Mattias Skjelmose si impone in cima al Coll de la Botella © Aubin Lipke
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Mattias Skjelmose si rilancia in vista del Tour: il danese vince l'inedita Andorra Classica

Il corridore della Lidl-Trek regola in volata Cristian Rodríguez e Mas. Sottotono Pidcock

22.06.2025 19:51

La forma non è ancora smagliante, ma la strada verso il prossimo Tour de France promette bene: Mattias Skjelmose festeggia il rientro in gruppo all'Andorra Clàssica dopo l'infezione allo stomaco che lo ha costretto a rinunciare sia al Giro del Delfinato, sia al Tour de Suisse. Dopo aver rischiato di perdere contatto dalla testa della corsa negli ultimi chilometri del Coll de la Botella, il danese della Lidl-Trek ha saggiamente corso sulla difensiva, aspettando gli ultimi 200 metri per fulminare Enric Mas e Cristian Rodriguez. Prestazione incolore di Tom Pidcock, anch'egli al rientro dopo la partecipazione in chiaroscuro al Giro d'Italia.

La cronaca della Andorra MoraBanc Clàssica

Meta abituale del Tour de France e - in misura minore - della Vuelta di Spagna, il principato di Andorra ospita per la prima volta nella storia una corsa in linea per professionisti: la Andorra MoraBanc Clàssica è un ottimo test per gli scalatori in vista della Grande Boucle, nonostante il chilometraggio ridotto (114,5 km da Andorra la Vella al Coll de la Botella) per il maltempo, che obbliga gli organizzatori a cancellare la scalata al Coll de Beixalis, posizionato a 23 km dal traguardo, oltre che il passaggio sullo sterrato di Pardines. Ciononostante, il menu è comunque ricco e invitante: subito dopo la partenza, la carovana affronta l'usuale Port d'Envalira (27,2 km al 5% medio con punte all'8%) per poi puntare in direzione del Coll d'Ordino, poco più di 8 km al 5,1% di media. Il rientro nella capitale del piccolo Stato pirenaico precede le ultime due salite del giorno: il breve ma insidioso Coll de la Comella (4,3 km con una pendenza media che sfiora l'8%) e la conclusiva Botella, 10,7 km che salgono al 7%, con un paio di tratti a ridosso della doppia cifra. 

La fuga del giorno nasce sulle prime rampe dell'Envalira: all'attacco l'australiano Josh Burnett (Burgos Burpellet-BH), il francese Alan Jousseaume (TotalEnergies), l'italiano Lorenzo Galimberti (Petrolike), l'olandese Jardi Christiaan Van Der Lee (EF EasyPost) e lo spagnolo José María García (Illes Baleares-Arabay), raggiunti poco più avanti da altri due spagnoli, Abel Balderstone (Caja Rural Seguros-RGA) e Txomin Juaristi (Euskaltel-Euskadi). La compagnia degli attaccanti si allarga ulteriormente con l'ingresso del danese Odd Kristian Eiking (Unibet Tietema Rockets) e di un altro italiano, Walter Calzoni (Q36.5). I nove uomini al comando guadagneranno un vantaggio massimo di 2' sugli inseguitori, pilotati dai Lidl-Trek, per poi viaggiare stabilmente sul filo del minuto e mezzo.

La salita del Coll d'Ordino impone la prima selezione tra i battistrada, dai quali si sgancia Juaristi. Il buon passo scandito da Jousseaume mette in difficoltà anche Balderstone - che si arrenderà definitivamente ai -52 - e Van Der Lee. Stessa sorte anche per i due azzurri, raggiunti ancor prima di raggiungere la vetta. Ormai braccati dal gruppo, i superstiti della fuga rientreranno definitivamente sotto coperta nei primi chilometri della discesa che conduce nuovamente ad Andorra la Vella.

Gli uomini di fatica della Lidl - in testa il francese Julien Bernard (Lidl-Trek) e il lettone Toms Skujiņš (Lidl) - concedono qualche spicciolo di visibilità a due battitori solitari, entrambi raggiunti con relativo agio: l'italiano Davide Formolo (Movistar), scattato sulla Comella, e lo spagnolo Diego Uriarte (KERN Pharma), avvantaggiatosi nel tratto di falsopiano che precede la Botella. A questo punto della corsa, l'affare è ormai ristretto a non più di 25 corridori, ulteriormente selezionati dai giallorossi statunitensi, tutti schierati al servizio del danese Mattias Skjelmose Jensen (Lidl). All'appello rispondono tutti i altri favoriti della vigilia, in testa lo spagnolo Enric Mas (Movistar). Ai -7 dalla vetta, invece, si sfila il più accreditato dei corridori italiani, Davide Piganzoli (Polti VisitMalta). Poco dopo, ecco la sortita di Skjelmose, seguito da altri tre uomini: l'aussie Sebastian Berwick (Caja Rural), lo spagnolo Cristian Rodríguez (Arkéa-B&B Hotels) e il già citato Mas. Alle loro spalle, cercano di tenere il passo il britannico Thomas Pidcock (Q36.5), il colombiano Esteban Chaves (EF) e l'ecuadoriano Jonathan Caicedo (Petrolike). Soltanto l'ex vincitore del Giro di Lombardia, però, riuscirà ad agganciare - seppure a fatica - il treno buono.

Skjelmose paga lo sforzo (e l'inattività), staccandosi dopo un'accelerazione di Berwick ai -4. Tuttavia, i tre uomini al comando non faranno abbastanza per distanziare il rientrante danese, che tornerà sotto in vista del cartello dei -2. L'andatura blanda dei primi quattro offre a Chaves l'occasione di annullare il gap proprio a ridosso del triangolo rosso. Lo scalatore sudamericano tenta persino di sorprendere i rivali con un'accelerazione a 800 metri dalla linea bianca, mettendo tuttavia in difficoltà il solo Berwick. In mancanza di alternative, la sentenza sarà emessa allo sprint: Skjelmose lancia la sua progressione ai 200 metri, mettendo comodamente in fila la concorrenza e centrando così il suo secondo successo stagionale (il 13° in massima serie) dopo il colpaccio di Pasqua all'Amstel Gold Race. Rodríguez scavalca Mas negli ultimi 50 metri e si aggiudica la piazza d'onore. Giù dal podio un esausto Chaves, che precede a sua volta Berwick (a 6") e il britannico Lukas Nerurkar (EF, a 23"). A seguire Caicedo (a 34"), l'irlandese Archie Ryan (EF, a 37"), lo spagnolo José Félix Parra (KERN Pharma, s.t.) e Pidcock, attardato di 46" da Skjelmose.

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Il podio della 1ª edizione della Andorra Clàssica, vinta da Mattias Skjelmose ©

L'ordine d'arrivo

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Carmine Marino
<p>Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986, ha collaborato con giornali, tv e siti web della Campania e della Basilicata. Caporedattore del quotidiano online SalernoSport24, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania dal 4 dicembre '23.</p>