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I tre litiganti e la lotta per il podio

25.05.2017 17:00

La marcatura stretta tra Dumoulin, Nibali e Quintana rischia di favorire Pinot, Zakarin, Pozzovivo e Mollema. Il francese e il russo per un gradino al sole?


Tom Dumoulin è sicuro che la lotta per il podio sia ancora apertissima. Dando uno sguardo alla GC, tutti i torti non li ha. Già, perché l'attendismo tra lo stesso Dumoulin, Quintana e Nibali rischia di rilanciare le ambizioni dei vari Pinot, Zakarin, Pozzovivo e Mollema. Se il francese, insieme all'ottimo Pozzovivo, ha guadagnato un minuto sul terzetto negli ultimi tre chilometri della tappa di Ortisei, di 42" è stato il vantaggio accumulato dal sempre temibile Zakarin mentre Mollema, coadiuvato dal connazionale Kruijswijk, ha racimolato 32". Lotta per il podio riaperta? Il margine per l'attacco c'è, in salita e a cronometro.

 

Pinot scappa via, un'insidia in più per il podio
La diciottesima tappa di Thibaut Pinot si è conclusa nel migliore dei modi con un'azione partita in sordina ai meno 4 km, che alla fine è costata ben 1'02" (compresi i 4" di abbuono) a Dumoulin, Nibali e Quintana. Nelle ultime tappe, il colpo di pedale del transalpino, brillante nelle prime due settimane di Giro, non è apparso quello dei giorni migliori. La realtà parla, però, di un quarto posto nella generale a 1'36" dalla maglia rosa e soltanto 24" dalla terza posizione occupata dallo Squalo dello Stretto.

Altro punto a favore del transalpino è un ottimo Sébastien Reichenbach, prezioso gregario che potrebbe rivelarsi molto utile al capitano, viste anche le difficoltà delle altre formazioni come Bahrain-Merida e Team Sunweb, oltre alle sbavature tattiche di una Movistar mai padrona della corsa.

 

Zakarin, per fortuna di discesa ne è rimasta poca…
Altro elemento uscito con il sorriso sulle labbra dal tappone dolomitico è Ilnur Zakarin. Il russo si sta confermando corridore di livello, seppur pecchi ancora sotto il punto di vista della continuità di risultati. Tallone d'Achille rimangono le discese, terreno in cui il capitano della Katusha-Alpecin sembra due/tre spanne sotto i rivali.

Per fortuna di Ilnur, di discese pericolose ne sono rimaste ben poche, con la sola picchiata dal Monte Grappa di sabato a creare qualche grattacapo nei pensieri del corridore che attualmente occupa la quinta posizione in GC. Complice l'attendismo odierno, Zakarin ha messo in cascina 42" preziosi sui rivali più pericolosi, riducendo il proprio gap dal podio a soli 46", mentre Dumoulin è lontano 1'58".

 

Pozzovivo corre da grande, Mollema non molla e Yates agguanta la maglia bianca
Quello andato in scena finora è stato uno dei Giri meno italiani di sempre, ad eccezione della perla di Vincenzo Nibali sul traguardo di Bormio. Il bottino azzurro, però, può senz'altro arricchirsi delle convincenti prestazioni di Domenico Pozzovivo. Per il lucano della AG2R La Mondiale si tratta del miglior Giro della carriera, dopo qualche annata condita da un pizzico di sfortuna e una condizione fisica che andava in calando nella terza settimana della Corsa Rosa.

Protagonista con Pinot dell'allungo sul gruppo maglia rosa dopo lo scollinamento da Pontives, Pozzovivo ha consolidato la sesta posizione in generale avvicinando persino il podio, ora distante soli 55". Un posto sul palco di Milano il lucano lo meriterebbe eccome.

Nella "mischia furibonda" per il podio finale, quotazioni in rialzo anche per Bauke Mollema. L'olandese della Trek-Segafredo non ha mai convinto appieno, ma i 2'05" dal terzo posto di Nibali lasciano aperta la speranza di chiudere il Giro100 tra i primi tre.

Altro corridore in crescita nelle ultime tappe è Adam Yates, che a Ortisei ha agguantato nuovamente quella maglia bianca persa dopo la caduta ai piedi del Blockhaus nella nona tappa. Complice anche la crisi di Bob Jungels, il britannico della Orica-Scott ritorna re dei giovani, oltre a consolidare la top ten guadagnando terreno sullo stesso lussemburghese, sul nostro Davide Formolo e su Jan Polanc. Un segnale importante da un corridore che in molti avevano già visto con le valigie in mano dopo la sfortuna patita in Abruzzo. E invece Yates lotta e riconquista la leadership tra i giovani, obiettivo dichiarato dalla formazione australiana alla vigilia del Giro.

Pinot, Zakarin, Pozzovivo, Mollema e Yates. Corridori che possono cambiare gli equilibri del Giro100 oltre che interpretare un ruolo chiave nello scacchiere tattico delle ultime due frazioni in linea. Già dall'arrivo di domani a Piancavallo, si avrà una prima sentenza per la lotta per il podio. Ad Asiago, o meglio ancora a Milano, arriverà il verdetto definitivo. Dumoulin, Quintana e Nibali sono avvisati. Ma si sa, per campioni come il colombiano e il siciliano, un quarto o quinto posto può valere come un secondo. E questo Dumoulin deve ancora sperimentarlo sulla propria pelle.
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