Corse

Presentato il percorso del Tour of the Alps 2025

Rimane il format tradizionale: 5 giornate in montagna, nessuna delle quali trascendentale e con pochissimi trasferimenti; ottima per la preparazione dei big

22.11.2024 13:06

Il concept proposto dall'ex Giro del Trentino nel corso di questi anni rimane ben saldo: 5 giornate tutte mediamente impegnative in cui mettere alla prova gli scalatori, ma senza stressarli troppo in vista dei veri obiettivi di ciascuno. Così anche il Tour of the Alps 2025, che si correrà dal 21 al 25 aprile, presenta un percorso fatto di frazioni tutte dure ma mai durissime. Si è pure riusciti nuovamente a minimizzare i trasferimenti tra le tappe, sempre nell'ottica di creare una gara “a misura di allenamento” che possa attirare l'attenzione di tutti. Rispetto al 2024 è meno evidente la distinzione fra tappe esplosive e di alta montagna, essendoci in generale poche ascese lunghe anche nelle tappe più esigenti.

 

Le tappe nel dettaglio

Lunedì 21 aprile - 1a tappa: San Lorenzo Dorsino - San Lorenzo Dorsino (143 km)

Altimetria 1a tappa

La prima frazione è formalmente presentata come una delle più semplici, forse anche perché il dislivello è più contenuto, ma a onor del vero è quella che più di tutte somiglia ad una tappa di alta montagna, con partenza impegnativa, una lunga salita a 60 km dall'arrivo e il classico abbinamento di salita dura (anche nel nome) con salita facile nel finale. Nel dettaglio si parte in salita verso Andalo, in modo blando prima di costeggiare il Lago di Molveno, poi più sensibilmente (circa 3 km al 5.5%) dopo Molveno medesima, per raggiungere infine lo scollinamento in falsopiano. Una lunga discesa porta in Val di Non, dove si sale prima a Campodenno (4.2 km al 6.6%), poi a Tuenno (circa 4 km al 4%). Qui inizia un tratto in fondovalle di circa 20 km, che da Cles porta in Val di Sole; a Dimaro inizia la salita chiave al Passo Campo Carlo Magno (14.5 km al 6.3%; primi 7.5 km al 7.8%), tra le più lunghe di questo TOTA, con scollinamento a 60 km esatti dalla fine. Al termine della discesa un velocissimo fondovalle inferiore a 20 km porta ai piedi della salita presumibilmente decisiva di Passo Durone (6.3 km all'8%, max 14%) che termina ad appena 19 km dal traguardo. La discesa, non banale, su Ponte Arche è immediatamente seguita dalla salita verso il traguardo (8.6 km al 4%; in realtà due tronconi di 3 km al 6.6% e 2.5 km al 6.3% divisi da 3.5 km quasi pianeggianti).

 

Martedì 22 aprile - 2a tappa: Mezzolombardo - Vipiteno-Racines (178 km)

Altimetria 2a tappa

È la tappa più lunga di questa edizione, motivo per cui pur essendo per distacco la tappa col maggior numero di metri di dislivello (3750 mt), in realtà è anche quella col finale più semplice ed aperto. Quasi tutto il dislivello è accumulato nella prima metà di corsa: infatti dopo 20 km pianeggianti si affronta la salita più lunga ed impegnativa di tutta la settimana verso Monte San Pietro (19.1 km al 6.1%; tratto duro di 4.5 km al 9.5%), seguita dalla breve risalita a Moos (circa 4 km al 4%) e dalle più dure salite a San Valentino di Sopra (6.6 km al 7.8%, tratto duro di 4 km al 9.5%) e Fiè allo Sciliar (7.5 km al 7.1%, max 11%); al termine di quest'ultima la strada rimane in lieve ascesa fino a Castelrotto (8.5 km al 2.8%, ultimi 3 km al 4.9%; in tutto 16 km dal fondo). La successiva ripida discesa riporta lungo l'Isarco, che da qui viene costeggiato per 50 km fino a Vipiteno, senza grandi asperità ma con la strada leggermente a salire. Chiaramente le prime ascese induriscono molto la tappa, ma così collocate non dovrebbero essere determinanti, pur essendo molto impegnative. Si transita una prima volta dallo spettacolare arrivo nel centro storico di Vipiteno, dove iniziano i due giri del circuito conclusivo con la salita a Telves di Sopra (4.2 km al 7.2%) priva di rampe tremenda ma comunque esigente. L'ultimo passaggio avviene a 10 km dal traguardo; seguono 4 km di discesa tecnica e 6 km di fondovalle. 

 

Mercoledì 23 aprile - 3a tappa: Vipiteno-Racines – San Candido (145 km)

Altimetria 3a tappa

Tappa già piuttosto determinante ai fini della classifica, seppur non durissima nel complesso. Dopo 50 km quasi pianeggianti, il fondovalle si fa già più arcigno per entrare in Val Badia; a Longega la strada si impenna verso Rina (circa 4 km al 10.5%, max 16%), Antermoia (circa 1.5 km all'8%) e Maso Planaccio (circa 2.5 km al 5.5%). Si riscende verso Longega, dove la strada inizia a salire verso Passo Furcia (in tutto 12 km al 6.3%; ufficialmente 7.7 km al 7.3%; ultimi 6 km all'8.5%, con tratto duro di 3 km all'11%). Al termine della discesa si incontrano 35 km di fondovalle, prima in lieve ascesa fino alla Sella di Dobbiaco, poi a favore, transitando dal traguardo di San Candido. Nel circuito finale (da percorrere una sola volta) si trova la decisiva salita a Monte Versciaco (5.9 km al 7.1%, tratto in avvio di 2 km al 9.5%) che termina a 11 km dall'arrivo. Dopo un primo tratto in discesa e qualche km in altopiano si incontra un ultimo semplice zampellotto a circa 6 km dall'arrivo, dove inizia la vera discesa di 4 km, ripida e tecnica. Questa termina ad un paio di km dal traguardo.

 

Giovedì 24 aprile - 4a tappa: Sillian - Obertilliach (160 km)

Altimetria 4a tappa

La 4a tappa è la frazione regina, con un insolito disegno in mezzo alle Dolomiti che farà sconfinare la corsa anche in Veneto. Dall'Austria si risale alla Sella di Dobbiaco tornando presto in Italia. La pendenza aumenta sempre maggiormente per valicare a Misurina (dopo 12.5 km di falsopiano all'1.9% di media, si sale per circa 5 km al 6%, max 10%) ai piedi delle Tre Cime. Picchiata su Auronzo di Cadore, per poi incontrare la dura salita al Passo di Sant'Antonio (7.6 km all'8.3%, primi 6 km al 9.7%) immediatamente seguita da quella a Passo Monte Croce Comelico (9 km al 4.6%); qui inizia una lunga discesa (spesso fondovalle da pedalare) di oltre 40 km, con cui si ritorna a San Candido, completando il circuito iniziale dolomitico, per poi dirigersi di nuovo in Austria. Negli ultimi 37 si susseguono le salite più importanti: Anras (4.6 km all'8.4%, primi 2 km all'11.7%), Fronstadl (circa 2.5 km al 10%) e Kartitscher Sattel (7.6 km al 5.9%, max 10%). Quest'ultimo termina ad appena 7 km dal traguardo: 3 saranno di discesa, 2 di pianura e gli ultimi 2 in lieve ascesa.

 

Venerdì 25 aprile - 5a tappa: Lienz - Lienz (113 km)

Altimetria 5a tappa

Tappina conclusiva molto esigente che potrebbe ancora cambiare la classifica. Dopo 37 km più o meno pianeggianti si sale una prima volta sul Bannberg dal versante di Thal (4.8 km al 9.2%), a cui seguono le altre ascese della Pustertaler Höhenstrasse: Oberassling (circa 4 km al 10.5%) e Anras (2 km al 5.5%, ma spezzati da una breve discesa; max 13%). Si torna in fondovalle per una decina di km, quindi a Thal si risale al Bannberg per una seconda volta, con transito in vetta a 31 km dall'arrivo. Dopo la picchiata su Leisach, 14 km pianeggianti portano ai piedi dell'ultima impennata verso Stronach (3.1 km al 12.6%), con GPM a soli 9 km dall'arrivo. Rimangono una discesa veloce e lineare, prima degli ultimi 4 km pianeggianti
 

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Francesco Dani
Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.