Dainese, Milan e Matthews quasi appaiati sulla linea di arrivo della 17a tappa del Giro d'Italia 2023
Giro d'Italia

Dainese: «Vincere sulle strade di casa è fantastico»! Milan: «Sono partito troppo indietro»

Seconda vittoria in altrettante partecipazioni al Giro d’Italia per il corridore della Dsm, reduce da una pesante gastroenterite. Ancora secondo Milan, che la prende con filosofia

24.05.2023 19:47

Le dichiarazioni dei primi tre corridori – Dainese, Milan e Mattthews – all’arrivo della 17a tappa del Giro d’Italia 2023, da Pergine Valsugana a Caorle.

Alberto Dainese, vincitore della 17a tappa del Giro d’Italia: «Ho dimostrato che la vittoria dell'anno scorso non è stata un caso»

«Oggi era la tappa di casa, conoscevo tutte le buche sulla strada. Vincere qui è spettacolare. La squadra ha fatto un lavoro eccezionale per portarmi davanti, ma eravamo un po' lunghi: ai 600 metri Niklas (Märkl) aveva già dato tutto, d'altronde era davanti già da un chilometro. Ho aspettato che mi passasse qualcuno e sono riuscito a chiudere su Matthews all'ultimo, faticando non poco per prendergli la scia e superandolo poi negli ultimi 50 metri. Ho visto Johnny che rimontava, mi sono schiacciato sul manubrio, ero al limite e pensavo di essere arrivato secondo, ma poi ho visto il photo-finish, almeno tre o quattro volte, e ho capito di aver vinto. Domenica è stata la giornata più terribile della mia vita - racconta Dainese - mi sarò fermato una decina di volte, non riuscivo più a mangiare niente, ma alla fine ne è valsa la pena. Ho passato cinque giorni con l'influenza intestinale, anche ieri sono stato molto male e oggi non sono ancora al 100%. I miei compagni hanno messo quel 20% che mi mancava; ringrazio la squadra per avermi dato fiducia, nonostante due giorni fa fossi a letto malato. Fiducia? Un po' la perdi, quando non riesci a ottenere i risultati che vorresti. Oggi, però, ho dimostrato che la vittoria dell'anno scorso non è stata un caso e che, quando ho la possibilità di fare la volata, posso far bene. Spero di avere altre occasioni in futuro, anche perché penso di essere un corridore più maturo rispetto all'anno scorso. Quella di oggi non è stata la mia prima possibilità in questo Giro, dopo il quarto posto di Salerno: quel giorno - ricorda il 25enne di Abano Terme - stavo molto meglio di oggi, ma avevo aspettato troppo e poi ho causato la caduta di Cavendish, venendo declassato. Oggi non ero molto sicuro di fare il risultato, ma come ho detto i miei compagni ci hanno messo una pezza, permettendomi di prendere le curve cruciali in seconda o terza posizione. Al Giro non dovevo neanche esserci - rivela Dainese - Mayrhofer era il velocista designato dalla squadra ed ero ben contento di mettermi al suo servizio nei finali, per quanto possibile».

Jonathan Milan, sempre più maglia ciclamino: «Sono partito troppo indietro»

«Ci abbiamo provato anche oggi, devo ringraziare la squadra per il fantastico lavoro. Le gambe non erano brillantissime dopo le salite di ieri, ho provato a dare il massimo e il finale è stato difficile tenere la ruota di Andrea (Pasqualon). L'ho ritrovato solo negli ultimi 400 metri, ho preso un po' la sua scia, poi sono uscito. Ho cercato di rimontare il più possibile, ma sono partito troppo indietro. Oltre alle gambe, mi manca ancora un po' di esperienza. Avrei voluto vincere, ma sono soddisfatto di questo secondo posto».

Matthews: «Sono soddisfatto del terzo posto»

«La squadra ha fatto un grandissimo lavoro per tenermi al sicuro nel finale e permettermi di prendere lo sprint da una buona posizione. Non sono un velocista puro e credo di poter essere soddisfatto di questo terzo posto, arrivato al termine di una tappa piatta e noiosa, ma con un finale frenetico come questo».

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