Van Aert esulta in cima all'Hautacam © Sipa
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Van Aert: "Al Tour punterò alle tappe, anche quelle di montagna"

Il belga non avrà come obiettivo la conferma della maglia verde: in vista del Mondiale di Glasgow meglio selezionare gli obiettivi. "Ho pensato di andare al Giro quest'anno, ma il Tour è più importante""

22.05.2023 16:45

Il dominio espresso da Wout van Aert durante il Tour de France 2022 è una delle più prepotenti dimostrazioni di forza che la storia recente del ciclismo abbia vissuto. Il belga si è aggiudicato tre tappe e in totale ha collezionato otto podi, la maglia verde con rispettivo record di punti, nonché il premio di corridore più combattivo del gruppo. Normale dunque che, soprattutto dopo una campagna primaverile avara di soddisfazioni, le aspettative per la Grande Boucle di Van Aert siano alle stelle. In un'intervista rilasciata a Wieler Revue WVA ha descritto quali saranno i suoi obiettivi in Francia, con la mente già rivolta verso Glasgow, dove la prima domenica d'agosto si terrà la prova in linea dei Mondiali su strada: "Nel Tour di quest'anno correrò in modo diverso rispetto al 2022 perché la settimana successiva alla fine della corsa non ero più umano da quanto ero stravolto. Se finisci il Tour in modo normale, dopo puoi migliorare. L'anno scorso però è stato così difficile che sono arrivato alla fine completamente scarico. Il focus sarà più sulle vittorie di tappa e meno sulla maglia verde".

Possibile quindi che Van Aert segua uno schema come quello del 2021, quando si impegnò solamente in alcune tappe selezionate, lasciandosi staccare nella maggior parte delle frazioni più complicate. Anche quest'anno sarà fedele allo stesso copione? "L'anno scorso ho superato me stesso sull'Hautacam, ho dimostrato di poter vincere tappe di montagna, quindi ci proverò anche stavolta. Inoltre, vengo contattato quasi ogni giorno per Hautacam e anche questo vale qualcosa per me. Per quanto riguarda la stanchezza data dal Tour, farà già un'enorme differenza sapere che un altro obiettivo attende due settimane dopo. La mentalità a Parigi sarà molto diversa."

In vista del Mondiale Wout spera dunque che il Tour possa dargli quel qualcosa in più in termini di brillantezza che faccia la differenza nel finale del percorso iridato. Per preparare la Grande Boucle al meglio lui e la Jumbo-Visma si stanno preparando a Sierra Nevada (ieri i gialloneri hanno fatto un allenamento durissimo, sfiorando i 250 chilometri). Nella testa del belga, però, almeno per un certo periodo, c'è stata anche l'ipotesi di saltare il Tour per quest'anno e venire in Italia a correre la Corsa Rosa: "Ho pensato di andare al Giro, ma quella corsa non rientrava nel programma. In definitiva, il Tour è la migliore preparazione per il Mondiale di Glasgow. Inoltre sono negli anni migliori della mia carriera e quindi voglio esibirmi nella gara più importante del mondo. Non che il Giro non sia una grande corsa, ma sapete cosa intendo"

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