
Una Gigante tra le giganti nel primo arrivo in salita del Giro d'Italia
L'australiana della AG Insurance vince in solitaria a Pianezze. A 25" Longo Borghini e Reusser, che torna in maglia rosa
La sua stagione è iniziata appena il 31 maggio al Tour of Norway, dopo un'operazione per l'endofibrosi dell'arteria iliaca, due mesi senza poter andare in bicicletta e una lenta ripresa. A un mese e dieci giorni di corsa dall'esordio nel 2025, Sarah Gigante si prende una delle tappe più dure del Giro d'Italia, vincendo in solitaria nell'arrivo in salita di Pianezze.
L'australiana è abituata a fermarsi e ripartire da tutta una carriera costellata di problemi fisici, ma che non le hanno impedito di consacrarsi come una delle migliori scalatrici al mondo nell'ultimo biennio. Categoria di cui fanno sicuramente parte Elisa Longo Borghini e Marlen Reusser, oggi distanziate nel finale. La capitana della Movistar torna in maglia rosa, e dopo l'uscita di scena di Anna Henderson le due grandi favorite occupano i primi due posti della generale reale e non più solamente virtuale. Il duello è iniziato, ma con una terza incomoda da non sottovalutare quando la strada tornerà a salire.
Giro d'Italia 2025, la cronaca della quarta tappa
Dopo la caduta nel finale di ieri, si ritirano nel corso della tappa sia Pfeiffer Georgi che Marta Cavalli. La Picnic PostNL rimane con solamente cinque atlete in gara nel giorno del primo arrivo in salita. Si parte da Castello Tesino per affrontare 142 chilometri, con un terreno ondulato fin da subito.
Dopo una trentina di chilometri nasce la fuga di giornata, composta da Lieke Nooijen (Team Visma Lease a Bike), Alessia Vigilia (FDJ-SUEZ), Eleonora Camilla Gasparrini (UAE Team ADQ) e dalla vincitrice di ieri Lorena Wiebes (Team SD Worx-Protime). La campionessa europea è davanti per fare punti per la maglia rossa allo sprint intermedio di Revine, ma anche per potere essere di aiuto alla squadra nel finale, così come le compagne di fuga.

Il loro vantaggio raggiunge i tre minuti e mezzo, poi inizia a calare sul Muro di Ca' del Poggio. Si tratta del terzo passaggio nelle ultime dodici edizioni su un muro spesso battuto anche dal Giro d'Italia maschile. Sulle pendenze in doppia cifra il gruppo si riduce e le favorite si portano tutte nelle prime posizioni. Nel successivo tratto pianeggiante la situazione si tranquilizza nuovamente, in vista delle salite decisive negli ultimi venti chilometri.
Prima del penultimo gpm di Santo Stefano (2.5 km al 6.3%) arriva anche la Movistar nelle prime posizioni, mentre il distacco dalle quattro al comando scende sotto il minuto. Vigilia si avvantaggia prima dello scollinamento ed è l'ultima a essere ripresa, sulle prime rampe della salita di Pianezze (11 km al 7.4%).
Come da previsioni si staccano subito Lotte Kopecky e Anna Henderson, che dovrà cedere la maglia dopo due giorni in rosa. Non sono però le uniche ad andare in difficoltà sul grande ritmo imposto da Liane Lippert, che dopo un chilometro a fuoco lascia l'incombenza alla sua capitana. Reusser accelera per la prima volta a 9.5 dall'arrivo, seguita inizialmente solo da Sarah Gigante (AG Insurance-Soudal Team), poi da Pauliena Rooijakkers (Fenix-Deceuninck), Antonia Niedermaier (Canyon//SRAM zondacrypto) e anche Elisa Longo Borghini (UAE Team ADQ), che fatica un po' a tenere il ritmo ma rimane agganciata.
La svizzera non continua ad affondare, permettendo il rientro anche di Yara Kastelijn (Fenix-Deceuninck), Katrine Aalerud (Uno-X Mobility) e di altre che erano andate in difficoltà sull'accelerazione violenta di Lippert. Tra queste non c'è Monica Trinca Colonel (Liv AlUla Jayco), probabilmente condizionata dalla caduta di ieri, e non ci sono nemmeno Évita Muzic e Juliette Labous (FDJ-SUEZ), entrambe decisamente sotto le aspettative. Risponde invece Anna van der Breggen (Team SD Worx-Protime), che si mette subito davanti a fare il ritmo.
A tre chilometri dalla vetta sono ancora in tredici al comando, in un gruppo completato da Urška Žigart e Lore De Schepper (AG Insurance-Soudal), Barbara Malcotti (Human Powered Health), Isabella Holmgren e Amanda Spratt (Lidl-Trek). Ai -2.7 arriva un altro allungo di Reusser, che torna a fare la selezione definitiva. Rooijakkers e Malcotti sono le ultime a staccarsi, mentre Longo Borghini, Gigante e Niedermaier tengono il ritmo.
In particolare l'australiana sembra stare bene, e un chilometro più tardi scatta sui pedali e se ne va da sola. Questa volta nessuna riesce a seguire, e Gigante può prendere vantaggio, mantenerlo fino al traguardo di Pianezze e fare un grande salto in avanti in classifica. Longo Borghini e Reusser arrivano a 25", con la campionessa italiana più convincente nel finale e vincente allo sprint contro la nuova maglia rosa. Poco dietro arriva Niedermaier, che guadagna 27" su Holmgren e De Schepper, entrambe in top ten e ancora in corsa per la maglia bianca.
La AG Insurance piazza tra le prime dieci anche Žigart, mentre bisogna scendere fino al tredicesimo posto per trovare Van der Breggen, affondata nel finale e staccata di 1'52" dalla vincitrice. Il suo ritardo in classifica è ora di 1'53" da Reusser, che guida con 16" su Longo Borghini e 34" su Gigante, mentre le altre sono tutte oltre il minuto. Domani una giornata di tregua con arrivo in volata a Monselice, poi da venerdì arrivano le tappe decisive per la vittoria finale.