Miguel Ángel López, vincitore sull'Alto Colorado alla Vuelta a San Juan
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Sul Colorado Remco rimbalza, Ganna si arrende a López

Vuelta a San Juan, nella tappa regina Miguel Ángel López infiamma il finale staccando tutti. Ottimo Pippo, Bernal discreto, Evenepoel ancora in rodaggio

27.01.2023 23:58

La Vuelta a San Juan entra nel vivo con la quinta tappa da Chimbas all’Alto del Colorado, lunga 174 km. Sull’ultima delle quattro salite in programma si deciderà con buonissima approssimazione il vincitore 2023 della corsa argentina, visto che le ultime due tappe chiameranno di nuovo in causa i velocisti. L’Alto de Villicum, i Banos de Talascato e l’Alto de la Crucecita, tutto fuorchè salite ripide, faranno così da antipasto all’Alto del Colorado, altra salita pedalabile – pendenza media del 4.4% ma lunga quasi 18 km. Il tratto più impegnativo è posto al penultimo km che presenta una pendenza media superiore al 7% e dove presumibilmente ci saranno gli scatti decisivi per la vittoria di tappa e non solo.

La fuga di giornata si componeva di sette ciclisti, dei quali sei argentini, uno panamense e uno italiano. Proprio quest’ultimo, Manuele Tarozzi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), oltre ad indossare la maglia del leader della classifica gpm, era anche il meglio piazzato in classifica generale, avendo 18 secondi di ritardo dalla maglia albiceleste Fernando Gaviria (Movistar Team). Dopo il passaggio sull’Alto de Villicum, primo dei quattro gpm in programma, il vantaggio dei battistrada sul gruppo, arrivato a quasi 5 minuti, iniziava a scendere sotto l’azione della INEOS Grenadiers e della Movistar.

L’ascesa verso l’Alto del Colorado riservava le maggiori emozioni della tappa con Tarozzi che allungava in testa e che veniva ripreso da Leandro Carlos Messineo (Chimbas Te Quiero). Alle loro spalle il gruppo rinveniva a doppia velocità ed a dare la stoccata iniziale ci pensava Remco Evenepoel (Soudal Quick Step). Il campione del mondo restava in avanscoperta per un paio di km salvo poi essere ripreso da un gruppo sempre più spezzettato con Team Medellin e Team INEOS Grenadiers molto attivi. A circa 6 km dall’arrivo Tarozzi e Messineo venivano ripresi dal gruppo principale, quindi scattava Miguel Ángel López (Team Medellin) sul quale si riportava immediatamente Sergio Higuita (BORA HAnsgrohe). Quest’ultimo non riusciva a reggere il ritmo di Lopez e veniva risucchiato all’indietro dove nel frattempo un pimpante Egan Bernal lavorava per Filippo Ganna. L’italiano accelerava con una progressione delle sue e provava a riportarsi su Lopez, distante una ventina di secondi a circa 4 km dall’arrivo. Ma il colombiano manteneva il sangue freddo e soprattutto un ritmo tale da non poter essere più ripreso ed andava a trionfare sul traguardo con 30 secondi di vantaggio su Ganna. In terza posizione si piazzava Higuita a 39 secondi da López mentre chiudevano la top five Egan Bernal in quarta posizione ed Einer Rubio in quinta posizione a 40 secondi da López, che ottiene la prima vittoria stagionale con il nuovo team dopo essere stato praticamente licenziato dall’Astana dopo i presunti legami con il chiacchierato medico Maynar. López adesso è la nuova maglia albiceleste e può stare relativamente tranquillo sulla vittoria in classifica generale, visto che Ganna è secondo a 30 secondi di ritardo mentre Higuita è ancora più dietro a 44 secondi di ritardo

Domani è in programma la sesta tappa dal Velodromo Vicente Chancay al Velodromo Vicente Chancay. Si parte e si arriva a Pocito, nei dintorni della struttura che ospiterà i Campionati Mondiali di Ciclismo su Pista 2025. Le facili salite della Diga di Ullum e della diga Punta Negra, situate nella prima parte della tappa, non saranno d’intralcio ai velocisti che sulla carta andranno a giocarsi la vittoria. 

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