Milan sul traguardo di San Benedetto del Tronto ©tirrenoadriatico via IG
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Johnny, stai cominciando a farle grosse: vittoria schiacciante alla Tirreno

Milan vince la tappa conclusiva della Tirreno-Adriatico che incorona Vingegaard. Battuti Kristoff, Cimolai e Philipsen. Vendrame, Lonardi e Zanoncello nei dieci. Al friulano anche la maglia ciclamino

10.03.2024 15:52

E' arrivata la terza vittoria stagionale per Jonathan Milan, seconda in questa  Tirreno-Adriatico 2024 che ha sancito la vittoria finale di Jonas Vingegaard, maturata nelle due tappe precedenti in cui il danese ha polverizzato gli avversari. 

Oggi la scena è stata però del velocista della Lidl-Trek, che ha vinto una volata sontuosa, rispondendo con freddezza (e con l'apporto decisivo di Simone Consonni) a un gioco tattico della Uno-X. Nessuno vuole caricarlo di ulteriori aspettative, il friulano compirà 24 anni a ottobre, ma questo successo, l'ottavo in carriera, sembra avere un certo peso specifico. Non che non siano già arrivate vittorie di peso, basti pensare alla seconda tappa dello scorso Giro d'Italia, ma oggi Jonathan ha battuto per la seconda volta in quattro giorni sua maestà Jasper Philpsen, quello che fino a sei giorni fa sembrava il più forte velocista del mondo per distacco. 

Proprio sulle strade della Tirreno lo stesso Philipsen aveva invertito la tendenza nei duelli con Fabio Jakobsen, dopo una prima volata favorevole all'olandese. Quello che mancava al campione olimpico dell'inseguimento, l'abbiamo detto in ogni dove dopo le prestazioni dello scorso anno, era un treno in grado di portarlo in una buona posizione per la volata, lui che vuoi per l'età ancora verde, vuoi per la struttura fisica, faticava a farsi trovare sulla ruota giusta al momento giusto, lanciando spesso volate da distanze siderali. Ora che questo treno sembra finalmente esserci, (oggi Simone Consonni è stato stritolato all'arrivo dall'abbraccio degli 1.93 centimetri del vincitore) arrivano anche i risultati, visto che chi nelle ultime due volate ha cercato di frapporsi tra lui e il traguardo (Girmay giovedì, Philipsen oggi), è stato respinto e messo fisicamente da parte senza troppa difficoltà. Le fredde misurazioni delle volate precedenti parlano di punte di 1900 o addirittura 2000 watt: aver costruito un motore da capogiro non basta, ma di certo aiuta non poco. 

Resta da capire in quali direzioni si svilupperà la carriera di Milan: questa stagione sembra ormai decisa, con la campagna delle classiche, a cominciare dalla Milano Sanremo di sabato, alle porte, e il Giro d'Italia tra due mesi. Al Tour il velocista designato della Trek sarà Mads Pedersen, visto che Milan si preparerà l'appuntamento olimpico con il quartetto della pista che proverà a ripetere le imprese di tre anni fa (anche lì Consonni fu suo partner in crime).

Tirreno-Adriatico 2024, la cronaca della settima tappa

Il tracciato della settima tappa ha proposto per il terzo anno consecutivo una prima parte nell'entroterra marchigiano, con un circuito di 14.5 km sul lungomare di San Benedetto del Tronto nel finale, da ripetere 5 volte fino al traguardo, posto sulla stessa linea della partenza, dopo 154 chilometri. Dopo 2 km il primo a muovere le acque è stato Ben Healy (EF Education - EasyPost) seguito da Alessandro De Marchi (Jayco AlUla) e Antonio Tiberi (Bahrain - Victorious). Al trio di testa si sono aggregati in pochi chilometri prima da Georg Steinhauser (EF Education - EasyPost), Damiano Caruso (Bahrain - Victorious) e poi da Luke Rowe (INEOS Grenadiers). Dopo circa 30 km il distacco è salito a quasi 2', mentre dopo 42 km Tiberi è transitato per primo sul Gpm di Montedinove). A contenere il distacco sono state attive soprattutto la Lidl-Trek, oggi ancora tutta per Jonathan Milan, aiutata dalla Alpecin-Deceuninck e dalla Uno-X Mobility. Si è ritirato dopo meno di due ore di corsa Tim Merlier, velocista della Soudal Quick-Step, che dopo il secondo posto della seconda frazione non ha evidentemente passato una buona settimana in questa corsa, così come la Soudal, che dopo le defezioni di Fausto Masnada e Jordi Warlop ieri, ha oggi perso sia Merlier che Josef Černý. 

Gli Uno-X provano la sorpresa, ma Milan ha un Consonni nel taschino

Nonostante l'impegno profuso dai sei attaccanti, con i due EF molto decisi a vender cara la pelle, al suono dell'ultima campana il gruppo ha completato l'inseguimento. Nel finale la velocità è tornata a salire grazie al lavoro della Decathlon AG2R La Mondiale , probabilmente per Andrea Vendrame. Quando il gruppo è arrivato all'ultimo chilometro gli Uno-X erano lanciatissimi in testa al gruppo con Alexander Kristoff alla ruota di Søren Wærenskjold e Jonas Abrahamsen, ma intorno agli 800 metri, quando il gruppo ha affrontato l'ultima chicane, Abrahamsen si è spostato e Kristoff ha fatto un buco per propiziare l'azione di Wærenskjold. Il norvegese ha preso una ventina di metri: Milan era scoperto perché il suo ultimo uomo Simone Consonni si era già spostato, ma ha avuto la freddezza di aspettare il rientro di quest'ultimo per chiudere su Wærenskjold e partire al momento giusto. Sia Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) che Kristoff hanno provato ad anticiparlo appena si è spostato Consonni, ma Philipsen si è addirittura rialzato negli ultimi venti metri, tagliando il traguardo al quarto posto. Milan ha resistito anche alla rimonta del norvegese ottenendo il secondo successo nella Tirreno Adriatico, dopo quello di tre giorni fa. Terzo posto per Davide Cimolai (Movistar), quinto per Stanisław Aniołkowski (Cofidis). Nei dieci anche Vendrame, settimo, Giovanni Lonardi (Polti Kometa), ottavo, ed Enrico Zanoncello (VF Group - Bardiani CSF-Faizanè), decimo.

Milan, raggiunto Wærenskjold, lancia la volata ©sprintcycling & ©maurizioborserini
Milan, raggiunto Wærenskjold, lancia la volata ©sprintcycling & ©maurizioborserini via IG

Milan sorpassa anche Juan Ayuso (UAE Emirates) nella classifica a punti, dopo che lo spagnolo gli aveva sfilato la maglia ciclamino per un solo punto.
La classifica generale incorona dunque Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike), che si prende anche la maglia verde della classifica dei Gpm. Sul podio anche Ayuso, secondo a 1'24", che veste anche il bianco di miglior giovane, e Jai Hindley (BORA-hansgrohe), a 1'52".
 

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