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Fabio Aru: «Chi vince sullo Zoncolan entra nella leggenda del Giro»

18.05.2018 20:53

Le dichiarazioni dei protagonisti al termine della tredicesima tappa del Giro d'Italia: gli uomini di classifica guardano già allo Zoncolan


ELIA VIVIANI (Quick-Step Floors)
«Non c'è bisogno di pensare troppo a ieri o due giorni fa. Ho avuto due brutte giornate mentre Bennett ha chiuso al terzo posto a Gualdo Tadino e ieri ha fatto una volata di 400 metri, solo [Peter] Sagan o [Fernando] Gaviria sono in grado di fare numeri così. Ieri ero davvero vuoto, avevo freddo e non riuscivo a fare nulla, forse anche perché non facevo un grande giro da due anni e mezzo. Oggi abbiamo corso come in ogni altra tappa per velocisti. Rémi Cavagna ha tirato tutto il giorno con Eros Capecchi. Gli altri hanno lavorato nel finale. Michael Morkov ha fatto quello che di solito fa Fabio Sabatini che ha sofferto un problema meccanico. È la mia vittoria più bella ed emozionante al Giro. Stamattina ero nervoso perché non sapevo come stavano le mie gambe. Sono contento di aver incrementato il mio vantaggio nella classifica della Maglia Ciclamino. Domani avrò sei compagni di squadra a disposizione per arrivare entro il tempo massimo».

SIMON YATES (Mitchelton-Scott)
«Abbiamo già affrontato delle montagne impegnative in questo Giro ma domani sarà ancor più difficile. Non conosco lo Zoncolan, non l'ho mai scalato, l'ho visto solo in TV. Se sentirò di avere buone gambe proverò ad attaccare. Tutti parlano dello Zoncolan ma dare tutto domani potrebbe rivelarsi rischioso considerando la tappa che ci aspetta domenica, un'altra frazione molto difficile. Sento la responsabilità della Maglia Rosa, sono venuto qui per vincere il Giro e mi sento a mio agio in testa alla Generale».

SAM BENNETT (Bora-Hansgrohe)
«La squadra ha lavorato di nuovo alla perfezione tutta assieme e mi ha protetto per l'intera giornata. Nel finale non ho potuto superare Viviani, ero un po' troppo indietro e non sono riuscito a rimontare ma sono contento per il mio secondo posto. Domani sarà una tappa veramente tosta, dove io voglio dare supporto ai nostri uomini di classifica nella miglior maniera possibile».

SACHA MODOLO (EF Education First-Drapac)
«Perdere così fa girare le scatole, per l'ennesima volta ho tirato la volata agli altri. Ringrazio tutti i tifosi venuti per me oggi, vi ringrazio per le belle parole dopo l'arrivo. Grazie ai miei amici e grazie alla mia fidanzata Valentina! Chiedo scusa a tutti voi per non avervi fatto esultare».

FABIO ARU (UAE Team Emirates)
«Se penso allo Zoncolan, il concetto che mi viene in mente è quello della leggenda. È una salita da leggenda e chi vince in cima entra nella leggenda del Giro. Pensando a questo, ho ancora più stimoli per cercare di realizzare domani una bella prestazione. Sarà un test importante per tutti gli uomini di classifica, su quelle pendenze non ci si può nascondere».
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