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Il Giro di Steven Kruijswjjk parte in salita: l'olandese perde 13" ad Olbia

05.05.2017 18:58

Un finale molto tortuoso ed una caduta a 3200 metri dal traguardo, poco prima che scattasse la neutralizzazione come da regolamento, hanno contribuito a spezzare il gruppo al termine di questa prima tappa del Giro d'Italia: sul traguardo di Olbia a farne le spese è stato l'olandese Steven Kruijswijk che ha lasciato per strada 13" nei confronti dei rivali diretti per il podio. Per il corridore del Team LottoNL-Jumbo, che è giunto all'arrivo con al suo fianco il compagno di squadra Jos Van Emden intento a limitare i danni il più possibile, un distacco forse insignificante ma non è mai piacevole dover iniziare così una grande corsa a tappe di tre settimane. Psicologicamente la caduta al Tour de Yorkshire si è fatta sentire.

Quello di Steven Kruijswijk è senza dubbio il nome di maggior spicco tra coloro che sono arrivati attardati oggi, ma non è stato l'unico. Un ritardo di 13" è stato accusato anche dall'altro olandese Wilco Kelderman, il numero 2 del Team Sunweb, mentre tra chi è arrivato a 18" troviamo Dario Cataldo, Edward Ravasi, Jan Hirt e soprattutto Pierre Rolland, corridore della Cannondale-Drapac che vanta un quarto posto al Giro in carriera.

Perde 34" il russo Alexander Foliforov, capitano designato della Gazprom-RusVelo, mentre più indietro a 1'09" troviamo corridori come Giulio Ciccone, Sebastien Reichenbach, Ben Hermans, Igor Anton, Hugh Carthy e Joe Dombrowski, tutta gente capace di andare forte in salita e potenzialmente in grado di fare una discreta classifica. Da notare la situazione in casa Cannondale-Drapac dove solo Davide Formolo, tra gli uomini di classifica, non ha perso terreno.

 

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