Chris Harper conquista la Cima Coppi e vince la ventesima tappa del Giro d'Italia 2025 © Giro d'Italia / LaPresse via X
Giro d'Italia

La redenzione di Simon: Yates in rosa grazie al Colle delle Finestre, tappa a Harper

Decisiva la fuga di 31 dalla quale è arrivata la vittoria per l'australiano della Jayco e il monumentale lavoro di Van Aert per il proprio capitano

31.05.2025 17:20

Non poteva arrivare che in questa tappa, con questo percorso e queste salite la maglia rosa per Simon Yates (Visma-Lease a Bike): su quello stesso Colle delle Finestre dove nel 2018 il britannico aveva perso definitivamente un Giro d'Italia dominato sin dalla prima settimana, è arrivato l'attacco decisivo a Isaac Del Toro (UAE Team Emirates-XRG) e Richard Carapaz (EF Education-EasyPost). I due latinoamericani, che proprio come Yates nel 2018 erano apparsi come dominatori della Corsa Rosa, si sono marcati a vicenda con puntiglio, mentre il trentaduenne giallo-nero si involava, scollinando già maglia rosa virtuale e ritrovando in discesa il preziosissimo aiuto di Wout van Aert (Visma-Lease a Bike), che faceva parte della fuga del mattino. Fuga dalla quale è arrivata la bella vittoria di Chris Harper (Jayco-AlUla) sulla successiva ascesa al Sestrière e il grande secondo posto di Alessandro Verre (Arkéa-B&B Hotels), che per poco non è stato ripreso da Yates stesso, al quale va la terza piazza di giornata. A una frazione dalla fine del Giro d'Italia 2025, Simon Yates guida quindi la generale con 3'56" su Del Toro: cambia poco la classifica dietro al messicano, con Giulio Pellizzari (RedBull-BORA-hansgrohe) e Brandon McNulty (UAE Team Emirates-XRG) che superano rispettivamente Egan Bernal (INEOS Grenadiers) e Michael Storer (Tudor), entrambi in crisi sul Finestre.

Il percorso

Frazione di 205km da Verrès a al Sestrière per quasi 4500m di dislivello. Dopo 35km pianeggianti, dove è posto il traguardo volante di Rocca Canavese, si incontrano le prime pendenze: il GPM di quarta categoria di Corio (3.1km al 5%; max 10%). Il successivo fondovalle presenta ulteriori tratti all'insù a Pian Bausano (2.5km al 4%), Fubina (2.5km al 4.7%) e Viù (1.3km al 4%). Il successivo Colle del Lys (13.7km al 4.3%), GPM di seconda categoria, nasconde un primo tratto di 5.7km al 7.2% (max 12%). Al termine della discesa si percorrono 20km pianeggianti - con il traguardo volante di Chiusa di San Michele - per arrivare ai piedi della Cima Coppi del Giro d'Italia 2025: il Colle delle Finestre (18.5km al 9.2%), GPM hors catégorie dalla pendenza costante (a eccezione del primo tratto più ripido, max 14%) e con gli ultimi 8km in sterrato, in mezzo ai quali è posto il Red Bull KM di Bergerie Le Cassette. Dopo una discesa molto tecnica l'ultima ascesa che i corridori affronteranno sarà il Sestrière (16.2km al 3.8%), diviso tra i primi 7km di falsopiano (1.8%) e gli ultimi 9.2km di salita effettiva (5.3%, max 9%). 

Giro d'Italia 2025, la cronaca della ventesima tappa

Il primo a scattare al km 0 è Sylvain Moniquet (Cofidis), che stacca un gruppetto di cinque uomini: Enzo Paleni (Groupama-FDJ), Timo Kielich (Alpecin Deceuninck), Kim Heiduk (INEOS Grenadiers), Gianmarco Garofoli (Soudal Quick-Step); su di loro rientrano poi Dries De Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale) e Jacopo Mosca (Lidl-Trek). Questo gruppetto prende velocemente 1'10" di vantaggio, mentre vanno a vuoto molti attacchi provenienti dal gruppo: non quello di Mads Pedersen e Carlos Verona (Lidl-Trek), che evadono assieme a Francesco Busatto (Intermarché Wanty), Jon Barrentxea (Movistar), Ethan Hayter (Soudal Quick-Step) e Manuele Tarozzi (VF Group Bardiani). Il ricongiungimento avviene a 168km dal traguardo, quando un altro gruppo di contrattaccanti, non inquadrato, si è già staccato dal gruppo: si tratta di Wout van Aert, Alessandro Verre, Chris Harper, Jefferson Alveiro Cepeda (Movistar), Andrea Vendrame (Dacathlon AG2R), Simon Clarke (FreePalestine), Chris Hamilton (PicNic-PostNL), Milan Vader (Q36.5), Martin Marcellusi (VF Group Bardiani), Kevin Colleoni (Intermarché Wanty), Mirco Maestri (Polti-VisitMalta); Quinten Hermans e Jimmy Janssens (Alpecin Deceuninck); Pello Bilbao e Fran Miholjević (Bahrain Vistorious); Kevin Geniets, Quentin Pacher e Remy Rochas (Groupama-FDJ). Il rientro di questo nutrito gruppo sulla testa della corsa avviene a 162km dal traguardo, con il gruppo che paga già 4' dai battistrada.

La maxi fuga della ventesima tappa del Giro d'Italia © Giro d'Italia via X
La maxi fuga della ventesima tappa del Giro d'Italia © Giro d'Italia via X

Allo sprint intermedio di Rocca Canavese scatta De Bondt, che conquista il primo posto su Van Aert e Garofoli, mentre Pedersen si disinteressa dei punti in palio, avendo matematicamente conquistato la maglia ciclamino già nella tappa di ieri. Inizia subito dopo la salita di Corio: Tarozzi conquista senza sforzo il GPM su Marcellusi e Geniets, mentre continua ad aumentare il vantaggio dei battistrada, che arriva a sfiorare i 9'. Dopo un blando controllo da parte della UAE arrivano davanti EF Education e Visma-Lease a Bike. Non perdono comunque troppo terreno i battistrada, che vedono il proprio vantaggio eroso solo di una ventina di secondi ai piedi del Colle del Lys. Il ritmo in salita non è irresistibile, né in testa né in gruppo, e i battistrada scollinano tutti insieme, con Tarozzi e Mosca che si sfidano per conquistare il GPM: l'emiliano ha la meglio, in terza posizione Verona. Terminata la salita, il gruppo si butta in discesa con la EF Education in testa. Il primo corridore della formazione statunitense sbaglia traiettoria in una delle prime curve traendo in inganno il secondo della fila, che va lungo portando con sé tutti gli altri e frenando bruscamente in uno spiazzo provvidenziale che impedisce la caduta rovinosa di quasi tutta la squadra. 

I battistrada guadagnano di nuovo sul gruppo lungo la discesa e poi verso lo sprint intermedio di Chiusa di San Michele: parte secco Van Aert, che batte De Bondt e Maestri. Il vantaggio continua a salire nel tratto pianeggiante prima del Colle delle Finestre, imboccato dalla fuga 10'18". Grande selezione nel gruppo all'attacco grazie al forte ritmo imposto da Pedersen, che fa staccare quasi subito Van Aert e Bilbao. Allunga Rochas, che porta con sé solo Harper, mentre cercano di rientrare Garofoli, Pacher, Hamilton e Verre. Harper molla Rochas, ma su di lui rientra Verre e in due vanno via sulle strette strade del Finestre. La EF Education sbrindella il gruppo sulle prime rampe della salita, dove Steinhauser lancia Carapaz, sul quale si riporta molto agilmente Isaac Del Toro. Dietro gli altri uomini di classifica perdono già 20" e con loro si sono ben tre compagni della maglia rosa. Parte quindi Simon Yates, che riesce agilmente a riportarsi su Del Toro e Carapaz e in lontananza si vede anche Derek Gee. Dopo aver riagganciato i due latinoamericani Yates riparte un altro paio di volte: il britannico viene sempre riagganciato da Carapaz che ha la maglia rosa sempre a ruota. Proprio quando sta per rientrare Gee, parte ancora Yates, che riesce stavolta a fare la differenza, prendendo circa 20". Gee si mette in testa al gruppetto maglia rosa e inizia a tirare col suo passo, ma Carapaz attacca ancora, riuscendo quasi a riportarsi su Yates, sempre con Del Toro francobollato a ruota.

Intanto Harper e Verre prendono lo sterrato con 50" sui più immediati inseguitori. Carapaz e Del Toro sono praticamente fermi, in marcatura stretta l'uno sull'alto, quando anche Yates arriva alla sezione di sterrato con quasi 1' sul gruppetto maglia rosa, sul quale è rientrato ancora una volta Gee. Harper e Verre passano in questo ordine al Red Bull KM: Verre perde una cinquantina di metri dall'australiano, la cui pedalata è ancora molto efficace. Il vantaggio di Yates inizia a preoccupare Del Toro, che si porta in testa, ma non riesce a fare la differenza. Riparte quindi Carapaz, mentre dietro Caruso e Pellizzari attaccano, cercando di avvantaggiarsi sul proprio gruppetto inseguitore. Harper scollina al GPM del Colle delle Finestre con 1'40" su Verre e ottime possibilità di andare ad aggiudicarsi la tappa. Stesso vantaggio per Yates su Carapaz e Del Toro al suo scollinamento: il britannico fa il nuovo miglior tempo di scalata - 59'23" - ed è maglia rosa virtuale, mentre si getta in discesa cercando un gel. 

A 20km dal traguardo Yates trova Van Aert, che era scollinato quinto sul Finestre prendendo la salita del suo passo: il belga si mette davanti, disegnando la discesa per il proprio capitano e aprendo il gas nel tratto di falsopiano verso la salita di Sestrière. Del Toro prova ad allungare in discesa, ma Carapaz rientra e i due quasi si fermano: il vantaggio di Yates sui due inseguitori per la classifica generale aumenta ancora e le espressioni tese di Carapaz e Del Toro lasciano intendere che non ci sarà collaborazione tra i due. Su di loro rientrano Gee e il gruppo con Caruso, Pellizzari e due compagni della maglia rosa, ma mancano ormai solo 7.5km dal traguardo e Yates ha oltre 4' di vantaggio. 

Poco dopo l'inizio del tratto duro del Sestrière si conclude il lavoro di un monumentale Van Aert: parte Yates, che ha 3'26" sulla testa della corsa ed ex compagno di squadra Harper, vantaggio che verrà eroso dal britannico, ma comunque sufficiente a Harper per aggiudicarsi la tappa. Nel gruppeto maglia rosa, intanto, Caruso attacca Gee, ma non riesce a levarsi si ruota il canadese, mentre anche la UAE torna sotto. Chris Harper entra solo nell'ultimo km di corsa: esulta sul traguardo l'australiano, mentre la pioggia inizia a bagnare l'asfalto dell'ultima salita del Giro 108. Arriva in seconda posizione un coriaceo Alessandro Verre, che resiste al ritorno di Simon Yates: il britannico è terzo di giornata e nuova maglia rosa. Negli ultimi km del Sestrière attacca anche Max Poole (PicNic-PostNL), che anticipa sul traguardo il gruppetto maglia rosa, regolato da Isaac Del Toro.

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