Professionisti

Volta a Portugal, sull'arrivo di Torre dominio W52-FC Porto: vince Rodrigues, secondo Veloso

04.08.2019 18:50

La quarta tappa in linea della Volta a Portugal, la Pampilhosa da Serra-Covilhã di 145 km, è quella più attesa dell'intera corsa, dato che l'arrivo è sulla mitica cima di Torre, salita di quasi 25 km. Nove i componenti della fuga iniziale, ossia Benjamin Perry (Israel Cycling Academy), Thibaut Guernalec (Team Arkéa-Samsic), Domingos Gonçalves (Caja Rural-Seguros RGA),  Mathias Reutimann (Swiss Racing Academy), Luís Gomes (Radio Popular Boavista), Luís Mendonça (Radio Popular Boavista), Pablo Guerrero (Radio Popular Boavista), Jesús Soto (Equipo Euskadi) e Diego López (Equipo Euskadi).

Il gruppo non ha lasciato spazio ad un tentativo così corposo, concedendo loro poco più di 2' come margine massimo. L'ultimo superstite dell'attacco è stato Gonçalves, riassorbito ad inizio della salita finale a 25 km dal termine. A fare il ritmo in salita è sin da subito la Aviludo-Louletano che letteralmente frantuma il gruppo, riducendolo ad una ventina di unità già ai meno 18 km; tra chi momentaneamente manca vi è anche uno dei favoriti, Edgar Pinto, vittima di un salto di catena ma abile nei km seguenti a rientrare tutto solo. Non altrettanto si può dire per Alejandro Marque, big della Sporting-Tavira, caduto ad inizio ascesa e poi incapace di rientrare.

Dopo l'ennesima trenata di Óscar Hernández, l'Aviludo decide di cambiare i piani per tentare di picconare la muraglia della W52-FC Porto, forte di cinque elementi nella dozzina del plotone buono: a 15 km dalla fine attacca Luis Fernandes che, in un battibaleno, guadagna un margine considerevole dato che né la W52 né gli altri si mettono a tirare. E così qualche attardato, fra cui Tiago Machado e Danilo Celano, riescono a riportarsi a contatto.

A 10 km dalla fine il margine di Fernandes è addirittura di 1'10" e qui la compagine Professional biancoblu entra in azione, sacrificando un perfetto Ricardo Mestre che lavora alla grandissima e consente, a 4 km dalla conclusione, di andare a riacciuffare il solitario e coraggioso battistrada. Sono in undici nel gruppo di testa all'ingresso degli ultimi 2 km: Luis Fernandes e Vicente García de Mateos (Aviludo-Louletano), Joni Brandão e Henrique Casimiro (Efapel), João Benta e David Rodrigues (Radio Popular Boavista), Frederico Figueiredo (Sporting Tavira), Gustavo César Veloso, Edgar Pinto e João Rodrigues (W52-FC Porto) e Christian Montoya (Medellín), quest'ultimo unico a non militare per una delle agguerrite compagini casalinghe.

Nonostante le forze al lumicino, Fernandes lavora sempre da solo a favore del capitano; appena entrati nell'ultimo km c'è l'attacco di David Rodrigues ma viene ripreso a 550 metri dall'arrivo. Sono in sei a giocarsi lo sprint nel lungo rettilineo all'insù: i due della Efapel, i tre della W52 e García de Mateos. Proprio quest'ultimo entra in contatto con l'altro uomo dotato del miglior spunto veloce, ossia Pinto; se lo spagnolo mette piede a terra, il lusitano addirittura cade e rompe la bici, dovendo percorrere poi gli ultimi 150 metri all'insù di corsa accompagnando la bici, concludendo undicesimo a 57" dal vincitore.

Che è il suo compagno João Rodrigues: per il ventiquattrenne è la terza vittoria stagionale dopo la tappa e la generale alla Volta ao Alentejo e, soprattutto, è la prima gioia in carriera alla Volta, lui che potrebbe essere il virtuale sostituto dell'infortunato Raúl Alarcón negli ingranaggi dell'armata W52-FC Porto, la quale si prende anche il secondo posto a 1" con l'inossidabile Gustavo César Veloso.

Terza piazza a 5" per Joni Brandão, che non è riuscito a finalizzare l'opera del compagno Henrique Casimiro, quarto con il so medesimo distacco. Quinto a 12" un arrabbiato Vicente García de Mateos, sesto a 18" un bravissimo Cristhian Montoya, quindi a 20" giungono un eccellente Luis Fernandes e João Benta, David Rodrigues a 23" e Frederico Figueiredo a 27". Dodicesimo a 1'15" Danilo Celano.

In classifica la camisola amarela rimane sulle spalle dello spagnolo Gustavo César Veloso, che guida con 13" sul compagno di squadra João Rodrigues, con 20" su Vicente García de Mateos e con 27" su Joni Brandão. Domani l'appuntamento è con la Oliveira do Hospital-Guarda di 158 km, con l'arrivo posto al termine di un gpm di terza categoria.

Notizia di esempio
Sbuca Mezgec e batte Gaviria nella seconda del Polonia. Modolo 7°, Ackermann leader