Pista

Un popolo di santi, poeti e inseguitori

13.08.2022 22:07

Argento per Plebani, bronzo per Moro e Guazzini agli Europei su pista: Italia fortissima anche negli individuali. Vece bronzo prezioso, Pinazzi ci va vicino. Paternoster, caduta e paura nell'Eliminazione


Quattro medaglie vinte e una sfiorata (con una promessa della nazionale), e tanta paura per Letizia Paternoster, caduta malamente nell'Eliminazione: in tre parole il bilancio della terza giornata dell'Italia agli Europei su pista di Monaco di Baviera. Le belle notizie vengono soprattutto dall'Inseguimento individuale, un argento e due bronzi con Davide Plebani, Manlio Moro e Vittoria Guazzini sono risultati che ci suggeriscono che nel settore si continuerà a essere protagonisti grazie a una "profondità di rosa" invidiabile. E fa piacerissimo la conferma di Miriam Vece, che colleziona un'altra medaglia nei 500 metri continuando a dare - fin qui da sola (ma forse le cose stanno cambiando) - respiro al settore della velocità. Citazione d'obbligo anche per Mattia Pinazzi, quarto posto nello Scratch e un altro nome che si aggiunge ai già tanti ragazzi da seguire nelle pieghe della nazionale di Marco Villa.

L'Inseguimento individuale maschile è stato palpitante sin dalle qualifiche, con Davide Plebani e Manlio Moro che a un certo punto si son trovati primo e secondo; poi l'ultima manche vedeva in pista Nicolas Heinrich e Charlie Tanfield, i quali minacciavano (e fino a 100 metri dalla fine lo stavano facendo) di superare entrambi gli azzurri. Il tedesco ha effettivamente chiuso al primo posto con 4'08"995, invece il britannico è stato superato solo nel corso dell'ultimo giro dal gran finale di Plebani, che ha così salvato la seconda posizione (4'12"412 contro i 4'12"600 di Tanfield); Moro si è tenuto il suo quarto posto (4'13"166) che lo proiettava alla finale per il bronzo.

Qui il 20enne di Pordenone ha preso di petto la sfida con Tanfield, ponendosi subito al comando della prova e portando fino a tutto il terzo chilometro un margine di mezzo secondo; nel finale la rimonta del britannico non è arrivata lontana dal compiersi, ma comunque non s'è compiuta: 4'15"362 per l'azzurro, 4'15"503 per l'avversario, e prima medaglia per Manlio in una competizione maggiore.

Plebani, che il bronzo l'aveva già conquistato ai Mondiali del 2019, si è giocato l'oro contro Heinrich e quindi contro l'intero velodromo di Monaco, e quando scriviamo che se l'è giocato significa che ha fatto tutto quello che era in suo potere per contendere il successo all'avversario. Ma le distanze tra i due erano piuttosto incolmabili, per cui bravo Davide per essere stato perfettamente in corsa per metà gara, ma quando l'altro ha aperto il gas dopo il secondo chilometro non c'è stato modo di contrastarlo. 4'09"320 per Nicolas, 4'12"924 per l'azzurro che comunque ha completato col compagno di nazionale un bel quadretto sul podio.

L'Inseguimento individuale femminile doveva essere questione riservata per le atlete di casa e così è stato: Mieke Kröger ha battuto Lisa Brennauer con una prodigiosa rimonta nel terzo chilometro (ma in realtà è pure crollata l'altra) e con un tempo di 3'22"469 contro il 3'23"566 dell'iridata di specialità. Ma tanti, tanti sorrisi per Vittoria Guazzini, che col terzo tempo in qualifica (3'24"503, alle spalle delle irraggiungibili tedesche) ha fatto segnare il nuovo record italiano; la toscana si è poi confrontata con la britannica Josie Knight (curiosamente la stessa avversaria con cui aveva condiviso la batteria) e l'ha praticamente stracciata, 3'24"813 contro 3'27"523. Per salire ulteriori gradini del podio ci va ancora un po' di lavoro, ma la strada per Vittoria è quella giusta. Silvia Zanardi, pure lei impegnata nella gara, ha chiuso al nono posto le qualificazioni con il tempo di 3'28"500.

I 500 metri hanno rappresentato l'ennesima soddisfazione (ma con tinte d'amarezza) per la sempre più sostanziosa carriera di Miriam Vece, che porta a casa un bronzo e oltre a questo pure la sensazione di essere andata a tanto così dall'argento. La cremasca aveva centrato il terzo tempo in qualifica (33"528) alle spalle di Emma Hinze e Olena Starikova (mentre Elena Bissolati aveva chiuso 16esima in 36"175). In finale Miriam ha migliorato ulteriormente il proprio crono, portandolo a 33"434; ora, la tedesca era dichiaratamente hors catégorie, ma l'ucraina (33"497 in qualifica) poteva essere superata. E in effetti, se Hinze ha giocato con un tempo di 32"668 (oro nettissimo), Starikova ha patito le pene dell'inferno per far meglio dell'azzurra, riuscendo ad acciuffare l'argento solo negli ultimi 100 metri dopo essere stata dietro per tutta la gara. 33"403 per l'argento di Olena che ha causato un instantaneo disappunto della stessa Vece, la quale ripete il risultato di Minsk 2019 e di Berlino 2020 (quest'ultimo era il Mondiale).

Dall'Eliminazione femminile l'Italia si aspettava grandi cose con la Campionessa del Mondo Letizia Paternoster, ma alla trentina le cose sono andate malissimo: vittima di una caduta insieme ad alcune avversarie dopo pochi giri di gara, l'azzurra è rimasta a lungo sul parquet, sottoposta alle cure dei sanitari prima di essere portata via in barella. Dopo il botto (è andata giù pesantemente sul lato destro del corpo ma ha sbattuto pure la faccia) la 23enne di Cles è stata per qualche momento in stato confusionale, poi si è ripresa e i primi referti parlano di escoriazioni e ammaccature ma niente di realmente grave. La gara è ripartita dopo una mezz'oretta senza l'iridata e pure senza la spagnola Eukene Larrarte e la ceca Katerina Kohoutkova, tutte coinvolte nel ruzzolone. La francese Valerie Fortin (campionessa uscente) ha a lungo guidato il trenino delle superstite, ma ciò non le ha permesso di salvarsi dall'eliminazione come quart'ultima (e quindi appena giù dal podio). L'olandese Mylene De Zoete ha provato ad anticipare ma è stata ripresa e superata (e quindi eliminata) da Lotte Kopecky e Pfeiffer Georgi. La belga non ha poi fatto sconti, distanziando seccamente la britannica e assicurandosi così la medaglia d'oro.

La Velocità maschile è arrivata ai quarti di finale e ha qualificato due britannici e due francesi che si sfideranno nelle semifinali di domani: Jack Carlin se la vedrà con Rayan Helal, Hamish Turnbull incontrerà Sébastien Vigier. Gli italiani: Daniele Napolitano (20esimo in qualifica) è stato eliminato ai sedicesimi dal polacco Rafal Sarnecki, mentre Matteo Bianchi (suo il 16esimo tempo in qualifica) ha superato il turno contro lo spagnolo José Moreno Sánchez, salvo poi fermarsi agli ottavi, opposto proprio a Carlin. Qualcosa comunque si muove nel settore veloce anche tra gli uomini, il nuovo responsabile Ivan Quaranta ha molto da lavorare ma se non altro possiamo dire che dopo anni il percorso è stato infine intrapreso.

L'ultima gara della giornata è stata lo Scratch maschile, letteralmente dominato dal portoghese Iuri Leitão, già campione continentale due anni fa. Il lusitano ha guadagnato non uno ma due giri, mettendo così più che al sicuro la faccenda già a 26 tornate dalla fine (sulle 75 totali). Restavano aperti i giochi per i due posti minori del podio, il tedesco Moritz Malcharek ha messo le mani sull'argento con un attacco ai -8 grazie al quale ha quasi preso il giro: non ha completato la caccia ma quel che importava era il piazzamento, e il secondo posto dietro all'irraggiungibile Iuri non gli è certo spiaciuto. Dall'anarchia degli ultimi due giri è emerso poi l'olandese Roy Eefting, che ha preso il bronzo anticipando altri corridori che pure erano usciti dal gruppo: e tra questi il primo era stato Mattia Pinazzi, 21enne andato vicinissimo al risultato memorabile. Ma anche se stavolta il podio l'ha solo sfiorato, il giovane emiliano ha sicuramente i numeri per farsi vedere nei prossimi anni.

Domani la quarta giornata di Europei su Pista a Monaco di Baviera sarà un'infinita sequela di volate che partirà dopo l'ora di pranzo: si svilupperà fino ai quarti di finale il torneo della Velocità femminile (Miriam Vece ed Elena Bissolati in rappresentanza dell'Italia) e andrà a compimento quello maschile (finale a partire dalle 19.50). Le uniche due specialità che si inframmezzeranno agli sprint saranno direttamente due finali, la Corsa a punti femminile alle 19.10 (con Silvia Zanardi in pista) e l'Eliminazione maschile alle 20.05, con Michele Scartezzini che sostituisce Elia Viviani, il quale - dovendo rispondere alla chiamata last minute di Daniele Bennati per la prova su strada di domenica in sostituzione dell'infortunato Giacomo Nizzolo - scenderà in pista solo successivamente, per la Madison di martedì sera.
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Marco Grassi
Giornalista in prova, ciclista mai sbocciato, musicista mancato, comunista disperato. Per il resto, tutto ok!