
La reazione del Torito: la maglia rosa vince a Bormio
Giornata di riscatto per Isaac Del Toro: il messicano conquista la sua prima tappa al Giro d'Italia; in crisi Tiberi, che perde 10', bene Caruso e Pellizzari
Mancava solo una vittoria di tappa per un Giro d'Italia che - in qualsiasi modo dovesse concludersi - sarà da incorniciare per Isaac Del Toro (UAE Team Emirates-XRG), trionfatore sul traguardo di Bormio che la frazione di ieri l'aveva visto sconfitto, ma comunque ancora in rosa. Dopo aver subito gli attacchi degli altri uomini di classifica sul Passo del Mortirolo, il messicano si è involato a 200m dall'ultimo GPM di giornata, portando con sé solo Richard Carapaz (EF Education-EasyPost): insieme sono rientrati su Romain Bardet (Team PicNic-PostNL), solo al comando, ma Del Toro ha evitato lo sprint allungando ulteriormente in discesa e arrivando con 4" di vantaggio sui due veterani, sigillando la vittoria con il suo ormai proverbiale inchino. Bardet batte Carapaz allo sprint, Simon Yates (Visma-Lease a Bike) regola il gruppetto arrivato a 15" di ritardo dalla maglia rosa, con dentro anche un volitivo Giulio Pellizzari (RedBull-BORA-hansgrohe). Giornata di crisi per Antonio Tiberi (Bahrain-Victorious), che si stacca nella prima parte del Mortirolo e giunge al traguardo con 10' di ritardo.
Il percorso
Frazione di 155km da San Michele all'Adige a Bormio con 3800m di dislivello. I primi 70km sono quasi tutti all'insù, con alcuni tratti di salita già prima di Mollaro (2.6km al 5.7%) e Cles (4km al 3.2%), dove è posto uno sprint intermedio. Il Passo del Tonale, GPM di seconda categoria, non sarà una salita semplicissima, anche se priva di grandi pendenze (15.2km al 6%, max 9%). Ancora in discesa i corridori troveranno il traguardo volante di Vezza d'Oglio, che anticipa di circa 15km l'imbocco, dal versante di Monno, del Passo del Mortirolo (12.6km al 7.6% con rampe fino al 16%). Dalla vetta mancheranno 47.8km all'arrivo, 33.7km dalla fine della discesa molto tecnica. Inizierà quindi una risalita della Valtellina con un fondovalle che è di fatto salita vera nella prima parte (12km al 3.3% con punte al 10%), dove si trova anche il Red Bull KM a Le Prese. Seguono poi 8km quasi pianeggianti con cui si arriva alle porte di Bormio per salire al GPM di terza categoria delle Motte (3km all'8.2%, max 13%). In vetta mancheranno 8.9km al traguardo, perlopiù in discesa, con la linea d'arrivo posta al termine di una lieve ascesa (2%).
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Scatta subito un uomo della Decathlon AG2R La Mondiale, allungando il gruppo: nelle prime posizioni si vedono anche Lorenzo Fortunato (XDS-Astana) e Mads Pedersen (Lidl-Trek), che allunga staccando un gruppetto di sette uomini, sul quale però si riporta quasi mezzo gruppo. Seguono diversi tentativi con tantissimi uomini che provano ad evadere dal peloton, quasi tutti inaugurati da compagni di squadra degli uomini di classifica. Piccola pausa e gruppo compatto nell'avvicinamento al traguardo volante di Cles: tira la Lidl-Trek di Pedersen, che vince lo sprint su Dries De Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale) e Mathias Vacek (Lidl-Trek). Il danese prova a tirare dritto con questi due a ruota, ma anche questo tentativo viene riassorbito. Intanto, viene segnalato il ritardo di circa 2' di Juan Ayuso (UAE Team Emirates) a circa 116km dal traguardo. Dopo il passaggio da Malè sembra potersi finalmente staccare un gruppetto numeroso, nel quale troviamo tra gli altri: Pedersen, Vacek e Milesi; Lorenzo Fortunato e Diego Ulissi (XDS-Astana); Jan Tratnik e Dani Martinez (RedBull-BORA); Wilco Keldermann, Steven Kruijswijk, Bart Lemmen, Dylan Van Baarle (Visma-Lease a Bike); Romain Bardet (PicNic-PostNL); Mattia Cattaneo (Soudal Quick-Step); ancora Pello Bilbao con Afonso Eulalio (Bahrain-Victorious); Georg Steinhauser (EF Education); Brandon McNulty (UAE Team Emirates); Manuele Tarozzi (VF Group Bardiani); Damien Howson (Q36.5); Chris Harper e Filippo Zana (Jayco-AlUla); Louis Meintjes (Intermarché Wanty); Florian Stork e Rick Pluimers (Tudor); Hugo Houle (FreePalestine).

Questo gruppo approccia il Passo del Tonale con 3'17" sul gruppo principale, dove tira la Polti-VisitMalta, unica squadra rimasta fuori dal gruppo dei battistrada. Dopo qualche km di salita Fortunato inizia a fare ritmo e selezione nel gruppo degli attaccanti, mentre si registrano i ritiri di Lucas Plapp (Jayco-AlUla) e, più avanti, di Jay Vine (UAE Team Emirates). Provano ad avvantaggiarsi in testa Harper e Kruijswijk, sui quali però si riportano i più scalatori tra gli uomini in fuga: si staccano i più pesanti e i velocisti che si erano avvantaggiati con loro e, a sorpresa, anche Bilbao. Fortunato passa primo al GPM scortato da Ulissi, con Vacek in terza posizione. Nessuno sprint al traguardo volante di Vezza d'Oglio, dove transita per primo Pluimers su Ulissi e McNulty. La fuga va a prendere il successivo Passo del Mortirolo con 3'58" sul gruppo, dal quale perde subito le ruote Thymen Arensman (INEOS Grenadiers). Poco più avanti il ritmo pur non fortissimo miete un'altra vittima eccellente: Antonio Tiberi (Bahrain-Victorious) si stacca a circa 55km dal traguardo.
Davanti allunga di nuovo Fortunato, ma il gruppetto gli torna sotto: parte allora la fiondata di Martinez, che prende un buon margine sugli altri attaccanti, che però lo riprendono dopo qualche centinaio di metri. È Cattaneo allora a sgasare a 2km dallo scollinamento del Mortirolo, portando via un gruppetto dal quale allunga Eulalio, che va a prendersi il GPM davanti a Fortunato e Steinhauser. Intanto in gruppo è cambiato il ritmo, grazie al passo imposto da Giovanni Aleotti (RedBull-BORA) in favore di Giulio Pellizzari. La testa della corsa viene poi rilevata da Jefferson Alexander Cepeda (EF Education), per l'attacco di Richard Carapaz, che arriva a poche centinaia di metri dalla cima del Mortirolo. Prova a resistere Pellizzari, che poi segue del suo passo, mentre rimangono inizialmente staccati Isaac Del Toro, Simon Yates ed Egan Bernal. I primi due riescono a rientrare sul gruppo Pellizzari, dove un uomo Movistar lavora per ricucire su Carapaz: l'ecuadoriano scollina con circa 12" sul gruppo maglia rosa.
Eulalio viene recuperato in discesa da Cattaneo e Bardet, sui quali rientrano, nel fondovalle, anche Fortunato, Stork, Keldermann, Martinez e Vacek. Capolavoro in discesa di Pellizzari, che si riporta sul gruppo Carapaz, raggiunto e tirato da Steinhauser: il loro vantaggio nei confronti del gruppo maglia rosa è di circa 15", ma a 27km dal traguardo si rialzano, lasciando davanti solo i reduci della fuga a 1'55". A Le Prese il Red Bull KM è anche oggi ad appannaggio della fuga, con il passagigo in prima posizione di Cattaneo su Keldermann e Stork. Nel gruppo maglia rosa, intanto, la Q36.5 lavora per Tom Pidcock: il britannico parte senza troppa convinzione a 21km dal traguardo, venendo presto ripreso. Il vantaggio dei battistrada si contrae comunque, tanto che agli uomini in testa rimangono solo 27" all'imbocco della salita di Le Motte: provano a reagire Stork, Cattaneo, Bardet ed Eulalio, mentre Fortunato viene ripreso dal gruppo maglia rosa a 11km. Poco dopo viene ripreso anche Martinez, che prova ad aiutare Pellizzari: il colombiano però fa il buco e Pellizzari deve richiamarlo all'ordine. Il marchigiano prova a insistere: sulla sua ruota rimangono tutti i migliori, meno Bernal, che si stacca. Il gruppo maglia rosa, intanto si riportano sui reduci della fuga a poco meno di 10km dal traguardo: attacca Einer Rubio (Movistar) e sul colombiano va a richiudere Del Toro con Carapaz a ruota. Il messicano sgasa, facendo il buco e passando in seconda posizione al GPM dietro Bardet, che aveva precedentemente allungato dalla fuga.
I due latinoamericani riagganciano il francese a 5.5km dal traguardo, mentre il gruppetto inseguitore gira quasi in doppia fila, perdendo 10" a circa 4km dal traguardo, quando inizia a piovere. In discesa, Isaac Del Toro prende una curva a velocità molto più alta di Bardet e Carapaz, trovandosi davanti di una decina di metri: il messicano insiste nella sua azione, riuscendo ad acquisire un margine sufficiente a premiarlo con la prima vittoria di tappa in carriera al Giro d'Italia. Romain Bardet batte Richard Carapaz allo sprint, mentre Simon Yates regola il gruppetto inseguitore, arrivatoa 15" da Del Toro.