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Tirreno-Adriatico 2024 - Analisi del percorso

La Corsa dei due Mari stravolge per quest'anno i canoni tradizionali: due tappe di alta montagna, due lievemente mosse ma nessuna tappa dei muri; ne varrà la pena?

04.03.2024 10:30

Percorso anomalo quello dell'edizione 2024 della Tirreno-Adriatico, che per certi versi ricorda quello di 10 anni fa che vide vincitore Contador: due tappe di alta montagna, contornate da frazioni più o meno da volata, anche se sempre esigenti in chiave allenamento per la Milano-Sanremo. Si parte anche quest'anno con una crono individuale a Lido di Camaiore, quindi si va verso la prima volata di Follonica e due tappe miste logoranti ma prive di pendenze veramente temibili che sembrano destinate a velocisti resistenti, con arrivi a Gualdo Tadino e Giulianova. Quindi tutto si decide sull'Appennino, tra San Giacomo e Monte Petrano, prima della passerella finale. Una scelta insolita ed azzardata che colpisce in positivo - va detto - per il modo in cui le due tappe di montagna sono state tracciate, usando strade relativamente nuove per la Corsa dei Due Mari, ma anche in negativo - ovviamente - per l'assenza delle tradizionali tappe sui muri o comunque di media montagna che di solito infiammano la corsa.

 

Tutte le tappe nel dettaglio

Lunedì 4 marzo - 1a tappa: Lido di Camaiore - Lido di Camaiore (Cronometro individuale - 10 km)

Altimetria 1a tappa

Si comincia con la solita cronometro andata e ritorno a Lido di Camaiore, tutta pianeggiante e tutta sul lungomare, quindi facilmente condizionabile dal vento. È ancora più corta rispetto all'ultima edizione.

 

 

Martedì 5 marzo - 2a tappa: Camaiore - Follonica (199 km)

Altimetria 2a tappa

Prima tappa in linea destinata alle ruote veloci, ma con salite più o meno semplici sparse qua e là: in partenza complica subito le cose la salita a Montemagno (2.6 km al 4.8%); dopo una quarantina di km completamente pianeggianti la strada si rifà leggermente mossa prima di salire al GPM di Castellina Marittima (12.3 km al 2.9%; ultimi 4.5 km al 4.5%) e al traguardo volante di Canneto (4.1 km al 4%). Sono invece del tutto pianeggianti gli ultimi 50 km di corsa.

 

 

Mercoledì 6 marzo - 3a tappa: Volterra - Gualdo Tadino (225 km)

Altimetria 3a tappa

Pur non essendoci salite veramente toste, la tappa è un continuo susseguirsi di saliscendi e strade tortuose, fin dalla partenza, ed è lunga ben 220 km. Il tracciato si movimenta anche nel finale che comunque non dovrebbe dare adito a grandi movimenti, ma di certo non sarà volata per velocisti puri. A 16 km dal traguardo si supera il GPM di Casacastalda, circa 6 km al 3.8% di media, seguito da discesa tecnica e una dozzina di km tutti leggermente a salire fino al traguardo. Il finale è lo stesso in sensibile ascesa del 2021, con uno strappo (500 metri al 6%) che termina poco prima dell'ultimo km e poi gli ultimi 300 metri ancora all'insù (4/5%).

 

 

Giovedì 7 marzo - 4a tappa: Arrone - Giulianova (207 km)

Altimetria 4a tappa

Primo assaggio di montagne anche se distanti dal traguardo, in una tappa comunque esigente di 207 km. Il passaggio da Castelluccio con le salite in successione al Rifugio Perugia (17 km al 5%), dov'è posto il GPM, e alla Forca di Presta (4.7 km al 5%) avviene nella prima metà di corsa, ma contribuirà senz'altro al dispendio energetico. Il percorso anche in questo caso resta in molti tratti ondulato e complesso, anche se solo nel finale si ritrovano asperità leggermente più sensibili, che comunque non dovrebbe sconvolgere il gruppo. Si sale una prima volta a Giulianova (2 km al 4%) per iniziare un circuito mosso dalla salita di Mosciano Sant'Angelo (3.5 km al 3.9%) e lo strappo di Montone (700 metri al 7%). Quindi si riscende sul mare per salire di nuovo al traguardo: in tutto sono poco di 1500 metri con una media intorno al 3.5%; la strada sale in maniera sensibile (5% circa) fino a 800 metri dal traguardo, poi si trasforma in falsopiano.

 

 

Venerdì 8 marzo - 5a tappa: Torricella Sicura - Valle Castellana (144 km)

Altimetria 5a tappa

Prima delle due tappe decisive di questa Tirreno, che ha il suo punto focale nella salita a San Giacomo, intelligentemente posizionata per penultima a 24 km dal traguardo. La frazione è tutta discretamente impegnativa, con partenza subito all'insù e poi in successione le salite di Cermignano (in tutto 9.5 km al 4.1%, ma con un tratto in discesa nei pressi della vetta), Castellalto (salita vera di 6 km al 5.7%, irregolare, con un tratto di 1.5 km all'11%; il GPM è posto dopo un tratto ondulato che porta al paese), Bellante (4.3 km al 5.3%) e Bivio Campli (10.5 km al 3.3% a gradoni). Con questo tosto avvicinamento si arriva ai piedi della salita a San Giacomo, 11.9 km al 6.2% di media con lunghi tratti tra il 7% e il 9% (max 11%) fino a pochi km dal GPM. In vetta inizia una discesa tecnica verso Cesano, per poi tornare a salire per 2.5 km al 5% fino al Lago di Talvacchia, quindi spianare e poi salire ancora fino al traguardo (ultimi 800 metri al 7% di media).

 

 

Sabato 9 marzo - 6a tappa: Sassoferrato - Monte Petrano (180 km)

Altimetria 6a tappa

Ricompare Monte Petrano, salita tosta che risulterà decisiva per questa Tirreno. Muoversi prima sarà difficile, anche se la tappa è tutto tranne che unipuerto e le due salite poste prima di quella finale potrebbero comunque essere terreno per anticipare. La tappa sarà molto nervosa sia altimetricamente che planimetricamente e di lunghezza abbastanza sostanziosa. La partenza è subito in salita verso Arcevia (9 km al 3% spezzati da un tratto pianeggiante), poi seguita da quelle a Certopiano (1.3 km al 6%) e Caudino (2.5 km al 4.8%). Dopo una fase più blanda si sale a Sera Sant'Abbondio (2.5 km al 5.5%) e poi al GPM della Forchetta (in verità la Foce di Fonte Avellana, circa 3.5 km al 7.8%, max 11%). Segue un'altra fase leggermente più semplice interrotta dalle salite a San Gregorio (4.2 km al 4.5%, con un primo tratto di circa 2 km al 7%) e al Valico di Monte Romualdo (circa 4 km al 5%). Quindi si affronta una coppia di ascese già determinante: Pian di Trebbio (7 km al 5%, con un tratto di 1.5 km al 7%) e, soprattutto, Moria (2.3 km al 9.2%, max 13%). Seguono una discesa tecnica e 10 km di fondovalle per imboccare la salita finale verso Monte Petrano di 10.1 km all'8.1%, di cui i primi 1500 metri sono al 10% di media (max 13%).

 

Domenica 10 marzo - 7a tappa: San Benedetto del Tronto - San Benedetto del Tronto (154 km)

Altimetria 7a tappa

La tappa si chiude con il format della passerella per velocisti, strutturata come voleva la tradizione di inizio millennio su un primo ampio circuito altimetricamente impegnativo e un secondo circuito pianeggiante sul lungomare, da ripetere nella fattispecie per 5 volte. Nella prima parte si superano salite piuttosto insidiose come Monteprandone (4.5 km al 5.3%), Case Fioravanti (2 km al 6.5%), Montedinove (GPM; 3.9 km al 5.5%, max 14%) e Ripatransone (3.2 km al 5.5%). Dopo la lunga discesa su Grottammare mancheranno tuttavia quasi 80 km di pianura, motivo per cui le salite in partenza non dovrebbero influenzare il risultato finale, se non appesantire le gambe dei velocisti più puri. L'arrivo è posto al termine di un lungo rettilineo di 800 metri, a cui si accede da una doppia curva (sinistra-destra).

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Francesco Dani
Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.