
Pogacar e Ferrand-Prevot protagonisti del Velo d'Or. Un premio speciale per Trentin
Il bicampione del mondo e la fuoriclasse francese si aggiudicano il titolo di corridore dell'anno e di migliori interpreti delle classiche. Il corridore trentino omaggiato per il suo impegno in favore dei bambini malati
Tutti con il vestito buono al Pavillon Gabriel di Parigi per l'assegnazione dei Velo d'Or 2025, gli Oscar del ciclismo mondiale assegnati dal quotidiano sportivo «L'Équipe» in sinergia con il mensile «Vélo Magazine». Per il secondo anno consecutivo, Tadej Pogačar ha conquistato il titolo di corridore dell'anno, condiviso con Pauline Ferrand-Prévôt, che ha sbaragliato la concorrenza tra le donne.
Tutti i vincitori del Vélo d'Or
Il bicampione del mondo in carica ha ribadito la sua supremazia su una platea di avversari di primissimo livello: i compagni di squadra João Almeida e Isaac Del Toro, Remco Evenepoel, Ben Healy, Tim Merlier, Mads Pedersen, Mathieu Van der Poel, Jonas Vingegaard e
Simon Yates.
Non l'unico riconoscimento (in verità scontato) per il 27enne sloveno, che ha conseguito anche il premio di miglior interprete delle classiche, intitolato a Eddy Merckx. Nessuno meglio di lui nel 2025, in cui ha conquistato per la seconda volta nella sua carriera il Giro delle Fiandre, a cui ha aggiunto la sua terza Liegi-Bastogne-Liegi e il suo quinto Giro di Lombardia di fila, senza dimenticare i podi alla Milano-Sanremo (3°) e alla Parigi-Roubaix (2°), il titolo europeo in linea e - tanto per gradire - la Freccia Vallone e la Tre Valli Varesine.
Passiamo alle donne: in contumacia di Lotte Kopecky - frenata da numerosi problemi fisici che ne hanno pregiudicato il rendimento soprattutto nella seconda parte del 2025 - la logica favorita per il titolo era la vincitrice dell'ultimo Tour de France femmes. Pronostico rispettato: Ferrand-Prévôt ha battuto la concorrenza di Mischa Bredewold, Kimberley Le Court, Puck Pieterse, Elisa Longo Borghini, Katarzyna Niewiadoma, Marlen Reusser, Demi Vollering, Marianne Vos e Lorena Wiebes, forse la rivale più pericolosa per la polivalente campionessa francese.
Il successo primaverile alla Parigi-Roubaix - coinciso con la fine di un digiuno quasi trentennale per il movimento d'Oltralpe - ha fatto la differenza anche nell'assegnazione del titolo di campionessa delle classiche: l'olimpionica di mountain bike a Parigi 2024 ha prevalso su Le Court (che pure ha regalato al continente africano il suo primo alloro in una classica monumento, la Doyenne) e Wiebes, a segno sulle strade della Sanremo e nella Gand-Wevelgem.
Matteo Trentin premiato per il suo impegno a favore dei bambini
La serata parigina è stata propizia anche per uno dei veterani del gruppo: Matteo Trentin - tornato al successo nella “sua” Parigi-Tours dopo oltre un anno di digiuno - ha ricevuto il premio alla memoria di Gino Mäder, lo sfortunato corridore elvetico che perse la vita nel corso della 5ª tappa del Giro di Svizzera 2023, per l'attività a sostegno dei bambini malati. Il 36enne trentino organizza dal 2021 il Criterium de Monaco, una kermesse a cui partecipano i corridori che risiedono nel Principato, seguita da una cena benefica. I fondi raccolti nel corso dell'evento sono stati poi donati all'associazione Fight Against Aids e alla Fondazione Princesse Charlotte. Trentin è stato altresì premiato per la sua attività di sensibilizzazione a favore della mobilità lenta e per la promozione della bicicletta nelle scuole monegasche.
I giurati hanno infine assegnato il titolo di miglior corridore francese (abbinato al premio Bernard Hinault) al 24enne Kévin Vauquelin, 7° al Tour de France e 2° alla Freccia Vallone. Il futuro corridore della INEOS Grenadiers ha vinto la sfida diretta con i connazionali Paul Magnier, Valentin Paret-Peintre, unico transalpino a vincere una tappa della Grande Boucle, e Paul Seixas.

