L'ascesa al Mont Ventoux @ Slow-Provence.com
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Tour de France 2025: si tornerà in vetta al Mont Ventoux?

Crescono giorno dopo giorno le possibilità che la Grande Boucle riproponga nel percorso la cima che fu di grandi campioni, tra cui Marco Pantani

27.09.2024 17:38

Una montagna iconica. Uno di quegli arrivi che hanno fatto la storia del ciclismo. Dalle ascese di Charlie Gaul alla lotta tra Marco Pantani e Lance Armstrong, con il recupero miracoloso del “Pirata”, nel 2000. Nel 2025, il Mont Ventoux potrebbe tornare a essere traguardo di una tappa del Tour de France. La voce è sempre più insistente.

Dopo quattro anni dall'ultima apparizione, caratterizzata da una doppia ascesa durante la tappa Sorgues-Malaucène nella 100% Vaucluse, il Mont Ventoux potrebbe tornare ad essere protagonista nel Tour de France 2025.

La leggenda del Mont Ventoux

Il “Monte Ventoso”, per gli autarchici della lingua. La sua cima raggiunge i 1912 metri sul livello del mare, è situato a 20 km in linea d'aria a nord-est di Carpentras, abbastanza lontano e isolato dalle altre cime della regione, soprannominato dai francesi il "Gigante della Provenza" o anche il “Monte Calvo”. Una montagna leggendaria, la cui difficoltà nella scalata ciclistica va ben oltre le stesse pendenze. Proprio per via delle condizioni climatiche che spesso si trovano sulla strada.

Il Monte Ventoux è una presenza ricorrente e sempre temuta nel Tour de France, noto per le sue estreme difficoltà tecniche che mettono a dura prova anche i ciclisti più preparati. La salita è famosa per la sua ripida pendenza, che ha una media del 7,7% ma può raggiungere picchi del 20%.

I ciclisti devono affrontare un'ascesa lunga oltre 15 km, resa ancora più ardua dal calore intenso del mese di luglio, dovuto anche all'assenza di vegetazione nell'ultimo tratto. Inoltre, il forte vento che spesso soffia contrario alla marcia dei corridori e la rapida riduzione della pressione dell'aria, man mano che si sale in quota, rendono questa vetta una delle sfide più difficili del ciclismo mondiale.

Mont Ventoux: i grandi campioni e la tragedia

Pantani, uno dei vincitori sul Mont Ventoux
La lotta tra Marco Pantani e Lance Armstrong sul Mont Ventoux nel 2000 @YouTube Sports History Channel

Il Mont Ventoux ha fatto la sua prima apparizione al Tour de France nel 1951, durante la tappa da Montpellier a Avignone. Da allora, molti grandi nomi del ciclismo hanno scritto pagine di gloria su questa salita. Tra i vincitori storici troviamo Charly Gaul (1958), Raymond Poulidor (1965), Eddy Merckx (1970), Bernard Thévenet (1972), Eros Poli (1994), autore di una leggendaria fuga in solitaria di 171 km, Marco Pantani (2000), Richard Virenque (2002) e Chris Froome (2013).

Tuttavia, la storia del Ventoux è segnata anche da tragici episodi. Nel 1967, il ciclista britannico Tommy Simpson perse la vita a circa 2 km dalla vetta, sul versante di Bédoin, a causa di un arresto cardio-circolatorio dovuto a fatica estrema, disidratazione e l'assunzione di sostanze dopanti. Una lapide lungo la strada ricorda questo tragico evento. Anche Eddy Merckx, durante una delle sue vittorie sul Ventoux, fu vittima di un malore, a testimonianza della durezza della salita.

Il ritorno del Mont Ventoux

Ora, dunque, il Mont Ventoux potrebbe tornare come approdo di una tappa del Tour de France nel 2025. Il presidente del dipartimento della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Dominique Santoni, ha espresso fiducia venerdì scorso: "Ci sono ottime probabilità che l'anno prossimo il Tour de France passi di nuovo da qui" ha dichiarato, lasciando intendere un ottimismo che sfiora la certezza.

Si ipotizza un arrivo in vetta, un evento che non si verifica dal 2016. Il percorso definitivo del Tour sarà rivelato il 29 ottobre, con la partenza fissata a Lille il 5 luglio. Se il passaggio sul "Gigante di Provenza" sarà confermato, sarà la sua 19esima scalata dal 1951, a consolidamento della sua storica importanza nel mondo del ciclismo.

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