Ciclismo Giovanile

Giro d'Italia Under 23 2018

05.06.2018 19:33

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[restab title="Presentazione" active="active"]Il secondo anno di vita del rinnovato Giro d'Italia Under 23 vede un nuovo balzo in avanti: la corsa, organizzata dalla Nuova Ciclistica Placci di Marco Selleri, passa da 7 a 10 giorni e incrementa sensibilmente le difficoltà. Varia inoltre la zona geografica di gara: rispetto al 2017 unica conferma, e non poteva essere altrimenti data la provenienza degli organizzatori, è l'Emilia Romagna a cui si aggiungono Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto.

Il percorso, abbondantemente analizzato in coda a questo testo tappa per tappa, presenta due prove a cronometro, in apertura e in chiusura. Ma se il prologo di Forlì si disputa nella classica modalità, ben diversa è la sfida finale di Ca' del Poggio: già di per sé il tracciato è alquanto ondulato ma ad aggiungere interesse a tale appuntamento è l'inedita tipologia di partenza che coinvolgerà i primi quindici della classifica generale (dal sedicesimo in poi gareggeranno come da prassi). Grazie a una deroga ottenuta dall'UCI, verrà sperimentato il sistema gundersen abituale nello sci nordico. La maglia rosa partirà, seguito poi dagli avversari in base al ritardo accumulato in classifica: vietata la scia fino all'arco dei meno 2 km, dove i corridori potranno regolarsi come in una gara in linea. Chi taglierà per primo il traguardo, quindi, sarà incoronato vincitore dell'edizione 41 della Corsa Rosa.

Ben cinque gli arrivi in salita: Sestola è il più facile del lotto, mentre a Passo Maniva verranno fatti solchi importanti. L'insidioso traguardo di Dimaro Folgarida è quello maggiormente arcigno mentre Pian delle Fugazze è salita regolare e difficile. Il traguardo di Asiago ricalca quanto visto al Giro dei grandi nel 2017, con il Monte Grappa dal versante più facile di Caupo prima dell'ascesa di Foza. I velocisti si daranno battaglia a Forlì, Mornico al Serio e Pergine Valsugana mentre la semitappa dell'ultima giornata a Valdobbiadene sarà terreno di caccia per i tanti ancora a secco di successi.

Come logico che sia, il campo partenti presenta pochi reduci dell'edizione 2017: solo due elementi della top 10 e due vincitori di tappa proveranno a ripetersi. 30 le formazioni al via per un totale di 176 atleti (il massimo consentito, con quattro team composti da 5 elementi anziché 6). La squadra più attesa è indubbiamente la Hagens Berman Axeon, Professional sui generis dato che è composta da soli under 23: per la classifica l'accoppiata statunitense William Barta e Sean Bennett promette molto, mentre il portoghese João Almeida e soprattutto il belga Jasper Philpsen si cimenteranno negli sprint (senza dimenticare l'iridato di categoria della cronometro Mikkel Bjerg).

Si presenta spuntata la Lotto Soudal: fuori per problemi fisici Goossens e Vanhoucke, i belgi si affidano a Julian Mertens per la generale e Gerben Thijssen per le volate. Il favorito numero uno per il successo appare però un altro: l'australiano Robert Stannard, vincitore in stagione del Giro del Belvedere, guida la Mitchelton-BikeExchange prima nel passaggio alla casa madre nel 2019. Forte sul passo e più che valido a crono, il diciannovenne può contare su Samuel Jenner e Drew Morey come validissimi supporti, mentre Jacob Hennessy si lancerà negli sprint.

Tra le altre formazioni straniere, piace la SEG Racing Academy per cui gareggia l'azzurro Edoardo Affini: Stephen Williams per la generale e il talentino Thymen Arensman per testarsi sono nomi da seguire. Gli austriaci del Tirol Cycling Team portano un interessante terzetto, ossia Johannes Schinnagel, Markus Wildauer e Georg Zimmermann mentre il Team Wiggins conta su Gabriel Cullaigh, Mark Downey e James Fouche. Debutta al Giro la Vendée U: per i bretoni buone chance di ben figurare con lo sprinter Mathieu Burgaudeau, Marlon Gaillard e Florian Maitre.

La spagnola (ma di anima italiana) Polartec-Kometa porta il velocista più atteso, quel Matteo Moschetti che ha sbalordito tutti nella primavera. Patrick Gamper, l'arrembante Juan Pedro López e Michel Ries sono nomi buoni per la generale. Loro connazionali sono i ragazzi dell'Equipo Lizarte con José Parra come interessante scommessa. Completano il panorama l'Astana City di Vadim Pronskiy e Grigory Shtein, la IAM Excelsior di Gino Mäder, l'UC Monaco di Sebastián Castano e Brandon Rivera e il Zappi's Racing Team di Jake Wright.

Presenti anche due nazionali: la Colombia ha nel professionista Wilmar Paredes la migliore opzione anche per il successo, senza dimenticare Cristian MuñozEiner Rubio. La Russia punta sull'esperienza di Nikolay Cherkasov e Alexander Vlasov, che compongono con Stepan Kurianov compongono un trio da tenere d'occhio. Per le volate c'è sempre l'opzione Aleksandr Kulikovskiy.

Passando alle squadre italiane, il Team Colpack presenta il rampante Alessandro Covi, il sempre valido Marco Negrente e il già vincitore Francesco Romano come teste di ponte. La Zalf Euromobil Désirée Fior risponde con quel Samuele Battistella splendido protagonista con la nazionale al GP Priessnitz (il vicentino però non è in perfette condizioni) e con un Giovanni Lonardi che punta a fare la voce grossa in volata. La terza big della stagione azzurra è la Petroli Firenze Hopplà Maserati con Moreno Marchetti per gli sprint, Lorenzo Fortunato e Alessandro Monaco nomi buoni per le salite.

La Biesse Carrera Gavardo, reduce da un periodo ricco di risultati, prova a sorprendere tutti con Raul Colombo e Michel Piccot, fermo restando che Luca Rastelli è un talento che potrebbe già mettersi in mostra. La Dimension Data for Qhubeka ha un terzetto extralusso: Luca Mozzato, Matteo Sobrero e il sudafricano Stefan De Bod daranno filo da torcere a tanti quando la strada salirà. In tema di stranieri in gara con team tricolori, il norvegese Rasmus Iversen ha dimostrato il suo talento nel calendario nazionale con sei vittorie in 35 giorni: sarà lui l'alfiere principe della General Store Bottoli con Samuele Zoccarato.

Il Cycling Team Friuli, che ha messo in luce tanti bei nomi in questa parte di 2018, ha i fratelli Davide e Mattia Bais come battitori liberi e Alberto Giuriato, reduce dal podio al Tour of Bihor, come  nome per la classifica. Scalatore puro è Luca Covili, punta di diamante della Mastromarco Sensi FC Nibali nella quale possono far bene anche Paolo Baccio e Michele Sartori. Il Team Pala Fenice punta a lanciare Filippo Conca e a valorizzare Andrea Colnaghi. Ha dimostrato di essere un bel velocista Ahmed Galdoune, prima carta della Delio Gallina Colosio Eurofeed che schiera anche un Francesco Di Felice in buona forma.

Per il Gs Maltinti Nicolas Nesi è la prima punta, con Marco Murgano come nome magari poco noto ma che ha raccolto bei piazzamenti in stagione. La Viris Vigevano corre veloce con Gianmarco Begnoni e si arrampica con Samuele Rivi mentre la Iseo Serrature porta Samuele Zambelli per gli sprint e Simone Zandomeneghi per le salite. Il Malmantile ha nel talentuoso Gianni Pugi il leader di classifica e in Giovanni Iannelli il velocista. Ultimi ma non ultimi i marchigiani del Porto Sant'Elpidio con Francesco Baldi e il polacco Artur Sowinski come nomi più pimpanti.[/restab]

[restab title="Startlist"][table id=1314 responsive=scroll /][/restab]
[restab title="Albo d'oro"][table id=948 responsive=scroll /][/restab]
[restab title="La corsa in tv"]La corsa verrà trasmessa tutti i giorni in differita (tranne l'ultima tappa, in diretta) da Raisport. Sarà trasmessa in differita quotidiana anche da BikeChannel e Eurosport2. Sul sito di Cicloweb sarà inoltre presente lo streaming di PMG Sport. Gli orari sono rintracciabili nella guida tv di Cicloweb[/restab]
[restab title="News e articoli"][lptw_recentposts layout="thumbnail" post_type="post" link_target="new" tags_id="4340" space_hor="5" space_ver="10" columns="2" order="DESC" orderby="date" posts_per_page="4" post_offset="0" reverse_post_order="false" exclude_current_post="false" override_colors="false" background_color="#4CAF50" text_color="#ffffff" show_date_before_title="true" show_date="true" show_time="false" show_time_before="true" show_subtitle="true" date_format="d.m.Y" time_format="H:i" no_thumbnails="show"][/restab][/restabs]

 Le tappe


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[mks_accordion_item title="Giovedì 7/6 - Prologo: Forlì (Cronometro - 4.4 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]Partenza: Forlì ore 17.30 (Partenza primo corridore)
Arrivo: Forlì ore 19.05 (Arrivo ultimo corridore)

Intergiro: Nessuno
Gpm: Nessuno[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Prologo completamente pianeggiante lungo il quale vi sono cinque curve e due rotonde. Gli ultimi 3 km iniziano dopo una curva a destra dopodiché si incontrano due rotonde. La prima si affronta dal lato destro mentre la seconda dal lato sinistro. Dopo 350 m si affronta la penultima curva verso destra che immette su un rettilineo di 950 m al termine del quale si gira a sinistra sul rettilineo di 730 m che porta all’arrivo.[/restab]
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[mks_accordion_item title="Venerdì 8/6 - 1a tappa: Riccione - Forlì (137.7 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]

Partenza: Riccione ore 12.30
Arrivo: Forlì ore 15.35-15.50

Intergiro: Fratta Terme km 104.6
Gpm: Bertinoro (218 m-3a cat.) km 98.4, Rocca delle Camminate (367 m-3a cat.) km 117.1[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]I primi 92 km sono in prevalenza pianeggianti. In località Settecrociari si svolta per Bertinoro dove, in cima ad una salita estremamente facile, è posto il primo GPM. In seguito si scende verso Fratta Terme fino a raggiungere Meldola dove inizia la seconda salita, la Rocca delle Caminate, che si affronta dal versante meno impegnativo. Nella tappa con arrivo a Forlì del Giro Under 23 2017 questa salita fu affrontata dal versante più impegnativo. Dal GPM a Forlì mancano solo 20 km di cui i primi 3 presentano una discesa abbastanza tecnica mentre gli ultimi 17 sono totalmente pianeggianti. L'ultima curva è posta a 600 m dal traguardo.[/restab]
[/restabs]
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[mks_accordion_item title="Sabato 9/6 - 2a tappa: Nonantola - Sestola (138.2 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]Partenza: Nonantola ore 11.40
Arrivo: Sestola ore 15.20-15.45

Intergiro: Vignola km 73.4
Gpm: Sant'Antonio (704 m-2a cat.) km 98.3, Lama Mocogno (842 m-3a cat.) km 116.2, Montecreto (864 m-2a cat.) km 128.7[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]I primi 70 km, in pianura, si percorrono su strade ampie ed in ottimo stato. Una volta giunti a
Marano sul Panaro la strada inizia a salire leggermente verso Osteria Vecchia dove l’ascesa si fa più ripida per giungere in località Sant’Antonio, primo GPM della tappa. Dopo la cima la strada è in leggero saliscendi fino a riprendere a salire verso Lama Mocogno dove è posto il secondo GPM. Subito dopo c’è una discesa molto veloce verso Ponte Scoltenna dove la strada ricomincia a va all'insù fino al GPM di Montecreto. Da qui mancano 10 km all'arrivo, di cui una parte sono in leggera salita. Fino ai meno 1.3 km il percorso è su una discesa molto veloce; al termine la strada sale con una pendenza del 4.6% e a 500 m dall’arrivo si affronta una curva a gomito verso destra dove per 200 m la strada sale con una pendenza media del 6.2%. Gli ultimi 100 m sono completamente pianeggianti.[/restab]
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[mks_accordion_item title="Domenica 10/6 - 3a tappa: Rio Saliceto - Mornico al Serio (164.3 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]Partenza: Rio Saliceto ore 13.15
Arrivo: Mornico al Serio ore 16.50-17.10

Intergiro: Cremona km 83.7
Gpm: Nessuno[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]È la tappa più lunga del Giro ma anche la più facile. Si attraversano quattro province: Reggio Emilia, Mantova, Cremona e Bergamo. Gli ultimi 3 km sono completamente pianeggianti e prevalentemente diritti, tranne un paio di semicurve nel finale. La prima, verso destra, è a 400 m dall’arrivo ed è seguita dalla seconda 50 m dopo. Il rettilineo di
arrivo è di circa 350 m su una sede stradale di oltre 7 m di larghezza.[/restab]
[/restabs]
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[mks_accordion_item title="Lunedì 11/6 - 4a tappa: Mornico al Serio - Passo Maniva (127.9 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]Partenza: Mornico al Serio ore 11.25
Arrivo: Passo Maniva ore 14.45-15.10

Intergiro: Sarnico km 63.5
Gpm: Passo Tre Termini (701 m-2a cat.) km 83.1, Passo Maniva (1744 m-1a cat.) km 127.9[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]I primi 22 km sono in falsopiano in salita fino a raggiungere Spinone al Lago dopodiché si scende verso Endine e per i successivi 50 km circa la strada è pianeggiante. In località Iseo inizia la prima difficoltà della giornata: una salita di 8 km con una pendenza media del 4.8%. Una volta in vetta al Passo Tre Termini vi è una discesa molto veloce fino a Gardone Val Trompia. La strada sale leggermente fino a Tavernelle sul Mella dopodiché la salita diventa più ripida fino a transitare da Collio. Il cartello di inizio della salita di km 13.300 con una pendenza media del 6.8%. Il tratto più impegnativo è dopo 4 km dove per circa 500 m la pendenza supera il 10%, poi per circa 2.5 km la pendenza si stabilizza sul 7/8%, mentre al km 7.5 inizia un altro tratto di circa 700 m al 10%. Negli ultimi km alla vetta la media varia tra il 7 e il 9%.[/restab]
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[mks_accordion_item title="Martedì 12/6 - 5a tappa: Darfo Boario Terme - Dimaro Folgarida (127.8 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]

Partenza: Darfo Boario Terme ore 12
Arrivo: Dimaro Folgarida ore 15.45-16.15

Intergiro: Ponte di Legno km 77.4
Gpm: Corteno Golgi (932 m-3a cat.) km 50.4, Passo del Tonale (1883 m-1a cat.) km 88.2, Dimaro Folgarida (1662 m-1a cat.) km 127.8[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]I primi 40 km sono in lieve salita, seguito da uno strappo che porta al GPM di Corteno Golgi. In seguito si scende a Edolo dove inizia la lunga salita verso Ponte di Legno e arrivati al bivio per il Passo Gavia si svolta a destra verso il Passo del Tonale dove inizia la salita di 8.3 km con una pendenza media del 6.3%. Superato il GPM lunga e pedalabile di circa 26 km fino a Dimaro dove si svolta a destra per affrontare l’ultima salita verso Folgarida e infine Malghet Aut. È una salita di 12 km con una pendenza media del 7.4%. I primi 10 km sono su strada larga, poi si lascia la statale svoltando a destra su una strada molto più stretta fino al traguardo. Il rettilineo finale è di 250 metri con una pendenza media del 9.6%.[/restab]
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[mks_accordion_item title="Mercoledì 13/6 - 6a tappa: Dimaro Folgarida - Pergine Valsugana (120.7 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]Partenza: Dimaro Folgarida ore 12.25
Arrivo: Pergine Valsugana ore 15.15-15.35

Intergiro: Trento km 57.9
Gpm: Madrano (539 m-3a cat.) km 70.1, Alberè di Tenna (607 m-3a cat.) km 104.3[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]I primi 30 km sono tutti in discesa e poi pianeggianti fino a Trento dove è posto l’intergiro. Nei 12 km successivi si sale fino al GPM di Madrano per poi transitare una prima volta sotto l’arrivo di Pergine Valsugana e proseguire verso Levico Terme. Il percorso è ondulato ma mai impegnativo. Si transita nuovamente sotto il traguardo ed al km 104.4 si affronta un muro di 900 m al termine del quale si trova il secondo GPM in località Alberè di Tenna. In seguito si scende lungo un tratto di strada molto veloce fino a raggiungere l’arrivo di Pergine Valsugana. Nell’ultimo km ci sono due curve: la prima molto leggera verso sinistra a 800 m dall’arrivo e la seconda verso destra ai 300 m dall’arrivo. Il rettilineo finale è di 250 m su una sede stradale larga 7 m.[/restab]
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[mks_accordion_item title="Giovedì 14/6 - 7a tappa: Schio - Pian delle Fugazze (135.9 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]

Partenza: Schio ore 11.45
Arrivo: Pian delle Fugazze ore 15.25-15.55

Intergiro: Schio km 62.7
Gpm: Passo Xon (668 m-3a cat.) km 79.8, Passo Zovo (634 m-2a cat.) km 98.7, Pian delle Fugazze (1162 m-1a cat.) km 135.9[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]La prima parte non presenta difficoltà: al km 62.7 si transita da Schio, località di partenza, dov’è posto l’intergiro e in seguito si inizia a salire verso il Passo Xon. Si scende a Valdagno da dove si sale al Passo Zovo per poi scendere dal lato più impegnativo e tortuoso. Si transita nuovamente da Schio e da qui in poi si segue il classico percorso Schio–Ossario del Pasubio. La tappa termina 1 km prima dell’Ossario a Pian delle Fugazze. La salita è lunga km 11.4 con un dislivello di 820 m che equivale ad una pendenza media del 7.2%. Il tratto più impegnativo è dal quinto al decimo km dove la pendenza non scende mai al di sotto del 9%. L’ultimo km è praticamente diritto e molto meno impegnativo con una pendenza media del 2.8%.[/restab]
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[mks_accordion_item title="Venerdì 15/6 - 8a tappa: Levico Terme - Asiago (157.4 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]

Partenza: Levico Terme ore 10.05
Arrivo: Asiago ore 14.50-15.25

Intergiro: Romano d'Ezzelino km 110.9
Gpm: Fastro-Scale di Primolano (350 m-3a cat.) km 47.1, Monte Grappa (1620 m-HC) km 85.3, Foza (1093 m-1a cat.) km 138[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]I primi 44 km della tappa sono prevalentemente in leggera discesa, salvo una breve salita che
porta alla località di Telve, fino ad arrivare al GPM di Fastro (Scale di Primolano). Al km 60 inizia la salita di 24 km al Monte Grappa su strada a carreggiata stretta. La prima parte è ripida con pendenze elevate seguita da una parte meno impegnativa con diverse contropendenze prima del GPM. Segue una discesa di 26 km molto lunga e impegnativa su strada di media larghezza con numerosi tornanti. Successivamente si affronta l’ultima salita con pendenze regolari al 7% e numerosi tornanti fino a Foza. Nel finale continue contropendenze fino ad Asiago.A 250 m si affronta una curva ad angolo retto verso destra e l’arrivo si trova in leggera salita[./restab]
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[mks_accordion_item title="Sabato 16/6 - 9a tappa - 1a semitappa: Conegliano - Valdobbiadene (72.8 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]

Partenza: Conegliano ore 8.45
Arrivo: Valdobbiadene ore 10.20-10.35

Intergiro: Pieve di Soligo km 28.2
Gpm: San Daniele (226 m-3a cat.) km 17.7, Combai (391 m-2a cat.) km 49.5[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Trattandosi di una semitappa, logicamente la distanza e ridotta ma il percorso non è certo banale. Dopo aver percorso 14 km si inizia la prima salita di poco più di 3 km con una pendenza media del 4.7% che porta al GPM di
San Daniele. Dopo la discesa e la pianura al km 49 inizia la salita di circa 4.7 km che porta al GPM di Combai. La pendenza
media è del 3%, con una punta massima del 4.5% nell’ultimo tratto di circa 500 m. La discesa verso Col San Martino è lunga 5 km e
molto veloce. Da Col San Martino si percorrono gli ultimi 18 km all’arrivo di Valdobbiadene su
strade molto scorrevoli. I primi 500 m dell’ultimo km sono in leggera salita con una pendenza dell’1%, mentre negli ultimi 500
m varia dal 2% al 3%.[/restab]
[/restabs]
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[mks_accordion_item title="Sabato 16/6 - 9a tappa - 2a semitappa: Ca' del Poggio - Ca' del Poggio (Cronometro - 22.4 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]

Partenza: Ca' del Poggio ore 14.30 (Partenza primo corridore)
Arrivo: Ca' del Poggio ore 17.55 (Arrivo ultimo corridore)

Intergiro: Nessuno
Gpm: Nessuno[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Cronometro individuale molto impegnativa: i primi 4 km sono tutti in discesa fino alla località di Bagnolo dove la strada diventa pianeggiante per circa 2 km. Al sesto km di gara c’è un breve strappo che porta alla località di Casotto e la strada poi si restringe per giungere all’inzio della salita che porta a Manzana, con una pendenza massima del 12%. In seguito il percorso si snoda sulle colline del Prosecco dove non c’è nemmeno un metro di pianura. A Cozzuolo c’è il rilevamento
dell’intertempo e al km 14 circa c’è un’altra salita con pendenze al 10% che porta Confin. Da qui il percorso è tutto in discesa per 4.9 km fino alla salita finale di 900 m che porta al traguardo di Ca’ del Poggio. Nell'ascesa conclusiva, i primi 50 m sono in pianura, i secondi 50 m hanno una pendenza del 6% e in seguito non si scende mai al di sotto del 12% con punte che raggiungono il 16 e il 18%, salvo che per gli ultimi 50 m che hanno una pendenza dell’8%.[/restab]
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Notizia di esempio
Ranking UCI, il podio è sempre Froome-Sagan-Viviani. L'Italia allunga fra le nazioni