Tadej Pogačar vince la settima tappa del Tour de France © Getty
Professionisti

Tour de France, Tadej Pogačar storce il naso: "Ho vinto, ma sono preoccupato per Almeida"

Le parole dei protagonisti della settima tappa. Lo sloveno vince sul Mûr-de-Bretagne e torna in giallo, ma il pensiero è per il portoghese, caduto nelle fasi finali: "Se non ripartirà, questa è per lui"

Le parole dei protagonisti della settima tappa del Tour de France, che ha visto Tadej Pogačar conquistare la vittoria sul Mûr-de-Bretagne davanti a Jonas Vingegaard grazie a un'accelerazione negli ultimi 200 metri a cui solo il danese ha tenuto botta. Il secondo successo personale in questa edizione della Grande Boucle riconsegna la maglia gialla allo sloveno, che ha sfilato il sigillo a un Mathieu van der Poel uscito ben presto dalla contesa.

Immagine
La fase finale della settima tappa del Tour de France: Pogačar controlla Evenepoel, alle loro spalle anche Vingegaard e Gall © Decathlon AG2R La Mondiale via X

Nonostante ciò, per la UAE Emirates-XRG la giornata potrebbe concludersi con amarezza: a 6 chilometri dall'arrivo João Almeida è rimasto coinvolto in una caduta e ha avuto parecchie difficoltà a ripartire. Nelle prossime ore la squadra diramerà un bollettino medico con la speranza di scongiurare una sospetta frattura al polso, che costringerebbe il lusitano ad abbandonare il Tour de France prima delle grandi montagne.

Tadej Pogačar: “Una giornata quasi perfetta: spero che Almeida stia bene”

“È stata una giornata quasi perfetta. Purtroppo João (Almeida, ndr) è caduto. Sono preoccupato per lui e spero che stia bene. Se sta bene, sarà una giornata perfetta; in caso contrario, questa vittoria è sua. Oggi i miei compagni hanno fatto un lavoro fantastico. Abbiamo dovuto dedicare molto tempo a rinfrescarci, perché faceva molto caldo. È stata una giornata veloce e dura. La squadra mi ha lasciato davanti ai piedi della salita, poi Johnny (Narváez, ndr) è tornato davanti all'ultimo chilometro. Ha fatto un lavoro incredibile nel tenere la situazione sotto controllo fino allo sprint e ha funzionato alla perfezione per me. Ora sono di nuovo in giallo: spero che avremo due giornate più tranquille.”

Jonas Vingegaard: “Ho commesso qualche errore”

“Normalmente con un secondo posto qui sarei contento, ma secondo me ho commesso qualche errore in volata. Penso che se avessi iniziato lo sprint solo un secondo prima, o due secondi prima, allora avrei potuto sorprendere e sarebbe stato un arrivo più vicino, ma non si sa mai. Non penso che avrei vinto, ma sarei arrivato più vicino. (Alla cronometro) ho avuto una giornata storta, e di solito non ne ho tante, quindi non è stato facile da accettare. Ma comunque credo in me stesso e credo che possiamo fare la differenza nelle ultime due settimane. Questa è stata una prima settimana difficile, quindi sarà curioso vedere cosa succederà nella terza settimana. Per me è molto positivo che ci sia anche Matteo (Jorgenson, ndr). È fortissimo e lo ha dimostrato più volte. Abbiamo una squadra davvero forte e siamo pronti ad affrontare le montagne.”

Mathieu van der Poel: “Mi sono davvero goduto quest'ultimo giorno in maglia gialla”

“Sapevo già in partenza che non avrei avuto le gambe migliori, che mi sarebbero servite per giocarmela su un arrivo come questo. Al primo passaggio sul Mûr-de-Bretagne stavo bene, ma sapevo che avrebbero spinto ancora di più nel finale. Ero abbastanza realista da sapere che avrei perso la maglia dopo oggi, perciò mi sono davvero goduto quest'ultimo giorno in maglia gialla. Tornare qui vestendo la maglia gialla è qualcosa di unico per me. Ora mi concentrerò sulle tappe. La maglia verde? Vedremo…”

Remco Evenepoel: “Mi dispiace per il ritiro di Cattaneo, mi mancherà”

“Ho fatto un buon finale. Per fortuna, siamo rimasti fuori pericolo e abbiamo evitato una brutta caduta. Poi a 200 metri dal traguardo era ormai finita per me: non avevo più le gambe per sprintare. Sono comunque contento di essere rimasto in una buona posizione fino alla fine. Dopo ho sentito le mie gambe peggiorare, forse sono stato un po' troppo esposto al vento. (Sul ritiro di Cattaneo) Sì, è la mia guardia del corpo che si è ritirata. Era uno con cui avevamo ancora dei piani per le prossime tappe. Mi dispiace e mi mancherà sicuramente, ma fermarlo è stata la decisione giusta. Aveva mal di testa e non si sentiva bene, quindi è meglio così. Le corse sono anche questo.”

Giro d'Italia Women, Lippert torna a vincere: "Sentivo che oggi sarebbe stata la mia giornata"
Amedeo Onnis
Se sorrido mentre parli, probabilmente stai parlando di ciclismo. Tifoso sfegatato di tutti i corridori dal nome bizzarro e appassionato di triathlon, sono tra quelli che attendono la stagione di ciclocross più di quella su strada.