a lui.

Già vincitore nel 2017, Alexander Kristoff è la speranza della UAE Team Emirates per risollevarsi dopo una Grande Boucle alquanto complessa. Altro deluso tra i reduci dalla prova francese è Michael Matthews, capofila del Team Sunweb. Dal Tour è uscito con una vittoria Elia Viviani, che si prende i galloni di capitano della Deceuninck-Quick Step in un roster che ha anche Philippe Gilbert e Zdenek Stybar. È in forma e vuole ruggire ancora Arnaud Démare, faro della Groupama-FDJ.

Non mancano altri nomi, come il duo del Team Dimension Data formato da Ryan Gibbons e Giacomo Nizzolo piuttosto che quello della Bahrain Merida composto da Phil Bauhaus e Sonny Colbrelli o la coppia del Team Ineos Kristoffer Halvorsen e Chris Lawless. Tra gli altri velocisti meritano una menzione Niccolò Bonifazio (Total Direct Énergie), Davide Cimolai (Israel Cycling Academy), Jens Debusschere (Team Katusha Alpecin), Matteo Moschetti (Trek-Segafredo), Moreno Hofland (EF Education First), Jonas Koch (CCC Team) e il giovane talento Matthew Walls (Gran Bretagna).

Diverse le caratteristiche della coppia del Team Jumbo-Visma, ossia Amund Grøndahl e Mike Teunissen, entrambi veloci ma non velocisti puri: se qualcuno volesse far corsa dura, potrebbero essere proprio loro. Altri guastatori sono Oliver Naesen (AG2R La Mondiale), Daryl Impey (Mitchelton-Scott), Alberto Bettiol e Sep Vanmarcke (EF Education First) e il duo Trek-Segafredo formato da Jasper Stuyven ed Edward Theuns, entrambi veloci ma che preferiscono sprintare in un gruppetto ristretto.

In quella che è la quarta edizione della prova femminile il nome di principale favorita non può che essere quello di colei che è riuscita ad imporsi sia nel 2016 che nel 2018, ovvero sia Kirsten Wild, affiancata nel WNT Rotor da Lisa Brennauer. C'è anche la vincitrice del 2017 Coryn Rivera al via, in un Team Sunweb che schiera Floortje Mackaij. Altre grandi favorite sono la talentuosa neerlandese Lorena Wiebes (Parkhotel Valkenburg) e la leggendaria Marianne Vos (CCC Team) mentre la Boels-Dolmans è più spuntata del solito e si affida a Chantal Blaak.

L'Italia ha alcune carte importanti da giocare, a cominciare dalla campionessa europea Marta Bastianelli, fresca di titolo italiano. Terza un anno fa, Elisa Balsamo punta a confermarsi, in una Valcar Cylance che presenta anche Maria Giulia Confalonieri. Nella Trek-Segafredo c'è anche Letizia Paternoster, che forse avrà un ruolo subordinato a quello di Lotta Lepistö. Altri nomi da seguire sono quelli di Chloé Hosking (Alé Cipollini), Alice Barnes (Canyon SRAM), Lotte Kopecky (Lotto Soudal Ladies), Emma White (Rally UHC Cycling), Alison Jackson (TIBCO-SVB) e Lonneke Uneken (Hitec Products).

La lista iscritti maschile


[table id=1449 responsive=scroll /]

La corsa in tv


Sia la corsa maschile che la corsa femminile verranno trasmesse in diretta da Eurosport. Gli orari ed i canali di trasmissione sono rintracciabili nella guida tv di Cicloweb.it.

Albo d'oro


[table id=1088 responsive=scroll /]
Notizia di esempio
Matteo Trentin lascia la Mitchelton-Scott e firma per il CCC Team