
Mads spacca! Pedersen trova finalmente la vittoria alla Vuelta a España
Il danese della Lidl-Trek si impone di forza sul traguardo di Monforte de Lemos dopo una giornata in fuga
Ancora una giornata da maxi fuga alla Vuelta a España 2025 e a spuntarla non poteva che essere l'uomo delle fughe, Mads Pedersen (Lidl-Trek). Il danese va in avanscoperta con quasi tutta la sua Lidl-Trek, ma entra solo nel gruppetto buono che arriva sul traguardo di Monforte de Lemos, confermando il pronostico che lo dava favorito con una vittoria di forza e astuzia. Battuto l'altro velocista del novero, Orluis Aular (Movistar), mentre è terzo Marco Frigo (FreePalestine), che aveva provato ad anticipare. Il gruppo lascia fare, arrivando a 13': ancora in rosso Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike), mentre irrompe nuovamente in top10 Junior Lecerf (Soudal Quick-Step). Domani sarà giorno di riposo per i corridori, prima di un'ultima settimana con tre arrivi in quota e una cronometro individuale che sembra più che mai decisiva.
La Vuelta 2025, la cronaca della quindicesima tappa
Frazione di 167.8km da A Veiga/Vegadeo a Monforte de Lemos: pronti via si scala il Puerto a Garganta (16.5km al 5.1%) seguito da una serie di salite non segnalate prima di imboccare l'Alto de Barbeitos (11.9km al 3.9%, ma con un primo tratto di quasi 4km al 7%, max 11%). Dopo lo scollinamento la strada rimane ondulata, in particolare con lo strappo di A Fonsagrada (circa 1.5 km al 6.5%). I corridori troveranno poi altre due salite non segnalate prima di imboccare la discesa, dopo la quale mancheranno ancora 70km di gara: il percorso è prevalentemente pianeggiante a parte la sequenza di salitelle al Bolo de Betote (2.5km al 3.4%, max 7%), all'Alto de A Valiña (4.5km al 4.4%, max 7%) e all'Alto do Oural (1km al 4%). Quest'ultimo scollina a 25km dall'arrivo, quasi tutti di strada a favore.
I primi km di corsa sono caratterizzati da una vera e propria emorragia di corridori dal gruppo: complessivamente, tra attacchi di singoli e o nei due gruppetti principali guidati da Jay Vine (UAE Emirates) e Mads Pedersen, i battistrada saranno 47. I nomi principali che troviamo all'attacco sono, oltre a Pedersen e Vine, quelli di Egan Bernal e Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers); Orluis Aular, Javier Romo e Carlos Canal (Movistar); Nico Denz e Finn Fisher-Black (RedBull-BORA); Junior Lecerf, Gianmarco Garofoli e Louis Vervaeke (Soudal Quick-Step); Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious); David De La Cruz (Q36.5); Stefan Kung (Groupama); Eddie Dunbar (Jayco AlUla); Alessandro Verre (Arkéa-B&B Hotels); Gijs Leemreize, Kevin Vermaerke e Guillermo Martinez (PicNic-PostNL); Alec Segaert (Lotto); Marco Frigo (FreePalestine); Nicolas Vinokurov (XDS-Astana); più quasi tutta la Lidl-Trek in supporto a Pedersen, con Giulio Ciccone, Julien Bernard, Carlos Verona e Amanuel Ghebreigzabhier.

Rimangono tagliati fuori da questa maxi fuga Jasper Philipsen (Alpecin Deceuninck) e Brian Coquard (Cofidis) che pure avevano provato a rientrare con alcuni compagni per provare a giocarsi la volata. Vine passa in testa su entrambi i GPM in palio nei primi km di corsa, il Puerto a Garganta e l'Alto de Barbeitos, sul quale attacca, a 118km dal traguardo, assieme a Vervaeke. La fuga nella fuga guadagnerà un massimo di 3' sui primi inseguitori, mentre il gruppo, guidato dalla Visma-Lease a Bike della maglia rossa Vingegaard, si disinteresserà completamente, arrivando ad avere un ritardo di oltre 14' sui battistrada. La Lidl-Trek controlla nel gruppo inseguitore, imprimendo un'accelerata attorno ai 50km dal traguardo e rosicchiando 1'30" ai due battistrada in vista dello sprint intermedio di Sarria: primo passa Vervaeke, poi Vine e infine Pedersen. Sull'Alto de A Valiña dal gruppetto inseguitore parte Buitrago, che porta con sé Bernal e Pedersen, prendendo circa 200m di vantaggio sugli ex compagni di fuga, che a gruppetti cercano di tornare sotto ai tre attaccanti. Ci riescono Aular, Frigo, Dunbar e Sheffield e in sette prendono un buon vantaggio, gettandosi all'inseguimento di Vine e Vervaeke; nessun altro corridore del gruppo inseguitore riuscirà a rientrare. Nel gruppo maglia rossa, intanto, si vede davanti la Bahrain-Victorious, per proteggere il piazzamento in generale di Torstein Træen dall'assalto del fughista Lecerf.

Vine e Vervaeke vendono cara la pelle, venendo ripresi a soli 8km dal traguardo dal gruppetto Pedersen: tra i nove battistrada, però, c'è poco accordo e si procede a scatti, perché nessuno vuol portare il danese in volata. Provano ad anticipare Bernal, lo stesso Pedersen e persino Vervaeke e Vine, ma il gruppetto è ancora compatto all'ultimo km di corsa, con la maglia verde in testa. È allora Frigo a tentare l'effetto sorpresa, ma Pedersen chiude prima dell'ultima curva, dove scivola Sheffield. Frigo è costretto a rimanere davanti e Mads Pedersen può far partire la sua volata ai -200m, bruciando il veneto e riuscendo finalmente a conquistare una vittoria di tappa. Seconda posizione per il grande battuto di giornata, Orluis Aular, terzo Marco Frigo.