©pogacar_fanpage via IG
Giro d'Italia

Per Steinhauser la motivazione fa la differenza, Pogačar adocchia la tappa del Grappa

Le dichiarazioni dopo la diciassettesima tappa: per Tiberi giornata buona, per O'Connor problemi alla respirazione, Thomas applaude Arensman: tra noi tutto ok

Ecco le dichiarazioni di alcuni dei principali protagonisti della diciassettesima tappa del Giro d'Italia 2024, da Selva di Val Gardena al Passo Brocon, vinta oggi da Georg Steinhauser su Tadej Pogačar, vincitore di ieri, e Antonio Tiberi.

Georg Steinhauser: “Oggi ho detto a me stesso che ce l’avrei potuta fare ed è successo”

“E’ incredibile. Ci avevo già provato nell’ottava tappa e domenica, a Livigno, dove avevo raccolto un terzo posto che sapeva di vittoria. Oggi ho detto a me stesso che ce l’avrei potuta fare ed è successo. E’ stata una tappa strana, siamo andati in fuga, siamo stati ripresi, e poi sono ripartito dopo pochi km. Ero nervoso sull’ultima salita, soprattutto quando ho saputo che aveva attaccato Pogačar. Ho spinto fino alla fine e ce l’ho fatta. Spero sia l’inizio di una carriera ricca di successi”.

Georg Steinhauser al traguardo della diciassettesima tappa del Giro d'Italia 2024 © Getty Images
Georg Steinhauser al traguardo della diciassettesima tappa del Giro d'Italia 2024 © Getty Images

Tadej Pogačar “Soddisfatto anche se non vincerò altre tappe, ma quella del Grappa è bella”

“Oggi il piano era lasciare andare il gruppo di testa. Il primo gruppo di fuggitivi era molto forte e in quel momento ne eravamo contenti. Poi Steinhauser è riuscito ad attaccare di nuovo. Ha corso molto forte e ha meritato la vittoria. Sarà un grande ciclista, teniamo gli occhi su di lui. Mi sono trattenuto fino alla salita finale, ma lì ho messo alla prova le mie gambe. La INEOS Grenadiers ha aumentato il ritmo, Martínez ha provato ad attaccare e poi ho deciso di fare un altro scatto. Sono riuscito a staccarmi e ho mantenuto il mio ritmo fino al traguardo. Per ora sono soddisfatto del Giro, anche se non vincerò un'altra tappa. L'obiettivo principale è portare la Maglia Rosa a Roma e non fare più stupidaggini. C'è un'altra bella tappa in arrivo sul Monte Grappa, vicino alla Slovenia, e lì può ancora succedere qualcosa. E speriamo di vincere la tappa domani con Molano”.


Ben O'Connor: "Giornata dura, ho problemi a respirare"

"Ho avuto problemi con la respirazione per diverse fasi", ha detto l'australiano a CyclingProNet “Oggi è stata una giornata davvero dura, soprattutto per il tempo. Le discese erano tutte piuttosto difficili , quindi non potevi riposare in qualsiasi momento. Le cose hanno cominciato a peggiorare durante la salita finale: ho problemi a respirare. Sto chiaramente lottando contro qualcosa, il che ovviamente non è bello. Spero di potermi riposare un po' nei prossimi due giorni e di riuscire a recuperare entro sabato."

Antonio Tiberi: “Quando ho visto che Ben O'Connor e Arensman si sono staccati ho attaccato”

“È stata una giornata molto bella per me. Ho corso bene sulla salita finale e sentivo le gambe molto buone. Ho quindi cercato di prendermi più tempo possibile su Arensman e Ben O'Connor. Abbiamo iniziato la salita finale tra i favoriti con INEOS Grenadiers in testa, che stava già facendo un buon ritmo, poi Tadej ha iniziato ad attaccare. All’inizio abbiamo provato a seguirlo, ma il ritmo era troppo alto per me, così come per Daniel Martínez e Geraint Thomas . Successivamente ho attaccato, soprattutto quando ho visto che ho visto che Ben O'Connor e Arensman si sono staccati. Poi ho percorso gli ultimi 600, 700 metri a tutto gas per guadagnare più secondi”.


Geraint Thomas: "Thymen Arensman è stato un grande aiuto, tra noi due è tutto ok"

"Il mio attacco è stato ben avviato da Thymen Arensman e dagli altri miei compagni di squadra", ha detto Thomas a CyclingProNet "Abbiamo cercato di imporre un buon ritmo al resto del gruppo ristretto nella finale. Volevamo iniziare l'attacco in quel modo, ma alla fine non avevo le gambe. È stata una bella giornata per la squadra. Thymen Arensman e gli altri ragazzi se la sono cavata tutti bene. Tra noi va davvero bene, sono stato felice anche quando ha provato la salita finale. Entrambi volevamo anche provare a raggiungere Tadej Pogačar in salita, ma non è stato possibile. È così che va questa corsa, è un peccato che Pogačar sia così bravo.

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Paolo Armentini
Inseguo sogni e utopie dal 1990. Non sapendo né correre, né scrivere, né insegnare, provo a fare le tre cose, sia mai che me ne esca una giusta.