Tadej Pogačar vince la prima tappa del Giro del Delfinato 2025 ©tony_esnault per A.S.O.
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Non ritiratevi mai! Fuochi d'artificio tra i big già alla 1a tappa al Delfinato, vince Pogačar

Al Critérium du Dauphiné subito spettacolo con Pogačar, Vingegaard, Evenepoel e Van der Poel. Il fuoriclasse sloveno riprende da dove aveva lasciato.

Dov'eravamo rimasti? Ah, al Tour de France 2024, quando questi quattro fenomeni hanno corso per l'ultima volta insieme; prima che Vingegaard chiudesse la stagione passata già a metà agosto, dopo il Tour de Pologne, e lui ed Evenepoel per motivi diversi perdessero diversi mesi di quella in corso. In mezzo, scontri con più o meno storia tra Pogačar e il resto del mondo, ma anche contro Van der Poel ed Evenepoel (Mondiale di Zurigo), Pogačar ed Evenepoel (Lombardia), Pogačar e VDP (Sanremo, Fiandre, Roubaix), di nuovo Pogačar ed Evenepoel (sulle Ardenne, con uno Skjelmose a mettersi in mezzo). Archiviato il Giro, dove nessuno di questi era al via (forse, a questo punto, è stato meglio nessuno che uno alla volta, viene da concludere, anche se per VDP sarebbe stata un'altra storia…) riecco i quattro più spettacolari e vincenti degli ultimi cinque anni (ci starebbe anche Primož Roglič tra i vincenti vero, ma tocca ammettere che di spettacolo ne abbia regalato meno, come Wout van Aert sarebbe tra gli spettacolari ma… ci siamo capiti).

Venendo al dunque, oggi, nella tappa di apertura del Giro del Delfinato è bastato mettere insieme Pogačar, Vingegaard, Evenepoel e Van der Poel su un percorso a dir tanto vallonato (la salita dove è scoppiata la corsa era di 500 metri all'8.6%) che i quattro (ci scuserà Santiago Buitrago, rialzatosi nella volata finale ma in grado di stare a lungo con gli altri) hanno subito voluto manifestare tutta la loro superiorità, rovinando da subito la festa ai velocisti. A spuntarla, manco a dirlo, il Campione del Mondo Tadej Pogačar, che riprende il filo interrotto alla Liegi Bastogne Liegi con l'ottava vittoria stagionale, la 96esima in carriera e la 42esima stagionale per la sua squadra. Dopo una sontuosa primavera, è iniziata la lunga estate di Tadej Pogačar, Jonas Vingegaard, Remco Evenepoel (e, magari con qualche aspettativa in meno) di Mathieu van der Poel. E speriamo finisca più tardi possibile.

Critérium du Dauphiné 2025 – la cronaca della prima frazione

La 76ª edizione del Giro del Delfinato/Critérium du Dauphiné 2025 iniziava con una prima tappa collinare di 195.8 km da Domérat a Montluçon. Un avvio già interessante, con un finale nervoso su un circuito locale che include sette salite di quarta categoria negli ultimi 85 chilometri. L’ultimo strappo, la Côte de Buffon (0,6 km all’8.6%), si trova a soli 4.5 km dal traguardo. Giornata ideale per tentativi dalla media distanza o per corridori esplosivi capaci di reggere in salita e sprintare in un arrivo mosso.

Poco dopo la partenza, Paul Ourselin (Cofidis) e Pierre Thierry (Arkéa-B&B Hotels) sono usciti dal gruppo e hanno formato la prima fuga della giornata. Il loro vantaggio massimo ha superato i 3'e 30", con il gruppo sempre controllato in testa da Lidl-Trek, squadra interessata a uno sprint per Jonathan Milan.

Sulla Côte de Sainte-Thérence (2.6 km al 4.6%), primo Gpm di giornata, Ourselin è passato per primo, conquistando i primi punti della classifica scalatori, poi consolidata sulla successiva Côte d’Argenty (2.1 km al 5.4%) .

Fred Wright e Pierre Thierry in fuga nella prima tappa del Giro del Delfinato 2025 ©slhlys via X
Fred Wright e Pierre Thierry in fuga nella prima tappa del Giro del Delfinato 2025 ©slhlys via X

A 70 km dall’arrivo, i due fuggitivi hanno affrontato per la prima volta la Côte de Buffon, breve ma ripida. Da qui in avanti, il vantaggio ha cominciato lentamente a scendere. Al passaggio sul traguardo per lo sprint intermedio a 63 km dall’arrivo, è stato Pierre Thierry ad avere la meglio, guadagnando 10 punti utili in chiave maglia verde dei velocisti. Nella discesa successiva, Ourselin si è staccato, lasciando Thierry da solo al comando (a 54 km dall’arrivo).

Pierre Thierry in solitaria, ma contrattacca Fred Wright. Pogačar scalda il motore

Thierry ha proseguito da solo fino a circa 28 km dall’arrivo, quando Fred Wright (Bahrain Victorious) ha raggiunto e superato il francese sulla Côte de Domérat. Thierry è stato quindi ripreso, e Wright ha proseguito con lui con un vantaggio oscillante tra i 20 e i 30 secondi sul gruppo.

Nel frattempo, a 38 km dal traguardo, sulla seconda scalata della Côte de Buffon, Tadej Pogačar (UAE Emirates) si era mosso per chiudere su un primo tentativo d'attacco Ryan Archie (EF Education-EasyPost), prontamente seguito e neutralizzato da Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike) e altri uomini di classifica. 

Per il gruppo la campana dell’ultimo giro del circuito locale a Montluçon è suonata a circa 31 km all’arrivo. A 24 km dalla fine, Fred Wright e Pierre Thierry avevano ancora un vantaggio di 30 secondi, ma poco dopo il britannico ha staccato definitivamente Thierry e si è ritrovato da solo in testa (22 km dal traguardo). In testa al gruppo si è messa la Lidl-Trek, poi rinforzata dalla Alpecin-Deceuninck  e dalla Visma | Lease a Bike, che con Victor Campenaerts ha chiuso su Wright sull'ultimo passaggio della Côte de Buffon, a 7 km dall'arrivo.

Qui c'è stato l'attacco deciso di Axel Laurance (INEOS Grenadiers), seguito da quello di Lukas Nerurkar (EF Education-EasyPost). Su di lui ha subito chiuso Matteo Jorgenson (Visma | Lease a Bike), a sua volta controllato da Pogačar. Dopo un timido tentativo di Maxim Van Gils (Red Bull-BORA-hansgrohe), ha accelerato Jonas Vingegaard, subito seguito da Tadej Pogačar, Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck) e Santiago Buitrago  (Bahrain Victorious). I quattro hanno subito preso una manciata di secondi, mentre da dietro si accodava il campione olimpico Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step). A questo punto Roman Bardet (Picnic PostNL) e poi Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale) hanno provato a inseguire i cinque, che andavano di comune accordo, ma entrambi hanno dovuto desistere, con il vantaggio del gruppo di testa che era di circa 5" all'ultimo chilometro.

Vingegaard, Pogacar, Butrago, Van der Poel ed Evenepoel in testa a 3 km dall'arrivo ©  slhlys via X
Van der Poel, Pogačar, Vingegaard, Buitrago ed Evenepoel in testa a 3 km dall'arrivo ©slhlys via X



Qui Buitrago ha preso la testa del gruppetto: ai 200 metri è partita la volata, lanciata da Mathieu van der Poel, alla cui ruota c'erano Evenepoel e Pogačar. Quest'ultimo è uscito in rimonta al centro della strada, vincendo sulla linea d'arrivo il testa a testa con Vingegaard, secondo. Terza piazza per Van der Poel, quarta per Evenepoel e quinta per Jake Stewart (Free Palestine), che ha vinto la volata del gruppo.

Pogačar indossa quindi la prima maglia gialla della corsa, con 4" su Vingegaard e 6" su Van der Poel, mentre a Evenepoel va la prima maglia bianca.

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