Ide Schelling batte Luka Mezgec al Tour of Slovenia © Tour of Slovenia
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Schelling vince in Slovenia, ma le lacrime sono di dolore

L'olandese vince su Mezgec anche grazie al deragliamento del treno Jayco nell'ultimo chilometro, ma la gioia è strozzata dalla notizia della tragedia di Mader. Marco Tizza quarto. Domani la tappa decisiva

16.06.2023 18:22

La terza tappa del Tour of Slovenia 2023 prende il via da Grosuplje e copre 173.5 km fino a Postojna, nelle zone del Carso. I tre Gpm presenti sul percorso ingolosiscono i corridori a caccia della maglia blu e dopo alcuni tentativi prende il via una fuga di sette elementi con Alessandro Iacchi (Corratec-Selle Italia), Kristijan Koren (Adria Mobil), Vid Jeromel (Kranj), Viktor Potočki (Ljubljana Gusto Santic), Lukas Meiler (Vorarlberg), Kalojíros Tomáš (RRK Group-Pierre Baguette-Benzinol) e Štajnar Mihael (mebloJOGI Pro-concrete). Il tentativo avrà però poco spazio grazie al lavoro della Bahrain-Victorious e naturalmente della Jayco AlUla del leader Dylan Groenewegen, supportate a tratti dalla Eolo-Kometa: il vantaggio massimo si attesterà sui 2'40 ai -80.

Dopo i 30 km, a Rakitna, il Gpm di seconda categoria (9.3 km al 5.6%) premia Potočki, che si ripete a Planina (4a categoria, 3.9 km al 4.1%), per poi abbandonare i compagni di fuga e rialzarsi ai -67 insieme a Jeromel. A vincere l'ultimo Gpm a Šembije (3a categoria, 3.7 km al 5.5%), sarà Meiler, raggiungendo a 7 punti Potočki (quest'ultimo indosserà dunque la maglia blu domani, in virtù dei due traguardi vinti). Sempre Meiler si aggiudica il traguardo volante di Postojna ai -25, prima che 5 chilometri dopo Iacchi provi ad andarsene tutto solo dal quintetto ormai a portata del gruppo.

A chiudere sul toscano è la Bora-hansgrohe, che come ieri cerca il forcing sulla penultima asperità per mettere alle corde i favoriti. A prodigarsi sulla discesa è Cesare Benedetti: alle sue spalle Álvaro Hodeg, pur ben piazzato, sbaglia una curva ai -15 e crea un buco che favorisce lo scatto di Ide Schelling (Bora); il vento contrario spegne però presto il tentativo dell'olandese.

Sull'ultima rampa, posta ai -12, si staccano sia Matteo Moschetti (Q36.5) che Phil Bauhaus (Bahrain), e Dylan Groenewegen va in difficoltà. Forzano sia la Bora che la Tudor, ma a sferrare il vero attacco è il più atteso tra i corridori di casa, ossia Matej Mohoric (Bahrain), che prova ad andarsene approfittando anche delle difficoltà planimetriche, aumentate da un accenno di pioggia. A seguirlo sono Filippo Zana (Jayco) e Joel Nicolau (Caja Rural-Seguros RGA), ma ben presto su di loro rientrano una trentina di corridori: piccolo pasticcio della Jayco, che dietro cerca di riportare sotto Groenewegen, ma stenta a chiudere fino ai -6 anche a causa di un forcing di Zana, che aveva forse dato troppo presto per spacciato il proprio capitano.

Dopo il ricongiungimento ci prova timidamente Marcel Camprubi (Q36.5), ma a rintuzzare questa volta sono la Tudor e la Green Project-Bardiani CSF-Faizanè. Sembra tutto pronto per l'ennesima volata di Groenewegen, ma a decidere la corsa è una rotonda posta a circa 700 metri dal traguardo dove l'olandese abbandona la ruota di Luka Mezgec e segue Zana, che di nuovo preso da troppa foga, tira dritto invece di svoltare a sinistra (a sua discolpa va detto che la svolta non fosse perfettamente segnalata), trascinandosi dietro più di mezzo gruppo che è dunque costretto a tirare i freni.

Chi non sbaglia è Marco Tizza (Bingoal WB) che prova ad andarsene fino al traguardo. A prendergli la ruota sono però Robin Froidevaux (Tudor), Mezgec e Schelling: è quest'ultimo a sprintare sul traguardo resistendo alla rimonta dello sloveno. Terza piazza per Froidevaux, quarta per Tizza. Tra gli italiani segnaliamo l'11esimo posto di Alessandro Fancellu (Eolo), il 14esimo di Lorenzo Fortunato (Eolo) e il 16esimo di Alessandro Tonelli (Green Project).

Ad attendere i corridori al traguardo non c'è però nessuna festa, ma solo conciliaboli nei quali viene comunicata dai direttori sportivi la notizia della morte di Gino Mäder, non sopravvissuto alla caduta di ieri al Tour de Suisse. Surreale l'arrivo alla tenda dei premiati di Schelling, che saluta festante i volti cerulei dell'organizzazione per poi scoprire della tragedia e scoppiare vistosamente in lacrime prima che le telecamere vengano invitate a farsi da parte.

A salire sul podio nella mesta di premiazione, oltre al vincitore di tappa, sono Groenewegen, che conserva sia la maglia verde (per 10" su Schelling e 14" su Mezgec), che quella rossa della classifica a punti. La maglia dei Gpm finisce sulle spalle di Potočki, mentre la classifica di miglior giovane resta a Raúl García Pierna (Kern Pharma). Domani la frazione più impegnativa del Tour of Slovenia 2023, 167 km da Ljubljana a Kobarid, gli ultimi 60 km in un circuito dove si ripeterà la salita di Kolovrat (10 km a quasi il 9% medio), il cui secondo scollinamento sarà ai -15.

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