Van Vleuten, solita esibizione alla Valenciana; ma come cresce Marta Cavalli!
Tra chi è in Andalusia per preparare la gamba in vista di appuntamenti futuri, chi evidenzia evidenti miglioramenti e chi magari si fa cogliere da qualche dubbio sulla propria condizione, riguardo a una ciclista non c'è da avere la minima incertezza: farà sempre sul serio. L'ha dimostrato oggi, una volta di più, Annemiek Van Vleuten, autrice di un assolo nella tappa regina della Volta Comunitat Valenciana Femines grazie al quale ha ipotecato pure il successo finale nella corsa che più familiarmente viene denominata Setmana Valenciana.
Alle spalle dell'inossidabile AVV la conferma di Cecilie Uttrup Ludwig quale fattore sempre in grado di far bene e la piacevole (per i tifosi italiani) presenza di Marta Cavalli, la cui Setmana sta evidenziando quello che ha tutta l'aria di essere un altro passettino in avanti nel personale percorso di crescita della cremonese, anche se le distanze tra lei e le superbig restano ancora evidenti.
Terza tappa della Volta Comunitat Valenciana Femines da Vila-Real a Vistabella del Maestrat, 135 km e in programma varie salite (su tutte Alto del Remolcador, Alto del Collao e scalata finale). Giornata fredda, varie cadute in apertura e di una ha fatto le spese Elena Pirrone (Valcar-Travel & Service), costretta ad abbandonare la corsa. Un breve tentativo di maxievasione di 20 atlete, tra cui Elisa Balsamo (Trek-Segafredo) e Katia Ragusa (Liv Racing Xstra), poi il gruppo ha proceduto compatto (perdendo pezzi, ovviamente) sulla prima salita di giornata, l'Alto del Remolcador, culminato a 77 km dal traguardo col transito per prima di Erica Magnaldi (UAE ADQ) che ha così rafforzato la maglia di leader dei Gpm.
In discesa Elisa Longo Borghini (Trek) ha tentato l'evasione ma non ha trovato spazio; ci ha provato allora a fine picchiata (ai -60) Anouska Koster (Jumbo-Visma), ma il suo attacco è durato meno di 10 km; subito dopo lo sprint intermedio di La Barona, vinto da Karlijn Swinkels (Jumbo) su Maria Giulia Confalonieri (Ceratizit-WNT), ai -39 è partito un quartetto composto da Silke Smulders (Liv), Marie Le Net (FDJ Nouvelle-Aquitaine), Alexandra Manly (BikeExchange-Jayco) e Matilde Vitillo (Bepink). Le attaccanti, guidate dalla Manly che in classifica era la più vicina alla vetta, hanno guadagnato fino a 1'18" sul gruppo che intanto era alle prese con un'altra caduta che coinvolgeva diverse ragazze.
Ma quando la strada si è messa a salire, la verve delle attaccanti è presto scemata, e il gruppo - tirato dalla FDJ - le ha riprese ai -16. Subito dopo è passata a forzare la Movistar, e la legnata di Paula Patiño ai -15 (4 dalla vetta dell'Alto del Collao) ha provocato netta selezione, con la leader della classifica Soraya Paladin (Canyon//SRAM Racing) che si è staccata tra le altre. L'azione della Movistar serviva a preparare il terreno all'attacco di Annemiek Van Vleuten, che puntuale è giunto a un chilometri dalla vetta, laddove l'olandese è rimasta al comando con Mavi García (UAE), la sempre positiva Marta Cavalli (FDJ) e la sua compagna Cecilie Uttrup Ludwig.
Ma oggi nulla avrebbe impedito ad Annemiek di lasciare un'impronta solitaria, e la fuoriclasse 39enne ha distanziato le altre sull'ultima scalata verso il traguardo. All'arrivo la neerlandese è arrivata con 1'07" sulla Ludwig, 1'51" sulla Cavalli e 2'27" su Grace Brown, un tris di FDJ; a seguire Mavi García ha chiuso a 2'28" giusto davanti a un gruppetto cronometrato a 2'37" con Ellen Van Dijk (Trek), Ane Santesteban (BikeExchange-Jayco), Juliette Labous (DSM) e Elise Chabbey (Canyon); a 2'39" altro drappello con Katarzyna Niewiadoma (Canyon), Floortje Mackaij (DSM), Veronica Ewers (EF Education-Tibco) e Silvia Zanardi (Bepink); nelle 20 anche Nadia Quagliotto (Bepink) a 2'48", la Magnaldi a 2'49" con Camilla Alessio (Ceratizit); 21esima Longo Borghini a 2'56", 25esima Paladin a 4'54".
La generale parla ovviamente la lingua della Van Vleuten, che ora guida con 1'05" su Ludwig, 1'57" su Cavalli, 2'31" su Brown, 2'34" su Van Dijk, 2'38" su García, 2'40" su Niewiadoma, 2'41" su Chabbey, 2'43" su Zanardi e 2'46" su Labous. La Van Vleuten che abbiamo visto oggi si direbbe inattaccabile, però volendo nella quarta e ultima tappa della Setmana Valenciana, la Sagunt-Valencia di 118 km, una salitella su cui tentare un'imboscata a 30 km dalla conclusione ci sarebbe, l'Alto de l'Oronet che offre 5 km al 5% prima della picchiata su Nàquera e dei successivi 24 facili km verso il traguardo.