Amber Kraak vince l'ultima tappa del UAE Tour ©FDJ-Suez
Donne Élite

Numero di Amber Kraak nell'ultima tappa del UAE Tour, a Kopecky la generale

La neerlandese della FDJ-Suez resiste al rientro del gruppo dopo novanta chilometri di fuga, di cui gli ultimi sei in solitaria. Wiebes seconda di pochissimo, ma la SD-Worx festeggia ugualmente

11.02.2024 15:03

Il UAE Tour Women si chiude con una sorpresa, che si intromette a guastare il possibile en plein della SD-Worx Protime, che oltre alla classifica generale con Lotte Kopecky e altre due maglie, rischiava anche di vincere tutte e quattro le tappe. Sono mancati invece pochi metri a Lorena Wiebes, seconda alle spalle di Amber Kraak, che ha resistito fino alla fine dopo novanta chilometri di fuga. Per la neerlandese della FDJ-Suez è la prima vittoria in carriera nel World Tour, la seconda complessiva dopo La Périgord dello scorso anno, quando vestiva la maglia della Jumbo-Visma.

Amber Kraak sul podio del UAE Tour dopo la vittoria di tappa ©FDJ-Suez
Amber Kraak sul podio del UAE Tour dopo la vittoria di tappa ©FDJ-Suez

Tutto in mano alla SD-Worx

Kraak si è agganciata a una fuga di quattro, dopo che in precedenza aveva già provato la sua compagna di squadra Loes Adeegest insieme a Sophie Wright (Fenix-Deceuninck). La britannica è presente anche nella fuga successiva insieme a Kraak, Monica Greenwood (Team Coop-Repsol) e Margarita Misyurina (Tashkent City Women Professional Cycling Team). Le quattro trovano subito una buona collaborazione, e arrivano ad avere un vantaggio superiore ai tre minuti. 

Un ritardo non semplice da colmare per il gruppo, specialmente perché tutto il peso dell'inseguimento viene lasciato in mano alle SD-Worx, che hanno in Lorena Wiebes la netta favorita per l'arrivo in volata all'Abu Dhabi Breakwater, oltre ad avere Kopecky in maglia di leader. Essendo solo in cinque chiudere diventa ancora più complesso, e il distacco oscilla a lungo intorno ai due minuti.

Kraak se ne va nel finale, Wiebes arriva corta

Negli ultimi venti chilometri inizia a rompersi la collaborazione tra le fuggitive, perché Misyurina perde le ruote e ben presto Kraak capisce di poter fare la differenza rimanere da sola. Ai -10 il vantaggio di 1'20" sul gruppo le permette di tentare il tutto per tutto per la vittoria, e qualche chilometro più tardi la neerlandese prova una prima accelerata. Greenwood va subito in difficoltà e ai -7 si stacca, mentre Wright rimane ancora agganciata a fatica per un altro chilometro prima che l'elastico si spezzi definitivamente.

Rimasta sola al comando, Kraak ha ancora circa 50" da gestire negli ultimi cinque chilometri, mentre la SD-Worx ha già speso anche Barbara Guarischi nell'inseguimento e sta per desistere. Le altre squadre decidono però di continuare a speculare, probabilmente sentendosi comunque battute in volata da Wiebes, e solo la Uno-X Mobility si porta in testa intorno ai -3, ma senza ridurre di molto lo svantaggio.

Il passo non è certo quello di un inseguimento disperato, tanto che poco prima dell'ultimo chilometro riesce ad avere dal gruppo anche Carina Schrempf (Fenix-Deceuninck), che ormai sta abituando a questo tipo di azioni nel finale, ma senza successo. La volata è ormai lanciata e Kraak ha iniziato a sentire i morsi della fatica, ma riesce a resistere fino all'ultimo e a completare una grandissima azione, con Wiebes seconda per pochi metri davanti a Daria Pikulik (Human Powered Health) e Chiara Consonni (UAE Team ADQ). 

La SD-Worx Protime ha comunque modo di festeggiare eccome, perché Lotte Kopecky non ha avuto problemi a difendere la maglia di leader, conquistata ieri con l'impresa su Jebel Hafeet, e a conquistare la vittoria finale. Sul podio salgono anche Neve Bradbury (Canyon//SRAM Racing) e Mavi García (Liv Jayco AlUla), rimasta coinvolta in una caduta dentro l'ultimo chilometro insieme a Gaia Realini ed Elisa Longo Borghini, che chiudono al quarto e al settimo posto nella generale. Per Kopecky anche il primo posto nella classifica dei traguardi volanti, mentre Wiebes è nettamente prima in quella a punti.

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