Il fotofinish che ha premiato Marta Lach su Tamara Balabolina al termine dell'ultima tappa del Tour de Romandie 2022
Donne Élite

La... Lach de Genève conclude il Giro di Romandia

Marta Lach conquista la volata finale della corsa elvetica vinta da Ashleigh Moolman su Annemiek van Vleuten ed Elisa Longo Borghini. Tamara Balabolina e Arlenis Sierra sul podio di giornata

09.10.2022 12:49

Si è di fatto chiusa oggi la stagione femminile del ciclismo, con il finale dell'ultima prova del WWT, il Tour de Romandie vinto da Ashleigh Moolman. Un bell'epilogo per un 2022 memorabile e che segna un ulteriore cambio di passo per il ciclodonne, ormai lanciato verso una professionalizzazione sempre più spinta e soprattutto baciato da una grande attenzione da parte di pubblico e media. I passi in avanti fatti da questo movimento negli ultimi anni sono da un lato stupefacenti ma dall'altro rappresentano un logico esito per quelle che erano le potenzialità riconosciute già da molti anni. Certo, bisognava avere l'attenzione per guardare le cose in prospettiva e non tutti ce l'hanno avuta in passato; ma per fortuna l'UCI ha creduto (ma poteva fare altrimenti?) nel femminile e ha instaurato un circuito virtuoso che non smetterà certo oggi di dipanare la propria evoluzione.

La terza e ultima tappa del Tour de Romandie 2022, 147.6 km mossi da Friburgo a Ginevra, ha visto una serie di attacchi sin dall'inizio, senza che nessuna riuscisse ad avvantaggiarsi in maniera sostanziale nella prima parte di gara. Tra le atlete viste in avanscoperta, Elise Uijen (DSM) e Quinty Ton (Liv Racing Xstra), poi Eva Buurman (Liv Racing) e ancora Petra Stiasny (Roland Cogeas Edelweiss Squad) che è transitata per prima al Gpm di Villars Le Comte dopo 36 km.

Sulla successiva discesa, ai -104, di nuovo la Ton è uscita stavolta insieme a Ella Harris (Canyon//SRAM Racing) e l'azione ha avuto finalmente margine malgrado la SD Worx controllasse il gruppo. La coppia al comando è volata fino ad avere un vantaggio di 6' a 65 km dalla conclusione, dopodiché la FDJ-Suez e la BikeExchange-Jayco, con qualche inserto Movistar, hanno lavorato sodo per ridurre il gap, e di fatto in breve il ritardo del gruppo è stato abbattuto, tanto che nel giro di 30 km il margine era già intorno ai 2'. Il gruppo ha controllato da lì alla fine, facendo i conti proprio col bilancino e andando a chiudere la fuga ai -2.

A quel punto non restava che fare lo sprint: il treno BikeExchange ha lavorato per Nina Kessler ma - forse lungo - s'è disunito e ha lasciato campo alla FDJ, che con Cecilie Uttrup Ludwig ha spinto fino all'ultima semicurva con l'obiettivo di lanciare Marie Le Net. Arrivate però ai 200 metri, le rappresentanti del team francese si sono accorte di essere pure loro un tantino lunghe, sicché su quella semicurva finale ha trionfato l'anarchia: ognuna per sé!

Tamara Balabolina (Roland) ha interpretato lo sprint al centro del gruppo, in prima fila, ma sul lato destro della strada, proveniente dalle retrovie, Marta Lach (Ceratizit-WNT) ha operato una rimonta alla transenna davvero rilevante, andando a bruciare la russa al colpo di reni: un tubolare di vantaggio per la 25enne polacca che ha centrato la seconda vittoria stagionale. Seconda la Balabolina, terza Arlenis Sierra (Movistar) e poi a seguire Kessler, Soraya Paladin (Canyon), Le Net, Ellen Van Dijk (Trek-Segafredo), Marlen Reusser e Demi Vollering (SD Worx), Marthe Truyen (Plantur-Pura) e, 11esima, Elisa Longo Borghini (Trek).

La classifica finale premia Ashleigh Moolman (SD Worx), che vince il primo Romandie femminile della storia con 30" su Annemiek van Vleuten (Movistar), 49" su Longo Borghini, 1'05" su Liane Lippert (DSM), 1'36" su Veronica Ewers (EF Education-TIBCO), 1'51" su Évita Muzic (FDJ), 2'21" su Yara Kastelijn (Plantur), 3'11" su Amanda Spratt (BikeExchange), 4'10" su Juliette Labous (DSM) e 4'51" su Anna Shackley (SD Worx). Soraya Paladin, 12esima della generale (a 6'21" da AVV), ha vinto la classifica a punti, mentre la graduatoria Gpm è stata conquistata da Uijen, quella delle giovani da Lippert e quella dei team dalla SD Worx.

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Giornalista in prova, ciclista mai sbocciato, musicista mancato, comunista disperato. Per il resto, tutto ok!