Professionisti

Van Aert apre il suo tabellino stagionale

10.03.2021 17:30

Wout vince la prima tappa della Tirreno-Adriatico con una volata poderosa e si prende 10" di abbuono. Battuti Ewan e Gaviria, buon 4° Vendrame


Ancora una volta la Tirreno-Adriatico ha preso il via da Lido di Camaiore, ma per il secondo anno consecutivo la giornata d'apertura non è stata caratterizzata da una prova a cronometro (individuale o a squadre), bensì da una tappa in linea: il percorso odierno era estremamente simile alla prima frazione del 2020 con tre ascese del Pitoro in partenza, e poi un circuito completamente pianeggiante che in questa occasione è stato leggermente allungato portando il chilometraggio complessivo a 156 chilometri con i 133 della passata stagione. Insomma, una giornata dedicata ai velocisti puri visto che sulla carta lo sprint finale era praticamente scontato.

Al primo chilometro di gara è partita subito la fuga che è rimasta in testa per la maggior parte della tappa: i protagonisti di questa azione sono stati Guy Niv (Israel), Jan Bakelants (Intermarche), Vincenzo Albanese e Samuele Rivi (Eolo Kometa), Simone Velasco (Gazprom) e Mattia Bais (Androni-Sidermec) che però sono sempre stati tenuti sotto controllo agevolmente da parte del plotone. Tra Albanese, Bakelants e Velasco c'è stata una bella battaglia sulle tre ascese del Pitoro per conquistare i punti dei gran premi della montagna e per vestire quindi la prima maglia di leader di questa speciale classifica: a spuntarla, scollinando in testa due volte su tre, è stato Vincenzo Albanese che quest'anno cerca il rilancio alla Eolo dopo quattro anni non brillanti alla Bardiani; superato il terzo gpm, Bakelants ha scelto di rialzarsi e aspettare il gruppo non avendo più niente da chiedere a quella fuga.

Il destino dei battistrada era infatti segnato in partenza tanto che nella fase centrale di corse il gruppo li ha sempre tenuti attorno al minuto di distacco. A 45 chilometri dal traguardo è stato l'elbano Simone Velasco ad optare di lasciarsi sfilare e farsi riprendere, ma solo dopo aver fatto un carico di borracce da consegnare ai compagni di squadra alle sue spalle. Ai meno 25 chilometri, il gruppo di testa si è ridotto ulteriormente: stavolta è stato un allungo deciso di Mattia Bais e Samuele Rivi a fare selezione, ed i due giovani italiani sono riusciti a prolungare la loro avventura fino ai meno 11 chilometri per un totale di 145 chilometri di fuga.

I chilometri finali lungo la costa tirrenica erano praticamente privi di curve e tra i treni delle varie squadre è stata quindi una battaglia di pura forza, vista l'impossibilità di allungare il gruppo in altre maniere. Nel corso della tappa erano state soprattutto la Lotto Soudal, la Cofidis e la Alpecin-Fenix a spartirsi il lavoro in testa al plotone, ma nel finale sono comparse prima la Jumbo-Visma e poi la UAE Team Emirates, rimasta tutto il giorno nascosta e poi venuta fuori con il solito Maxi Richeze capace di tirare per due dall'ultimo chilometro fino praticamente ai 300 metri finali.

Quando però ci si aspettava l'accelerazione di Fernando Gaviria, è stato invece Wout van Aert a partire di potenza a centro strada. Il belga, che qui alla Tirreno Adriatico proverà a testarsi anche in classifica, si è reso protagonista di una clamorosa volata di forza che rompe ogni etichetta che gli si può affibbiare, tranne quella di fenomeno assoluto: domina le classiche, è tra i migliori al mondo a cronometro, vince negli sprint di gruppo e lo abbiamo visto far selezione in salita al Tour de France; e dobbiamo ammettere che è tanta la curiosità di vedere cosa riuscirà a fare qui sull'arrivo in salita a Prati di Tivo.

La volata lunga di Wout van Aert ha spiazzato l'australiano Caleb Ewan, grande favorito di giornata, che si è fatto sorprendere un po' troppo arretrato: se fosse stato contro avversari "normali" non ci sarebbero stati problemi, ma quando il folletto della Lotto Soudal è riuscito a lanciarsi era ormai troppo tardi contro questo Van Aert e così Ewan è riuscito a rimontare a doppia velocità, fermandosi però alla seconda posizione. Terzo è arrivato invece il colombiano Fernando Gaviria che, cosa inusuale per lui, è sembrato mancare proprio nei primi metri di accelerazione in volata quando non è riuscito a prendere la scia di Van Aert che lo aveva superato da dietro. A seguire buon quarto posto per Andrea Vendrame con Luke Mezgec quinto, Tim Merlier sesto e Alvaro Hodeg solo settimo superando a malapena il compagno Davide Ballerini (ottavo) che gli aveva tirato la volata.

In questo leader della classifica generale della Tirreno-Adriatico 2021 è quindi Wout van Aert che si è preso anche 10" di abbuono che potrebbero aiutarlo nel caso in cui restasse in classifica fino alla fine: e domani c'è un'altra tappa che può essere adatta a lui dal momento che si arriva a Chiusdino dopo sette chilometri con una pendenza media di poco inferiore al 4%.
Notizia di esempio
Non è successo niente, ha solo vinto Bennett