Isaac Del Toro con UAE © UAE Emirates / Facebook.com
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Del Toro, il nuovo Pogačar è messicano? La UAE frena: "Non facciamo paragoni"

Il giovane ciclista è considerato una grande promessa dello sport ma la sua squadra vuole assicurargli un ambiente tranquillo, senza pressioni inutili

13.09.2024 20:47

Isaac Del Toro è uno dei talenti più interessanti del ciclismo mondiale. Non a caso, il team UAE Emirates lo ha strappato alla concorrenza dopo la vittoria del messicano al Tour de l'Avenir 2023. A quanto pare, molti esperti hanno individuato in Del Toro e in altri giovani promettenti, come Pablo Torres, i campioni del futuro. Addirittura, qualcuno ha paragonato il nativo di Ensenada al fenomeno mondiale Tadej Pogačar. Questi paragoni non sono piaciuti all'UAE che ha voluto fare chiarezza sulla situazione. 

Le parole della UAE su Isaac Del Toro

In tanti dopo aver visto la Vuelta di Del Toro hanno fatto paragoni importanti sul ragazzo. Infatti, alcuni hanno visto in lui il successore del leader UAE: il messicano mostra una forza incredibile e potrebbe regalare scatti fenomenali nelle tappe più dure con il giusto allenamento. Insomma, il classe 2003 sembra essere un vero diamante grezzo che ha tutte le carte in regola per stupire. 

Del Toro alla Vuelta con UAE © UAE Team Emirates / Facebook.com
Del Toro alla Vuelta con UAE © UAE Team Emirates / Facebook.com

Tuttavia, i dirigenti UAE Emirates sanno bene che i paragoni possono solo far male alle giovani promesse. Ecco perché sulla questione è intervenuto il team manager Joxean Matxin Fernandez. Al portale Velo.com, il boss della squadra ha dichiarato: “Sono due corridori molto diversi e non c'è nessuna ragione per fare paragoni”. Matxin ha poi aggiunto: “Non mi sembra giusto fare queste comparazioni su un ciclista che ha ancora molta strada dinanzi a sé. Esiste un solo Tadej e dobbiamo dare a Isaac il tempo per maturare e migliorarsi”. 

L'opinione del team manager sui paragoni

Joxean Matxin Fernandez ha anche spiegato a Velo.com perché fare paragoni non porta a nessun beneficio. Nella sua disamina ha detto: “Quando Tadej stava per esplodere, sembrava che Egan Bernal fosse un campione destinato a vincere tutti i Tour de France. Poi Tadej ha vinto e tutti credevano che avrebbe trionfato per 5 anni consecutivi, ma poi ha vinto Vingegaard e le persone hanno detto che era lui il nuovo dominatore del ciclismo”. 

Matxin non si è fermato qui: “Ora siamo di nuovo a esaltare Pogačar per le sue vittorie. La verità sta nel fatto che dobbiamo dare a tutti i corridori il rispetto che meritano perché niente di buono deriva dal fare paragoni”. In definitiva, la UAE sembra avere le idee chiare sullo sviluppo dei suoi campioncini e forse è anche per questo che talenti come Del Toro e Torres hanno deciso di legare il proprio futuro alla compagine emiratina.

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