
Merckx sfida Pogačar ed Evenepoel: “Dovrebbero provare il Record dell’Ora”
In una conversazione con Philippe Gilbert per i suoi ottant'anni, il Cannibale ha parlato del suo record dell'Ora e ha lanciato una sfida ai due campioni
Nel giorno del suo 80° compleanno, Eddy Merckx non ha perso l’occasione per rilanciare il primato più significativo del ciclismo su pista: il Record dell’Ora. In un’intervista concessa al quotidiano belga Le Soir, il “Cannibale” ha lanciato un invito diretto a due tra i più grandi nomi del ciclismo moderno, Tadej Pogačar e Remco Evenepoel: “Dovrebbero provarci”, ha detto.

Il record del 1972
Nel 1972, Merckx stabilì il Record dell’Ora percorrendo 49,431 km in un’ora a Città del Messico.
“Devo dire che il record dell’ora era qualcosa che volevo assolutamente fare nella mia carriera, perché non sarebbe stata completa se non ci avessi provato. Nel mese di agosto del ’72, dopo la mia vittoria (al Tour), mi sentivo meno stanco rispetto agli altri anni. È lì che ho deciso di affrontarlo. Certo, serviva una preparazione molto specifica, a causa dell’aria rarefatta in ossigeno, e così avevo delle bombolette nella mia cantina, e ogni giorno veniva un medico da Liegi, e un giorno ha addirittura detto a un altro medico di Sauter che aveva perso i denti nel mio garage. Comunque, ho fatto così per cinque, sei settimane, e poi abbiamo deciso di partire per il Messico, e ce l’abbiamo fatta.”
Il record oggi appartiene a Filippo Ganna, che nel 2022 ha portato l’asticella a 56,792 km. Tra Merckx e Ganna, altri grandi del Tour de France hanno accettato la sfida dell’Ora: da Miguel Indurain a Bradley Wiggins. Proprio per questo, secondo Merckx, anche Pogačar ed Evenepoel dovrebbero cimentarsi in quella che definisce una prova fondamentale per un corridore completo.
“Pogačar è il più forte, il più versatile. Ma Remco ha un’aerodinamica eccezionale. Il suo profilo è il più adatto per tentare il record dell’ora, considerando la potenza che ha, l’aerodinamica, il rapporto che spinge, il motore che possiede.
Penso sicuramente che sia un corridore che potrebbe provare ad attaccare il record dell’ora e cercare di batterlo."
Gianetti: “Non abbiamo mai parlato di pista con Pogačar"
Matxin, direttore sportivo della UAE Emirates, ha dichiarato a gennaio che il Record dell’Ora non è mai stato nemmeno preso in considerazione da Pogačar. “Dal 2017, da quando lo conosco, non abbiamo mai parlato di pista. Mai”, ha detto a Cyclingnews. Evenepoel non ha fatto alcuna dichiarazione pubblica a riguardo.
Entrambi sono attualmente focalizzati sull'imminente Tour de France. Pogačar è il grande favorito, anche agli occhi di Merckx: “È l’uomo da battere. Quello che ha fatto in primavera è stato impressionante. Spero solo che Vingegaard stia meglio di quanto fosse prima della caduta a Parigi-Nizza”. Evenepoel, invece, reduce da un infortunio invernale, è apparso in ripresa al Critérium du Dauphiné, chiuso al quarto posto. Secondo Philippe Gilbert, il podio a Parigi è possibile per il connazionale, ma superare Pogačar e Vingegaard resterà un’impresa.
L’intervista a Merckx è stata anche l’occasione per ricevere omaggi da colleghi e osservatori: Gilbert ha ricordato con affetto la presenza del campione al suo ultimo giorno da professionista, mentre il giornalista Stéphane Thirion ha paragonato la statura di Merckx a quella di Pelé, affermando che “parlare della sua carriera in poche frasi è impossibile”.
Pur riconoscendo in Pogačar qualcosa del suo spirito agonistico, (“Mi ricorda quello che cercavo di fare in ogni corsa”), Merckx ha anche lanciato un monito: “È importante restare umili e rispettare sempre i propri avversari”, ha detto a Gilbert.